chapter 7

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"...poi Joy mi ha chiesto di accompagnarla fuori dalla Key Arena perché voleva incontrare quegli imbecilli dei 5 Seconds Of Summer e io, stupida, ho accettato." Sospirai, la testa appoggiata sulle gambe di mia madre. Mio padre era seduto sulla poltrona davanti al divano su cui eravamo noi, che ascoltava il mio racconto.

"Quindi siete andate fuori dalla Key senza il biglietto per il concerto?" chiese mia madre, accarezzandomi i capelli castani.

"Già. Ma il bello è che poi lei ha trovato un biglietto, ed è entrata, lasciandomi là da sola!"

Mia madre assunse un'espressione sorpresa, mentre il papà scoppiò a ridere.

"Non è divertente, c'è da piangere!" sbuffai, "E, come se non bastasse, mentre ero sul retro dell'Arena è uscito il batterista della band, Calum, e mi ha fatta entrare nel backstage. Ma mi chiedo io, perché tra tutte le fan che hanno dovevano prendere proprio me, che non li sopporto?"

Ora mia madre era emozionata. "Ma è fantastico, Blair! Hai incontrato una band di fama mondiale!"

"Ma a me non interessano né tantomeno piacciono!" Mi passai una mano sul viso. Non sapevo se dir loro anche di Ashton e delle nostre chiamate su Skype, poiché probabilmente doveva rimanere un segreto per non fare scandalo.

Insomma, il famoso batterista Ashton Irwin che parla su Skype con una quasi-sedicenne anonima di Seattle? Non fatemi ridere.

"E poi? Che avete fatto?" chiese mio padre, sorseggiando il caffè che aveva preparato prima.

"Non le ho parlato per tre giorni, ma poi mentre ero a correre l'ho incontrata ed è stata talmente rompi coglioni che ho deciso di perdonarla."

Guardai l'orologio. Le 19:30.

"Andiamo al McDonald? È da tantissimo che non ci vado." proposi. Amavo essere in forma, ma uno sgarro ogni tanto non mi dispiaceva assolutamente.

I miei genitori si guardarono, sorridendo. "Avremmo un'altra idea."

*

Cominciai a giocherellare con il cibo nel mio piatto, separando le patate al forno dalla bistecca, per poi riavvicinarle e separarle ancora.

Quella non era esattamente una delle serate per cui andavo matta, soprattutto se erano organizzate lo stesso giorno del ritorno dei miei dai loro viaggi di lavoro.

Mi sistemai meglio sulla sedia, tirando più giù la gonna nera a fiori rossi che avevo indossato per quella cena, e portai una ciocca di capelli sfuggita dalle trecce dietro l'orecchio.

"Come va con i ragazzi, Blair?"

La voce della padrona di casa mi riportò alla realtà; sbuffai mentalmente.

"Non sono fidanzata." risposi semplicemente, desiderando di poter trovare un momento in cui uscire per fumare una sigaretta.

"Secondo me c'è qualcuno."

Mi voltai di scatto verso la ragazza che aveva parlato, accigliandomi. "Ti sbagli."

Portò la forchetta, con infilzata una patata, alla bocca, masticando tranquillamente.

"Io non ho detto che c'è qualcuno, ho solo espresso un mio pensiero." disse, scrollando le spalle e facendo muovere i capelli biondi.

"E io ho semplicemente detto che ti stai sbagliando." Aggrottai le sopracciglia, puntando gli occhi nei suoi verdi.

Oceania Ginger Reed era la figlia di due dei migliori amici dei miei genitori, e spesso io ero a casa sua o lei a casa mia.

Il fatto era che quella ragazza, sempre così dolce e carina con tutti, mi stava altamente antipatica.

La sua solarità mi mandava in bestia; come si può essere perennemente felici?

Certo, non aveva mai fatto niente per meritarsi il mio odio, ma io non riuscivo proprio ad esserle amica.

Le uniche persone che consideravo amiche erano Joy e Taylor.

"Vado a prendere una boccata d'aria." dissi, alzandomi e prendendo la borsa che avevo appeso allo schienale della sedia su cui ero seduta.

Non aspettai una risposta ed uscii da quella casa, grande quasi quanto la mia, raggirandola fino ad arrivare nel giardino posteriore.

Andavo sempre sul retro per fumare, era un'abitazione che avevo preso quando avevo iniziato a fumare, per non farmi beccare dai miei.

Presi il pacchetto di Black Devil, constatando che avrei dovuto comprarne uno nuovo, e sfilai la terzultima sigaretta.

La accesi, aspirandone il fumo, e mi sedetti sull'amaca del giardino. Cominciai a dondolarmi, lasciandomi cullare dal venticello fresco di fine luglio.

Mancavano cinque giorni al mio sedicesimo compleanno, e non avevo ancora deciso se dare una festa o se rimanere a casa con Taylor e Joy.

Mi portai ancora la sigaretta alle labbra, e sussultai quando una voce mi raggiunse da dietro.

"Non volevo offenderti, prima." Oceania mi raggiunse, sedendosi accanto a me.

Scrollai le spalle, gettando il mozzicone a terra e spegnendolo passandoci sopra la suola delle ballerine nere che avevo indossato.

"Non mi sono offesa." risposi, atona. Presi il cellulare dalla borsa, osservando le notifiche. Mi accigliai, notandone una di Twitter in particolare.

Oceania osservava il mio viso. "Tutto okay?"

Cliccai sull'icona dell'applicazione, aprendo la notifica, e trattenni il respiro.

Joy mi aveva menzionata in tweet di Ashton, circa due ore prima.

-5 ❤️

"Blair, sei sicura di stare bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma."

Mi voltai verso Oceania, cercando di nascondere la sorpresa sul mio viso.

"Potrei usare il tuo computer?"

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Tra 4 giorni vedrò e abbraccerò di nuovo Lodovica Comello, credo di non sentirmi molto bene, okay.

Aaaaanyway, come state bellezze?

Abbiamo un nuovo personaggio uhuh

Con Oceania, conoscete tutti i personaggi principali di Skype, e per questo avevo in mente una cosa.

Oggi, a ginnastica, io e Letizia stavamo parlando di gdr, e mi è venuta un'idea.

A chi piacerebbe entrare in un gruppo gdr di Skype su whatsapp?

Io sarò Blair obv, c'è posto per altre sette persone che potrebbero fare

Ashton

Joy

Calum

Taylor

Luke

Oceania

Michael

Se siete interessati scrivetemi in messaggio privato!

Creerò il gruppo dopo e se ci saranno tutti i personaggi

Ora passiamo alle cose serie.

Skype ha superato le 1.100 visite e omg non so come ringraziarvi.

Con così pochi capitoli ha già più di mille letture e wow, non credevo di raggiungere il migliaio così presto.

Quindi, grazie!

skype ❁ afiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora