Pov's Soleil
Sono passate 2 ore da quando ho parlato con Ciro.
Adesso siamo in cortile e non mi stacca gli occhi di dosso.
"Solé" viene incontro Naditza.
"Nadí" mi alzo e l'abbraccio.
"M si mancat" dice lei.
"Pur tu assaij"dico.
Ci sediamo sulla panchina.
"Allo? Comm s sta cu ciro in da cell?" Dice Naditza.
"M sent meglij quand sto cu iss, e nun è da me ricr sti cos" dico appoggiando le braccia dietro la schiena.
"We we" dice Naditza con voce maliziosa.
"Cre" dico a stento ridendo.
"Coccrun s sta annamurann" dice Naditza canticchiando.
"Nun dicr strunzat ja" dico dandogli una spinta amichevole.
"Eh eh si" dice ridendo.
"L'agg sul aiutat, nun magg vasat" dico roteando gli occhi.
Prima che Naditza risponde, arriva Viola, ci guarda per poi andare vicino a Ciro.
Questa ragazza mi sta proprio antipatica.
Ma poi lui non la pensa nemmeno.
Se la crede solo questa.
Ma che vuole?
Si siede vicino a Ciro, gli mette la mano sotto al suo braccio e inizia a baciargli il collo.
Digrigno i denti e serro la mascella.
Stringo i pugni e sbatto il piede a terra.
"Sta cess i merd" ringhio
"Solé" dice Naditza ridendo.
"Cre" dico nervosa
"Si gelos?" Domanda ridendo.
"Ma quand maij, chell m sta sul antipatic" dico guardandola male.
"Se se vabbuò, vac nattim in do laboratorij. C sntimm aropp ja" dice finendo di ridere.
Non la rispondo, adesso sono troppo concentrata.
Continua a baciargli e leccargli il collo.
Ciro è di fronte a me, fuma una canna e mi guarda mentre viola gli sta attaccata come una sanguisuga.
Si lecca le labbra e mi guarda in modo malizioso.
Non so cosa pensare.
Giuro.
Insomma che strano.
Vengo a pensare che forse lui avrebbe voluto che al posto di viola, ci sarei dovuto essere io.
O almeno credo.
Improvvisamente con uno spintone, Ciro butta viola a terra, facendola cadere dalla panchina.
Rido sotto i baffi.
Lei si alza come se nulla fosse successo, per poi avvicinarsi a me e guardarmi.
"C vaij truann? Vattenn cess" ringhio
Lei ride e va via.
Un giorno la meno.
Sicuro.
"Ragazze venite unattimo in laboratorio" urla Liz.
Così ragazzi e ragazze ci avviamo nel laboratorio.
Quando entro, trovo di nuovo Teresa.
È davvero carina, infatti vedo Edo che gli sta addosso come una conchiglia.
"Ok ci siete tutti?" Dice Liz.
Alcuni rispondono si e altri sghignazzano.
"Allora ragazzi purtroppo come avete visto in questi giorni non è stato possibile fare l'attività che avevo previsto, per motivi personali. Ma adesso rimedieremo" dice lei.
"Perché avevi il ciclo tesoro?" Dice Totò facendo ridere tutti.
Teresa è impaurita.
Questi hanno rotto il cazzo.
"Ma statt zitt ca secondo me tu nun tien manc o cusariell asott" urlo
"STATT ZITT STRONZ" vedo Totò avanzare violentemente verso di me, ma pirucchio e Edo lo fermano.
Ciro si è messo a ridere e mi guarda.
Si vede che non gliene frega nulla di sti qua.
Sposto tutti con delle spallate fino ad arrivare a Teresa.
"Nun è pensa" Dico facendogli l'occhiolino
Lei sorride.
"Adesso state zitti e sentite" urla Liz.
"Allora l'attività è stata spostata e i giorni saranno martedì, giovedì e sabato dalle 16:00 fino alle 18:00 giusto 2 ore nulla di più" dice per poi continuare.
"Non so se vi ricordate quel mosaico che vi feci vedere la volta scorsa" dice lei aspettandosi delle risposte.
"Si ij m'arricord" dico sorridendo.
"Bene, gli altri?" Chiede.
Tutti non rispondono.
"OEEEE FORZAAAAA" urlo battendo le mani.
Tutti urlano si.
Ma dormono?
Secondo me si.
"Allora vi spiego come creare un mosaico" si allontana un po' da me per poi avvicinarsi al quadro gigante
"Per prima cosa questo disegno deve essere riportato uguale su un cartone preparato reforato, dopodiché con l'antica tecnica dello spolvero, verrà realizzato sulle mattonelle. Avete capito?" Dice lei una volta finito.
"È chiar" dice pirucchio.
"Perfetto, allora iniziamo martedì alle 16:00, vi consiglio di non mancare dato che dobbiamo formare i gruppi" dice prendendo i libri.
"Avete capito? Quindi vrit e sta scetat" urla Beppe.
Una volta finito ci avviamo verso l'uscita ma mi sento chiamare da qualcuno.
"Hey pss" sento dirmi da dietro.
Mi giro e trovo Teresa con i libri in mano.
Mi avvicino a lei
"Volevo dirti grazie" dice sorridendo.
"Tranquilla tesò" dico sorridendo.
"Piacere comunque, non mi hai detto ancora come ti chiami" dice curiosa.
"Soleil" dico
"Mammamia che bel nome" dice sorridendo.
Sorrido.
"Scusami è che ho paura quando arrivo qua, ci sono tutti questi criminali" dice aggiustandosi meglio i libri che ha in mano come segno di insicurezza.
"Non ti preoccupare, ci sono io" dico rassicurandola per poi andare
Prima che vado via, mi abbraccia.
"Spero di rivederti ancora, ciao Soleil" dice con dolcezza.
"Pure io, c vrimm" dico dolcemente allontanandomi.
Esco dal laboratorio e mi avvio verso la mia cella di isolamento.
Mentre sto per entrare in cella, sento Ciro urlare.
Per non entrare, sento dall'uscita.
"Pietro c'aggià aspetta? I Terranova li piscio in faccia e capit? M fann schif tutt quant in da chella famiglij" ringhia contro al telefono
Non ci posso credere..
Ciro sta spuntando veleno su di me e sulla mia famiglia.
E io come una stronza che ci sono ricaduta.
Cazzo quanto sono nervosa.
"Nun t preoccupà a uaglion è a mij. S chiamm Soleil è a minor in da chella famiglij. La farò mia Pietro. La notte deve stare attenta a dormire serena, ij a pozz sorprendr semp" dice Ciro ringhiando.
Cosa?
Ho sentito bene?
Vuole farmi sua?
Ma che ha capito?
Ma è idiota?
Prima cosa, ha insultato la mia famiglia. Quindi se lui si crede che io mi faccia convincere così facilmente, manco sotto tortura.
Seconda cosa vuole farmi sua. Non siamo fidanzati, e adesso che ho sentito questa cosa mi sto ricredendo su tutto. Questo stronzo di merda mi sta manipolando per arrivare al suo traguardo. Ma non ha capito un cazzo.
Io sono Soleil Terranova.
Figlia di un boss e vicecapo di un clan.
Ma che ha capito questo ingenuo?
Mi sto trattenendo nel non picchiarlo.
E terza cosa, ha detto che la notte devo stare attenta, perché sorprende sempre, come se volesse dirmi che vuole violentarmi.
E poi vedremo chi è più sveglio dei due Ricci!.
Entro in cella sbattendo la porta.
Ciro mette subito il telefono nella scarpa per poi guardarmi.
"Pkke cazz si vnut?" Dice nervoso.
"Pkke chest è pur a cella mij" dico fredda.
Mi avvicino alla finestra e metto le mani sul davanzale.
"Solé ric a verità, e sntut tutt cos" dice sospirando.
"E si pur foss?" Chiedo con un cipiglio sul volto.
"o saij si o no?" dice ringhiando.
"Eh o sacc" dico fredda.
Sospira per poi avvicinarsi con le mani alla tasca.
Mi giro per poi guardarlo meglio.
"Agg sntut tutt cos, da quand e itt ca schif a famiglia mij a quand e itt ca mi vuoi fare tua. Manc sott tortur sarò tua Ciro e tu a famiglia mij, nun a tuocc manc cu nu fior" ringhio vicino alla sua faccia
Mi guarda intensamente per poi ridere.
"M vuò sfidà?" Dice ridendo.
Ma che cazzo ha da ridere?
Si crede che ha a che fare con una scema?
Non ha capito nulla.
"Eh" dico avvicinandomi ancora di più
"Eh allor statt accort" dice ringhiando per poi spostarmi con una spallata e andare in bagno.
Mi giro e guardo la porta del bagno
"E po vrimm" sussurro.
Improvvisamente entra il comandante.
"Ragazzi è ora di cena, uscita forza. Ciro dov'è?" dice aprendo la cella.
"È in bagno" dico avviandomi verso l'uscita.
"E nun aspiett?" Dice il comandante
"No" dico uscendo dal corridoio.
Mentre mi sto avviando verso la mensa, arriva Viola.
Che cazzo vuole adesso?
"Hey tesoro" dice con tono ironico.
"C cazz vuò?" Chiedo antipatica.
"Calma non c'è bisogno di essere così scontrosi" dice mettendomi un suo braccio attorno al mio collo.
Lo tolgo con violenza.
"Nun m tuccà" ringhio.
Ride per poi guardarmi.
"Lo sai che devi avere paura di Ciro?" Chiede lei.
Si comincia?
Si comincia.
"Viola, tu e Ciro avit rutt o cazz" ringhio mentre cammino.
"Si ma non tanto di me, ma di Ciro" dice in tono provocatorio.
"M staij overament esasperann" dico sbuffando.
"Calma, non voglio farti arrabbiare. È solo per darti un consiglio" dice lei con tono pacato.
"E consiglij tuoij m fann schif, comm m faij schif tu" ringhio a un millimetro dalla sua faccia.
"Ah sì? Bene, ma poi non ti lamentare se avrai lividi per il corpo e non ti sentirai più una verginella" dice avviandosi avanti.
Che cosa?
Mi sta sfidando?
Cosa vuole dirmi?
"C cos?" Chiedo.
Lei si ferma e si gira.
"Hai capito bene" dice
"M staij mentenn" dico guardandola con cattiveria.
"No no" dice.
"Questo ti dice qualcosa?" Alza la sua maglia facendo intravedere un livido alquanto grande e inquietante.
Sgrano gli occhi e la guardo.
"Chi t la fatt?" ingoio un groppo di saliva.
"Ciro" dice coprendosi.
"Come?" Dico fissandola negli occhi.
"Mi ha violentata e poi mi ha riempito di pugni" sussurra all'orecchio.
Si allontana per poi guardarmi.
"Buona Fortuna" dice andando via.
"Cazzo" impreco dando un calcio al muro.
"We" urla il comandante dietro con Ciro a fianco.
Mi giro e li guardo freddi.
"Jammuncenn ja" dice.
Mi avvio con loro due alla mensa per poi entrare.
Andiamo vicino al tavolo e io mi siedo con Naditza, Silvia e Serena una che ho visto solamente adesso. Mentre Ciro si siede con i soliti.
"Amo voglio presentarti Serena" dice Naditza.
"Piacere sono Serena" mi porge la mano sorridendo in modo sforzato.
Noto che sul braccio, ha dei segni di taglio simile a quando una persona fa autolesionismo.
"Piacere Soleil" gli stringo la mano e la guardo strana.
Lei si ritrae come se avesse visto un mostro.
Mi giro e trovo viola dietro di me, con un vassoio in mano e guarda serena.
"Allora stasera non dimenticarti che devo farti quel favore" dice con tono pacato.
Serena annuisce impaurita.
"vattenn stronz" ringhia Naditza vicino a viola.
Forse adesso mi è chiaro tutto.
Viola spinge serena a fargli l'autolesionismo.
"Zitta zingara, sei solamente buona a fare la puttana" dice in tono provocatorio verso Naditza.
Improvvisamente vedo Naditza alzarsi di scatto, prende viola dalla gola e la sbatte sul tavolo.
Io, Silvia e Serena ci alziamo di scatto e corriamo a fermarla.
"A CHI È ITT PUTTAN? EH? NE STRONZ IJ T'ACCIR" urla premendo sulla gola
"NADÍ CALMT CALMT" urlo cercando di staccarla da viola.
In tutto questo i ragazzi e il resto della ragazze stanno guardando tutto.
Compreso Ciro.
"CALMATI" urla Silvia.
Quando finalmente riesco a staccare Naditza, viola tossisce a malapena.
"EH C STA SUCCRENN CA?" Viene il comandante.
Certo che sono davvero puntuali, quando succede qualcosa.
"STA STRONZ" urla Naditza.
Do una gomitata a Naditza per fargli capire che non deve peggiorare la situazione.
"OE I TERMINI, ANDIAMO DALLA DIRETTRICE FORZA" il comandante strattona Naditza mentre Liz, lo fa con Viola.
La guardo andare via per poi sedermi al mio posto mettendo le mani in faccia.
"Adesso avete capito perché ho paura di viola?" Dice serena piangendo.
Mi alzo dalla sedia e mi metto vicino a lei.
"Nun t preoccupà Seré, ci siamo io, Naditza e Silvia che ti proteggiamo" dico accarezzandole dalla spalla.
"Grazie, ma non credo sia facile. Quella ha il male dentro, come Ciro" dice indicando Ciro.
Mammamia che strazio.
Tutti quanti hanno paura di lui, ma da quando sono in carcere non ho mai visto Ciro così maligno.
È vero mi fece quel taglio sulla gamba, ma fu solo quella volta. Se deve fare qualche altra cosa, che lo faccia.
Non ho paura.
Non rispondo è meglio non creare casini.
"UAGLIÚ FORZA TUTTI IN CELLA, PUR STASER C SIMM NDUSSCAT" urla il comandante.
Tutti quanti usciamo dalla mensa e ci avviamo nelle nostre rispettive celle.
Io e Ciro andiamo per un altra strada, dato che è l'isolamento.
"Pke va pigliat cu viola?" Dice d'un tratto.
Ah adesso dice pure che la fidanzata è una vittima.
"Azz nuij? Chell è na psicopatic" dico
"Si ma chell è a uagliona mij" ringhia.
"E dincell a uagliona toij, ca lasciass sta a me e cumpagn meij" ringhio vicino a Ciro.
"A ess ciò pozz pur ricr, ma a me no. Tu sij a mij" dice avvicinandosi a me.
"Ah sì? O sinò c faij sij nun voglij essr a toij?" Chiedo sfidandolo.
Lui mi guarda dalla testa ai piedi per poi ridere e entrare in cella.
Lo guardo stranita per poi seguirlo.
Entro in bagno e metto il pigiama, sarebbe un pantaloncino blu ricamato, con il top abbinato.
Esco e lo trovo già nel letto che dorme.
È strano sinceramente.
Di solito si fuma una canna.
Non me la racconta giusta.
Però è meglio non farmi prendere da questi pensieri.
Sarà meglio dormire.
Mi metto sotto le coperte e inizio a chiudere occhio.
Mi giro dal lato del muro e do le spalle, così cerco di prendere meglio il sonno.
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NON LASCIARMI MAI|🐻❤
RomanceSoleil Terranova è una ragazza di 17 anni figlia di uno dei boss più pericolosi della zona. È una ragazza molto impulsiva, irascibile, e antipatica. Cresciuta in una famiglia di camorristi, ha solo imparato cosa vuol dire la parola violenza. Vive a...