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Destiny è un'ottima amica; passiamo la serata a chiacchierare di argomenti tranquilli e senza troppe interruzioni.
Ma la mia mente pensa solo a lui.
Josh...Josh...Josh...
Da quando sono partita aveva cercato spesso di trovarmi ma i suoi tentativi falliti lo hanno scoraggiato ben presto e dopo anni senza nessuna sua notizia torna all'attacco. Ci dev'essere un motivo...forse dovrei chiamarlo e mettere le cose in chiaro...O semplicemente lasciare che si stanchi...il punto è che non riesco a togliermelo dalla testa, e questo è pericoloso.
«Kelly parla dai...»
«Des...tu non...c'entri niente quindi tranquilla, ok? Sto bene.»
«A me non sembra molto però come vuoi»
«Credo che andrò a dormire sono ️molto stanca e oggi sicuramente non è stata facile la giornata. Scusami ancora, notte.»

Salgo velocemente al secondo piano, chiudo la porta della mia stanza e mi stendo sul letto.
Tutto quello che oggi ha detto il professore non me lo ricordo così decido di tirare fuori i miei appunti sperando di distrarmi.

«Kelly!»
Destiny ha la mania di urlare.
«Kelly!»
Mi trascino ancora addormentata fino alla porta e la apro. Che cazzo di ore sono?

«Continua a squillare, con numero sconosciuto...»
Destiny mi porge iPhone, mi guarda attentamente e torna di sotto.
8 chiamate da un numero col prefisso europeo...
«Kelly grazie a dio hai risposto! Come stai? Mi hai fatto preoccupare un sacco!»
«Ehi aspetta, perché dovevi preoccuparti? Ci siamo sentite da poco» dico con voce stanca
«Ah riguarda...Josh...»
All'improvviso sono sveglia
«Cos'è successo?»
«È a Seattle»
Mi manca il respiro...
«Kelly...️ehi...»
«Come ha fatto a scoprirlo?»
Sussurro
«Quando a smesso di disturbarti non ha smesso di cercarti. E alla fine ha saputo dov'eri e credo sappia che tu vada all'università quindi ti verrà sicuramente a cercare lì.»

Guardo l'orologio attaccato al muro; sono le 6:30 a.m. Spalanco gli occhi, mi sono addormentata sui libri.

«Come cazzo faccio allora? Devo andare all'università!»
«Lo so, volevo solo avvertirti che se lo incontri almeno sarai, spero, in grado di ragionare.»
Dubito di poter pensare lucidamente con lui nei paraggi ma in fondo non lo vedo da anni... magari neanche ci riconosciamo e ci passiamo accanto senza accorgercene.»

Chiudo la chiamata con Brooke e scendo giù a far colazione.
«Buongiorno! Stai meglio?»
«Non molto, mi puoi accompagnare all'università oggi?»
«Ehm si, perché?»
«Non ho voglia di rischiare di vedere gente non gradita...»

La mia amica mi guarda senza capire ma non indaga oltre.
Usciamo di casa alle otto e mezzo e Seattle è già tutta sveglia.
Anche oggi piove e poter usufruire della macchina di Destiny facilita le cose.
Naturalmente il campus è affollato.

«Grazie mille, scusa per il disturbo.»
Bacio velocemente Des che mi guarda ancora con aria interrogativa.
«A dopo, ti vengo a prendere e andiamo da qualche parte anche se è martedì»

Mi guardo intorno, prendo un respiro profondo e mi avvio verso la mia facoltà a testa bassa...
Nessuno mai mi ferma, fortunatamente e finisco tranquilla le lezioni.

Destiny è appoggiata alla sua macchina con un ombrello aperto sopra la testa e sta parlando con un ragazzo con i capelli neri, è di spalle.
Lei sorride divertita e persa.
Mi dispiacerebbe interromperla, così decido di mandarle un messaggio.
<Vedo che sei occupata, che invidia. Divertiti>
<Davvero sicura? Sto tipo mi piace troppo. Ahaha scusa ancora a dopo. Ceniamo assieme>
Metto via il cellulare e mi incammino sotto i nuvoloni della città ormai ben conosciuta.
Faccio un giro nei vari negozi ma sono subito stanca. Mi siedo in una panchina di un parco, ha smesso di piovere, così decido di chiamare mia madre...

«Ciao amore!» risponde al secondo squillo.
«Ciao Mamma! Come stai?»
«Bene bene grazie. Da quanto non mi chiami effettivamente! Tu l'università?..»
Parliamo al telefono una buona mezz'ora...
Sono le sei di pomeriggio e si sta facendo buio quindi mi incammino velocemente verso casa.
Giro la chiave nella porta ed entro; la casa è silenziosa
«Destiny!»
Niente...
In cucina c'è un bigliettino:

<Scusa scusa scusa...sono uscita con il ragazzo dell'Università...scusa>
Sbuffo e strappo il biglietto, salgo in camera ed apro l'armadio con l'intenzione di prendere il pigiama ma mi blocco.
Un'altra sera a casa da sola, il pigiama; che tristezza.
Domani poi le lezioni sono sospese per alcuni consigli tra professori e quindi è come se fosse venerdì.
Se incontro Josh devo fargli vedere che continuo a vivere tranquillamente e che mi diverto.
Così cerco la valigia di Destiny sotto la scala.
Tiro fuori un vestito nero corto aderente, senza spalline, con una abbondante scollatura davanti e dietro.
Soddisfatta mi infilo un paio di tacchi alti, mi trucco un po' ed esco di casa.
La città è tutta illuminata, ci sono molti ragazzi che frequentano i miei e stessi corsi e io seguendoli mi avvio verso una confraternita.

<<mine story>>

Per sempre, scusa IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora