𝐷𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟𝑜𝑢𝑠 || Marcus Lopez Arguello.

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La ragazza stava correndo con del cibo rubato, era inverno, esattamente il periodo di Natale, come ben si sa il Natale si passa con la famiglia, con amici, ma per lei era diverso, la ragazza dai capelli castani non aveva nessuno con cui festeggiarlo, era sola, senza amici, senza una famiglia. Stava facendo freddo, ma alla ragazza poco importava, stava soltanto scappando dalla gente che gli correva dietro per aver fatto un reato, nella speranza che si stancassero e avessero smesso di seguirla, ma non era così, la stavano seguendo da un bel pezzo, poteva essere si è no venti minuti che stava correndo, appena si girò vide che nessuno la stava più inseguendo, quindi si fermò per riprendere fiato. Stava scappando pure da loro, non voleva andare in quella scuola segreta, ovvero la: "King's Dominion Atelier of the Deadly Arts", una scuola dove addestravano gli adolescenti per diventare gli assassini più brutali e letali del mondo. Ritornò in quel condominio, dove tuttora era  disordinato, appoggiò il cibo rubato nel tavolo, per poi andarsi a fare una doccia, insomma, inutile dire che se la stava facendo fredda, ma era già tanto che avesse una doccia, le sue condizioni economiche non erano delle migliori, il padre era un alcolizzato, ritornava sempre ubriaco in casa, della madre? Non sapeva nulla, dove fosse, dove vivesse, ma soprattutto, chi fosse sua madre, il padre gli diceva sempre "tua madre è morta quando eri appena nata." ma lei sapeva che non fosse vero, ricordava dei momenti di quando aveva due anni, che giocava e scherzava con una donna, e la bambina la chiamò madre.
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Mi sveglio da quel letto sporco verso le sette di mattina, dio che schifo, mi alzo dal letto per poi andarmi a fare una doccia, rigorosamente fredda per poi andarmi a vestire con un paio di jeans e una felpa nera pesante, oggi è il mio compleanno, compio 16 anni, ma come ogni anno di merda non l'ho festeggio. Scendo in cucina, dove trovo mio padre sdraiato nel divano, con una bottiglia di alcol in mano, dio che schifo si sarà addormentato mentre beveva. Gli tolgo la bottiglia dalle mani per poi ripulire lo schifo che aveva fatto a terra.

'Dio mio che schifo' pensai fra me e me per poi prendere una pistola e metterla dentro lo zaino e uscire di casa. Inizio a camminare tranquillamente per poi entrare in un supermercato e andare a prendere qualcosa da mangiare, ci sta poca gente essendo soltanto le otto e mezza del mattino, inizio a prendere del cibo e delle bevande e metterli dentro lo zaino, il ragazzo, probabilmente che lavora qui, mi vede è mi guarda con aria interrogativa, senza farmi notare estraggo la pistola dallo zaino e metterla nella tasca della felpa, chiudo lo zaino e faccio per uscire, fin quando non parte l'antifurto, inizio a correre mentre il ragazzo chiama le guardie e nel frattempo m'insegue, dio che seccatura. Prendo la pistola per poi sparagli in testa e andarmene, perfetto ora sono pure sporca di sangue. Corro sempre di più, fin quando non vado a sbattere contro una ragazza con una Katana..è lei, Saya Kuroki, lei e una di quelle che fa parte di quella scuola segreta, è una ragazza davvero carina e intelligente, stronza, direi anche molto,ma non mi farò prendere da lei, lei è venuta qui per me. La spingo per poi iniziare a correre, la ragazza inizia a inseguirmi, è troppo veloce per me, così in poco tempo mi atterra, è molto brava pure col difendersi corpo a corpo, non che io sia di meno eh, ma lei è un peletto più brava di me, la ragazza mi sussurra all'orecchio

"Vieni con me. Con noi starai bene." Non ho intenzione di andare in una scuola di gente pazza..ma lì almeno ho del cibo...dell'acqua calda..cose che qui non ho. Ci penso un po' per poi accettare, devo ammettere che mi dispiace, ma allora ho due scelte in quella scuola, o sopravvivo oppure muoio, direi la prima, di morire non ho la minima intenzione di farlo. Che dire, buon compleanno a me, ah è specialmente, buona fortuna a me, credo che me ne servirà molta.