Capitolo 26

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"lei che ci fa qui?"

Amber mi guarda con estremo odio.

E spuntata da non so dove, ma mi mette in soggezione e come se avessi sconfinato una linea invisibile. E probabilmente e così.

"lei è qui perché lo deciso io!
Hai qualche problema in merito Amber?"

"si, ne ho Stefan"

"Beh risolvili"

"Ok ma sarà doloroso, per lei..."

"La stai minacciando?" Interviene viki

"Se anche fosse?"

"Basta! Cosa vuoi?" Chiede Stefan
"Ero venuta a cercarti Marcus vuole parlarti nel tuo studio."
Gira i tacchi e se ne va.

Io per tutto il tempo rimango in silenzio non sapendo cosa dire e sentendomi di troppo in questo posto.

"kessy, sta tranquilla non ti preoccupare per quello che ha detto Amber"

Mi giro a guardarla, e mi si forma un sorriso spontaneo sul volto.

"andiamo" mi fa lei incamminandosi per le scale.

Mentre Stefan Logan e Maik si dirigono lungo un corridoio.

"Non ho salutato tua madre"

"Non preoccuparti lo farai dopo, ora e troppo presa"

"E così importante quest' evento?"

"No, ma lei ci tiene "

Entriamo in una camera simile ha quella che ha in paese.

"Questa è la mia camera nella casa branco, puoi nasconderti qui se dovesse servire ma non credo che Stefan ti toglierà gli occhi di dosso"

"Perché mi dovrebbe servire un posto dove nascondermi?"

"Beh anche se sei umana sei entrata a fare parte di questo mondo anche se Stefan non ti ha marchiato, però non credo che aspetterà molto a farlo, perché il suo lupo sta soffrendo per ora lo tiene a bada ma non so per quanto ci riuscirà.

"Viki mi sembra di impazzire, io e proprio questo che non ho capito.... Come possibile una cosa del genere e quindi non è lui chei vuole ma l'entità dentro di lui e perché vuole me? Amber e diciamola volte più bella e sarebbe sicuramente più adatta di me io non so cosa voglia dire tutto questo, e non so cosa pretenda un branco da me e non so quello che in realtà voglia Stefan, so solo che tutto questo e iniziato ancor prima che io lo incontrassi."

la sfrusrazzione si fa sentire e le lacrime iniziano a scendere.
Mi sento in adeguata al ruolo che dovrei assumere, sempre se Stefan decida.

"Oh kessy, ma come fai a dire che Amber sia meglio di te.
Si e bella, ma gli manca un elemento fondamentale"

La guardo incuriosita.

"La compassione kessy, la compassione per gli altri il non sentirsi superiore a nessuno, l'altruismo e il voler il bene comune. Amber e sono un egoista del cazzo , tu sei diversa, pensi agli altri e poi a te, hai salvato un lupo quando eri piccola senza paura, sei coraggiosa.
Poi cosa vuol dire che tutto questo e iniziato prima che tu e Stefan vi incontraste?"

"Perché io lo sognavo viki nei miei momenti bui... io sognavo...
Stefan! lo sognato per anni tutte le notti quando ero via.
Poi ho smesso, ma da qualche tempo i sogni sono tornati non spesso come prima ma ogni tanto"

Una sua mano mi pulisce il viso per poi passarmi un fazzoletto.

"Cosa hai vissuto il questo anni?"mi chiede triste e io
Non rispondo alla sua domanda, guardando fuori dalla finestra.

"Quando due persone sono legate dall' imprinting può succedere una cosa molto particolare.
Se uno dei due e in pericolo, entra nei sogni dell' altro per chiedere aiuto.
Questo succede anche se si e lontani , anche se non si sono mai visti.
Ma e molto raro quasi impossibile tra un lupo e un umano se lei o lui non è marchiato, perché la loro testa viaggia su lunghezze d'onda diverse  a meno che il legame non sia già stabile o che e entrambi siano in pericolo nello stesso momento. I sogni possono diventare anche brevi premonizioni se entrambi sono in pericolo. E Stefan mi ha detto lo stesso cosa... Che ti ha sognata spesso, so che mio fratello era in guerra, so che ha affrontato mille pericoli, e quindi in qualche modo cercava di evadere e ha trovato te nella sua spiche ora voglio sapere cosa hai affrontato tu"

"Io...io" abbasso gli occhi guardando le mie scarpe.

"E così brutto?" Faccio si con la testa.

"Qualcuno ti ha fatto male?"
Annuisco di nuovo

"Parlarne ti può aiutare lo sai?"

"Si lo so... Ma e difficile dopo la morte dei miei e tutto tremendamente difficile."

"Immagino, quanto sia stata dura"

"Il peggio e arrivato quando mia zia è venuta a prendermi, già avevo perso un pezzo di cuore, quando mi ha costretta a lasciare i miei nonni questo si e frantumato.
Poi...poi...lei mi costringeva a fare cose.."

"Che tipo di cose?"
"Non lo so di preciso... Però Viki ti prego... Ti prego non dirlo a nessuno ti pre... " E qui un fiume in piena esce dai miei occhi mentre racconto alla mia amica che mia zia mi ha torturata, bruciata segnata tutto per una sua convinzione che io nascondessi chi sa quale potere.
Gli ho fatto da shiava da serva e non bastava.
Mi aveva portato in un ospedale e persone che io credo siano dottori mi hanno esaminato.
Erano convinto che io avessi un dono, perché ero scampata al l'incidente, che i miei conoscevano questo dono e che avevano nascosto, e lei voleva quel dono.
Ma io non sapevo di cosa parlasse, non lo mai capito.
Poi hanno iniziato a farmi male sul serio, a picchiarmi per vedere in quanto tempo sarei guarita, per capire se avessi qualche capacità particolare.
Nel mio periodo li c'erano altre ragazze che soffrivano come me, e venivano fatte le stesse cose.
Alla fine io speravo solo di morire.

Poi mi hanno lasciato andare, non so perche, ma alla fine mi ha lasciato libera dicendo che io fossi un fallimento e che si era sbagliata. E alla fine sono tornata a casa.

Viki ascolta la mia assurda storia, si perché ad orecchie esterne sarebbe assurda.
Quale zia farebbe questo alla sua nipotina, quale persona sarebbe così crudele.

Quando sciolgo l'abbraccio vedo la mia amica in lacrime.

"Piccola mi dispiace per..."
Non fa in tempo a finire la frase che la porta viene spalancata e uno Stefan con gli occhi rossi compare.

"Stefan che cavolo" esclama la sorella
"Stai bene?" Mi chiede ignorando la prima.

"Si" si avvicina a me e mi prende il viso tra le mani.

"Perché hai pianto?"

Vado un attimo nel panico.
Non voglio che lui sappia e viki lo capisce al volo.

Stavamo ricordando il passato, e solo nostalgia.

Lui la guarda per poi guardare me
"Sicura?"
Annuisco e lui mi lascia andare
"Ok, tra un ora si cena"

Ed esce sbattendo la porta.

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