Non so bene come spiegare questo tipo di sentimento al quanto disgustoso e rivoltante, non so bene cosa mi stia accadendo.
Perché essere vulnerabile per un ragazzo?
Perché pensare ancora all'accaduto?
Perché sono riuscita a farmi prendere per il culo da uno come lui?
Non riesco a darmi pace, queste domande perforano ogni centimetro della mia testa, tutto questo è al quanto surreale come cosa.
E se stessi sognando? E se fossi in coma? No, questa è la dura e cruda meschina realtà, una ragazza che si è fidata dopo tanto tempo, donando il suo cuore a un ragazzo, e lui ci gioca, come se nulla fosse.
Sento bussare, è lui.<<T/n parliamone.>>
Nessuna risposta ricevuta da parte mia.
Insiste col bussare.<<non fare la bambina e parliamone.>>
Bambina? Si, e questo quello che sono diventata in questo preciso momento, una bambina.
Mi dirigo verso la porta, aprendola.<<alleluia.>>
Non riesco a guardarlo in faccia, non posso continuare a farmi sottomettere da lui e dai miei stupidi sentimenti amorosi, perché a quanto pare mi sono innamorata di lui.
<<prima che tu proferisca qualsiasi parola>> presi un respiro profondo, questa domanda mi turbava dalla sera dell'avvenimento.
<<ma non ti fai schifo? Cioè, non hai sensi di colpa?>>
Nessuna risposta alla mia domanda, solamente un suo sguardo.
Uno sguardo che vorrei distruggere in mille pezzi, come una bottiglia di vetro che si frantuma a terra.<<hai presente quando una bottiglia di vetro cade a terra rompendosi in mille pezzi? e che ci sono pezzo facili da trovare e invece altri di quanto sono piccoli non si ci riesce nemmeno a vederli da come si sono rotti? Ecco, questa è la mia situazione attuale, non è facile riparare il danno compiuto ritrovando tutti i pezzi mancanti.>>
Nessuna risposta ancora, stava solamente ascoltando le parole che fuoriescono dalla mia bocca.
<<se non hai nulla da dire, dietro di te ci sta la porta.>>
Si avvicina.
Il suo scopo quale sarebbe? Farmi ricadere nel suo gioco?<<non avvicinarti, o giuro che sarò io a ferirti, ma non psicologicamente.>>
Si ferma, come se avesse paura di fare un'altra mossa sbagliata.
I miei occhi si scontrano con quelli suoi, perdendomi in quell'abisso senza fine.<<so che sei ferita, e mi dispiace minimamente, non pensavo che alla fine..>>
Alla fine cosa?
<<cosa alla fine? Che mi sarei innamorata di te?>>
Nessuna risposta per qualche secondo.
<<che alla fine..ti saresti fatta abbindolare facilmente.>>
Bravissimo Marcus, sei veramente un campione.
<<nemmeno io.>>
Non dice nulla, mi da le spalle e se ne va, ma non voleva parlarne? È questo il suo modo di parlarne?
Non riuscirò mai a capire questo ragazzo.Marcus pov's
<<so che sei ferita, e mi dispiace minimamente, non pensavo che alla fine..>>
La ragazza mi guarda con aria interrogativa, cosa posso dirle? Che mi sono innamorato di lei? non è minimamente possibile e accettabile, non voglio provare questo sentimento.
<<che alla fine..ti saresti fatta abbindolare facilmente.>>
Almeno sono riuscito a inventarmi qualcosa, eppure, questo dolore allucinante al petto mi fa stare male dicendole ciò.
<<nemmeno io.>>
Sono le uniche parole che riesce a dirmi, non riesco a continuare una conversazione così, non riesco a vedere i suoi occhi distrutti a causa mia.
Non dico nulla e mi volto andandomene via, lasciandola lì da sola tra i suoi pensieri, probabilmente mi starà maledicendo in molte lingue e non posso nemmeno biasimarla.Cosa mi hai fatto T/n, perché sono diventato così vulnerabile per te?
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𝐷𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟𝑜𝑢𝑠 || Marcus Lopez Arguello.
FanfictionT/n Baker, un'assassina ricercata per far parte della scuola segreta King's Dominion Atelier of the Deadly Arts, un istituto clandestino che come compito ha quello di addestrare coloro che come destino diventeranno gli assassini più brutali e letali...