La serata si stava svolgendo al meglio, tranne per l'uscita di Emma e lo sberlone che mi ha dato, ma per il resto è andata piuttosto bene.

Dopo un pò gli amici di Evan se ne vanno, il papà di Evan, Matt e mia mamma Connie ritornano a casa.

<< Cassie, dato che la camera degli ospiti è sporca e in disordine, per via di certi fattori, ti dispiace condividere la camera con Evan? Anche se è un letto per uno e dovrete dormire un pò appiccicati per non cadere.>>

Dice Matt.

Oh...

Le mie guance diventano subito rosse e faccio un sorriso imbarazzato guardando il pavimento.

<< Ehm ok...>>

<< Fai la brava Cassie.>>

Dice mia mamma sgridandomi.

<< Si, non c'è nemmeno da dirla una cosa del genere.>>

Dico sorridendo imbarazzata per poi mettermi una mano fra i capelli.

<< Tranquilla signora Britton, ci penso io se sua figlia non fa la brava con me sta notte.>>

Dice Evan sorridendo in maniera strana.

Ho appena capito un doppio senso stile cinquanta sfumature, poi non so...spero di sbagliarmi...

<< Okay, notte ragazzi, ciao!>>

Dice mia madre abbracciandomi per poi darmi un bacio sulla fronte.

<< Notte ragazzi!>>

Dice Matt.

<< Notte!>>

Diciamo noi per poi dirigerci in camera di Evan, è veramente molto grande e spaziosa, è più grossa camera sua che tutto il mio appartamento che ho a Milano e quello qui a Los Angeles.

A un certo punto vedo che Evan comincia a spogliarsi davanti a me.

<< Eehm... perchè ti cambi davanti a me?>>

<< Embè...c'hai vergogna?>>

<<Nono.>>

Dico per poi fare la stessa identica cosa, per mettermi degli shorts fucsia leggeri e una canottiera normale di colore rosa chiaro, Evan rimane con dei boxer neri attillati, che lo segnano ehm...molto.

Io mi giro da un lato, con la faccia verso la finestra abbassata, che lasciava vedere il paesaggio notturno di LA, per addormentarmi comincio a guardare il paesaggio.

Subito dopo mi sento una mano sulla pancia, un braccio sul fianco e un peso sulla schiena.

Ad un certo punto sento qualcuno sussurrare al mio orecchio.

<< Comunque...davvero sei ancora vergine?>>

Io faccio finta di non sentire e mi addormento, chiudendo gli occhi.

<< Okay, fa come vuoi.>>

Dice Evan per poi addormentarsi abbracciandomi da dietro.

Sono le sette del mattino, la sveglia del telefono di Evan ci fa alzare, facendoci prendere a entrambi uno spavento.

Evan si cambia prendendo dei vestiti dal suo armadio, io invece indosso il cambio che mi ero tirata su ieri.

Subito dopo vado in bagno a lavarmi la faccia e a pettinarmi, Evan si lega i suoi capelli blu in un codino.

𝙈𝙮 𝙙𝙚𝙢𝙤𝙣𝙨//𝙀𝙫𝙖𝙣 𝙋𝙚𝙩𝙚𝙧𝙨. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora