Pov's Soleil
Sono con Naditza e le altre ragazze sulla panchina.
Abbiamo finito di mangiare 1 ora fa e adesso siamo in cortile solo noi ragazze, mentre i ragazzi sono in cella
Sto pensando come vendicarmi di Ciro.
"È accussij ciro ta fatt stu taglij?" Dice Naditza.
"Si" rispondo solamente.
Ho la gamba fasciata, dato che il taglio è stato profondo.
Naditza mi prende per le spalle e mi guarda negli occhi.
"Solé non ti conosco a fondo, ma io ti voglio bene. Per favore non rischiare con Ciro" dice per poi abbracciarmi.
Ricambio perché di un abbraccio ne ho bisogno.
"Grazie Nadí" dico stringendola.
"Prego amo, qualsiasi cosa ci sono" dice accarezzandomi la testa.
Sorrido.
È fantastica.
"Ragazze tutte in cella, sta per iniziare a piovere" urla Liz.
Io e Naditza ci salutiamo e ci dividiamo.
Mi avvio in cella e entro.
Vedo Ciro che fuma una canna sul davanzale.
Probabilmente si sarà accorto della mia presenza, ma dato che vuole fare il boss di sto cazzo, devo prendere io l'iniziativa.
"Beh non si dice ciao?" Chiedo
"No" dice solamente.
"Ma fumi sempre? Nun t fa mal?" Dico con un cipiglio.
"A me m rilass a crvell, è come se la spegnesse" dice e finalmente mi guarda.
"Bah a me m ra fastidij" dico per poi continuare.
Dato che devo iniziare la mia vendetta, parto in modo tranquillo.
Faccio finta di avvertire un dolore alla gamba.
Il resto lo vedrete.
"Ahi! Che male!" Dico in un italiano quasi perfetto.
"T fa mal o taglij?" Dice lui girandosi.
"Si e pur assaij" dico per poi massaggiarmi la ferita.
Provo ad alzarmi, e faccio finta di cadere a terra.
"AH MAMMAMIJ" urlo cadendo a terra.
"Solé ma c cazz faij?" Ciro si alza e si mette alla mia altezza.
Alzo la gamba sana e butto un calcio dritto nelle sue parti basse, così forte che lui cade e urla.
"AHHHH SOLÉ SIJ MORT" dice lui urlando.
Mi alzo, mi sistemo e lo guardo.
"Chest è sul l'inizij" dico facendo un sorriso malefico.
Si alza con difficoltà, mi guarda, per poi ridere.
"M staij sfidann?" Dice lui ridendo
"Si" per poi voltarmi e andare in bagno.
Entro in bagno e tolgo la fascia.
La ferita è leggermente guarita, ma non del tutto.
Improvvisamente vedo che entra a passi svelti in bagno e mi prende di peso.
"Ma c cazz faij?" Dico ringhiando.
Improvvisamente mi spinge e mi butta contro il vetro facendolo rompere in mille pezzettini.
Sta per lanciarmi un pugno ma io lo schivo.
"SOLÉ ME RUTT O CAZZ" urla dal bagno.
Esco dalla cella urlando di aiutarmi.
Improvvisamente vedo il comandante.
Ottimo bersaglio da manipolare.
"Comandà, frmat a Ciro m vo vattr" dico con la faccia disperata.
Dovrei fare l'attrice.
Vedo Ciro che esce dalla cella e corre zoppicando dato che gli ho dato un calcio proprio dove non batte il sole.
"SOLÉ IJ T'ACCIR" urla mentre viene contro di me, ma il comandante lo blocca.
Lui si dimena malissimo.
"CIRO CALMT, MA C CAZZ T VEN" dice il comandante.
Ciro si stanca per poi calmarsi.
E mentre si gira per andare via mi dice una cosa che mi fa sbiancare.
"io ti consiglio di non venire in cella" per poi andare via.
Il comandante viene verso di me.
"Tutt appost piccré?" Chiede preoccupato.
"Si tutt appost" dico scioccata dall'affermazione di Ciro.
"Ma che fatt cu Ciro?" Dice.
"Comandà nient, è semp iss" dico giustificandomi come un innocente.
"Qualsiasi cosa, vieni da me" dice per poi andare via.
E adesso che faccio?
Vado in cella oppure esco fuori e aspetto che gli passi la rabbia?
Ma certo è Ciro Ricci, la rabbia non gli passa nemmeno sotto trentacinque camomille.
Ma comunque esco fuori, mai dire mai.
Vado in cortile e trovo Naditza.
"Amo" corre verso di me ridendo.
Mi abbraccia e io ricambio.
"Aro stiv?" Chiede sorridendo.
"stev in da cell cu ciro" dico arrabbiata
"C ta fatt?" Chiede preoccupata.
"M stev p vattr" dico per poi abbracciarla.
Faccio un sorriso malefico.
Voglio far ricredere a tutti di questo essere.
"Amo m dispiac assaij" dice lei consolandomi.Pov's Ciro.
"MANNAGG O CAZZ CHELLA PUTTAN" urlo per poi scaraventare un pugno al muro.
"Cirú calmt" interviene o pirú.
"No calmt nient, a me chest m sta rumpenn o cazz" ringhio per poi prendermi una canna dall'astuccio.
Mi siedo sulla sedia e provo a rilassarmi.
"C l'amma fa pavà. O boss nuost nun po passà stu uaij" dice Pino facendomi sorridere.
"Staser" dice solamente Edoardo.
Faccio cenno con la testa di ripetere dato che non capisco.
"Agg itt staser, putimm agì" dice Edoardo.
"Ah sì? E c facimm?" Chiedo curioso.
"Aro a ten a valigia soij?" Chiede Edoardo.
Gli indico con la testa sotto il letto, lui si avvicina e la prende.
Apre la valigia e ci trova tutti i suoi panni.
"E vir chist? Ce tagliamm, sul chilli chiú blill, o riest nun ce tuccamm" dice Edoardo.
"Ma ta ra na man" dico a tutti.
Tutti annuiscono mentre io sorrido malefico.
Ti aspetto a braccia aperte Soleil.Pov's Soleil
È ora di cena e le ragazze stasera mangeranno nella mensa dei ragazzi, non so il perché.
Però almeno ho la fortuna di sedermi con le ragazze e non stare in mezzo a questi malati di mente.
"Amo siediti qua" dice Naditza, indicando il posto vicino a lei.
Mi siedo e iniziamo a mangiare.
Ciro è di fronte a me con i suoi scagnozzi, e mi guardano sorridendo in modo malefico.
Faccio il dito medio al grassone, vedendo che si alza di scatto ma Ciro lo ferma per poi guardarmi di nuovo sorridendomi.
"Ué ma a vuo frní cu chist?" Dice Naditza.
"M crir? M sta rumpenn o cazz. Sto ca sulament a tre iuorn e già m sta sfastriann" dico mentre mastico la carne che c'è nel piatto.
Improvvisamente si avvicina a noi una ragazza con i capelli rossi, occhi verdi e fisico a ballerina.
"Ciao" dice avvicinandosi a noi.
"Viola vattenn" dice Naditza.
Si chiama viola?
"Cosa vuoi zingara di merda? Dice viola provocandola.
Naditza stringe i denti e la guarda male.
"Chi è la tua nuova amichetta?" Chiede vicino Naditza rivolgendosi a me
"Soleil" dico solamente mentre mastico l'insalata.
"Ah bel nome. Comunque volevo solo dirti che Ciro è il mio fidanzato, quindi se cerchi di portarmelo via, sappi che con me già sei morta" dice provocandomi.
Mi pulisco la bocca e mi alzo fronteggiandola.
"Primma cos o fidanzat tuoij nun so piglij nisciun e seconda cos si ij già foss mort, tu con me già staij sott terr" dico.
Tutti sussurrano "oooo"
Anche Ciro sta sentendo, e vedo che sta guardando solo me, mentre si lecca le labbra.
Sto raggiungendo il mio scopo
"Ti consiglio di non farmi arrabbiare" dice lei.
"E io ti consiglio di non sfidarmi" dico per poi sedermi.
Lei sorride per poi andare via.
Mi guardo intorno e sento il silenzio.
"ALLO? C TNIT A UARDÀ?" urlo.
Tutti ritornano a fare chiasso, mentre io torno a mangiare.
"Ua amo tu e Naditza va magnat a chell" dice Silvia ridendo.
Io e Naditza ci guardiamo e ridiamo.
"Chi ha finito di mangiare, può tornare in cella" urla il comandante.
"Amo vac in da cell, c vrimm chiú tard" dico per poi salutare Naditza e Silvia.
Passo proprio di fronte a Ciro, dove segue i miei passi.
Ma cosa ha?
Sta ridendo da quando è entrato.
Tanto bipolare.
Entro in cella e quello che vedo mi fa perdere l'aria nel cervello.
I miei vestiti..
I miei bellissimi vestiti....
Sono tutti tagliati.
"Oddio" mi metto la mano in testa e mi appoggio al letto.
"CIROOOOOOOO" urlo dalla rabbia.
Esco dalla cella sbattendo la porta.
"Mammamij m si bell solé" dice uno che non guardo nemmeno.
"A MAMMT" urlo per poi correre come una furia fuori.
Entro in mensa più incazzata che mai e vedo che tutti quanti ridono.
"STRUNZ ME TAGLIAT E VESTIT, CHI SFACCIMM TA RAT O PERMESS" mi avvinghio su di lui e inizio a picchiarlo.
"SOLÉ SCINNM A CUOLL" urla lui alzandosi e spingendomi a terra.
"C STA SUCCRENN CA?" Entra il comandante.
"Ricintacell a sta troij" ringhia Ciro toccandosi il labbro da dove fuoriesce il sangue.
"OE A CUNFRENZIJ, STU SCEM" urlo mentre il comandante mi tiene.
"T'ACCIR STRONZ" urla lui venendomi addosso.
"E VIE VIE PIEZZ I MERD" urlo
Iniziamo a picchiarci, mentre il comandante cerca di fermare Ciro, e Liz, me.
Le ragazze sono con me a difendermi, mentre i ragazzi con Ciro.
"ACCIRT STRUNZ, ME TAGLIAT E VESTIT" urlo mentre gli tiro i capelli.
"STRONZ" urla lui dandomi uno schiaffo.
"BASTA" urla la direttrice che entra nella mensa.
"Cosa succede?" Domanda arrabbiata.
"Direttrí, ditelo a chistu strunz" ringhio guardando Ciro.
Vedo che Ciro alza una mano per colpirmi ancora ma il comandante lo ferma.
"LE PAROLE TERRANOVA. ALLORA POSSO CAPIRE COSA È SUCCESSO?" Urla la direttrice.
"BEH VO DIC IJ CHE SUCCIES. STI QUATT SCIEM I MERD, MANN TAGLIAT E VESTIT" urlo fuori di me.
"Chi precisamente?" Domanda la direttrice.
"CIRO E STI QUATT STRUNZ" dico mentre li indico.
"È vero?" Si rivolge a loro.
"no nun è over" dice Ciro.
"E allor chi è stat? Nun è che i vestit s taglian sol lor" dico guardandolo male.
"Shh" dice la direttrice.
"Ciro guarda me. È vero?" Dice.
"SI VABBUÒ? È OVER AH" dice sbuffando.
improvvisamente scoppio a piangere.
"E PKE MO CHIAGN? PAR NA CRIATUR" urla Ciro arrabbiato.
"STATT ZITT, STRUNZ I MERD. SI NU SCEM NUN CAPISC NU CAZZ, UN VESTITO MEL'AVEVA REGALATO MIA NONNA PRIMA DI MORIRE. PAR O CAZZ, ACCIRT" urlo per poi andare via.
Esco dalla mensa e mi dirigo verso la cella.
Sbatto la porta e mi butto sul letto a piangere.
Lo odio, lo odio, lo odio, lo odio, lo odio!
Tocco la pezza ormai tagliata di mia nonna e lo annuso.
"Perché?" Piango disperata.
Mi avvicino alla finestra e guardo fuori.
"Me la pagherai Ciro amaramente"È un capitolo un po' più corto, ma vi prometto che rimedierò scrivendone uno più lungo dopo❤
STAI LEGGENDO
NON LASCIARMI MAI|🐻❤
RomanceSoleil Terranova è una ragazza di 17 anni figlia di uno dei boss più pericolosi della zona. È una ragazza molto impulsiva, irascibile, e antipatica. Cresciuta in una famiglia di camorristi, ha solo imparato cosa vuol dire la parola violenza. Vive a...