24

5.8K 310 2
                                    

Mi fa uno dei suoi sorrisetti e poi porta l'attenzione sulla barista.
«Kimberly una birra» dice per poi tornare a guardare me.
«Allora niente rompi coglioni sta che succede?» chiede bevendo.
«Abbiamo rotto» c'è mai stata una relazione per lui?
«Ahahahahaha cosa può aver mai fatto?» ride mostrando le fossette.
«Mi ha tradito» ribadisco attirando tutta l'attenzione su di me. Fantastico.
«Merda» borbotta Amanda.
Josh assottiglia gli occhi «Con chi?» chiede. Che cazzo?
«Vuoi andare con lui?» chiedo trattenendo la rabbia.
«No. Rispondi» ordina.
Prendo un bel respiro e mi mordo il labbro «Ehm...la figlia del marito di mia madre»
«Cosa?» dice Luke «La tua sorellastra?»
«No, merda, no non sono parente di quella...» tutti si rilassano leggermente.
«Quello che ci ha perso è lui. Fregatene» mi sorride Adam tornando a guardare Meredith.
Chi l'avrebbe mai detto che una ragazzo tanto bello potesse essere anche un grande amico?
«Assolutamente» sussurra Josh finendo la birra.
«Oh mio Dio!» urla Amanda «Questa è la mia canzone preferita! Ragazze andiamo a ballare» dice afferrando me e Mackenzie e trascinandoci in pista.
Al nostro passaggio tutti si spostano e molte teste si girano.
Amanda sa muoversi e bene. Scuote e fianchi e sorride divertita facendo sorride anche me.
Mackenzie non è da meno ma si muove in modo meno provocante.
Poi ci sono io che cerco di stare dietro, mi faccio prendere dalla musica e quando la canzone finisce sono completamente esausta e stravolta.
«Ehi bellezze» una voce roca ci coglie alla sprovvista mentre ci sistemiamo.
«Vi andrebbe di venire al nostro tavolo» una ragazzo ci fa un cenno indicando un tavolo in cui ci sono cinque ragazzi che ci fissano malignamente.
«Loro sono con noi, sparisci Ed» Luke e Josh ci sovrastano e minacciosi fissano Ed che si gira e torna da dove è venuto.
«Voi tre non ballate più così» dice infine Josh prendendomi per la vita è riportandomi sotto le luci rosse del bancone.
«Calmatevi, sappiamo badare a noi stesse» ringhia Amanda e dai suoi occhi capisco che sa assolutamente quello che dice.
«Non con Ed, quello è un coglione che si aggira per il campus, credo che non segua nemmeno i corsi» dice infine Adam che era rimasto a sorvegliare Mer.
Nel corso della serata beviamo e balliamo ancora e verso le tre Meredith si avvicina «Andate sta sera finirò alle quattro e mezza» fa una smorfia seccata e pulisce il bancone per l'ennesima volta.
«Ragazzi scusate ma mia madre vuole che entro le tre e mezzo sia a casa...» Brontola Mackenzie guardandomi.
«Notte a domani» ci salutiamo tutti ma Josh continua a darmi le spalle così esco senza salutarlo.
«Domani la testa mi ucciderà» dice aprendo la porta.
«Sei in grado di guidare?» chiedo
«Non sono ubriaca, solo la musica alta mi tortura ogni volta, ho bevuto due birre» mi strizza l'occhio e in poco tempo siamo nella sua camera.
«Tre e un quarto mia madre mi deve dire che sono la miglior figlia al mondo» ribadisce sorridendo.
Ci buttiamo sui letti ma non ho sonno.
«Amanda e Luke assieme...sarebbero...» comincio «Perfetti»
«Già...ma lei nasconde qualcosa» conclude la mia amica.
«Assolutamente» concordo.

La suoneria del telefono mi sveglia improvvisamente e guardo la sveglia.
Sette e mezza. Ma che cazzo?
Troppo stanca per guardare chi è rispondo velocemente per non svegliare Mackenzie.
«Kelly» la voce seccata di mia madre mi fa rivoltare lo stomaco.
«Si?» dico cercando di non vomitare l'alcol di ieri sera.
«Il tuo comportamento è stato assolutamente inadatto e per niente educato. Mi aspetto che tu ti scusi con Eric.» dice velocemente «Inoltre c'era molta gente che si è domandata chi fosse quella maleducata che si è alzata dal tavolo» dice e capisco che sta facendo una delle sua smorfie.
«E tu cosa hai risposto?» dico con un po' di coraggio «Una zingara?» scoppio a ridere da sola e mi tappo la bocca cadendo a terra ancora sghignazzante.
«Kelly Anderson! Sei ubriaca?» chiede severa
Lo sono? Forse un po'...
«Dimmelo tu che chiami alle sette del mattino. Si può sapere che diavolo stai facendo?» dico stupita del coraggio che mi da l'alcol.
«Sto andando in aeroporto...io ed Eric riaccompagniamo Rebecca a New York. Ci dispiaceva facesse da sola il viaggio» spiega.
Mi faccio improvvisamente seria.
Accompagna lei ma figuriamoci se accompagna sua figlia.
«Beh spero che almeno lei non sia una delusione» chiudo la chiamata e mi appoggio al muro.
Le lacrime mi scendono silenziose e cerco di reprimere i singhiozzi per non apparire ancora più patetica. A chi poi? Ai muri bianchi? Mackenzie mi ha visto peggio di così...
«Mmm...» si rigira e apre gli occhi a fessura. Un secondo dopo è sveglia.
«Che succede?» chiede uscendo dal letto e vendendo a sedersi per terra con me.
«Mia madre» tiro su col naso «Solito»
Si rialza, va in bagno e torna con la boccetta arancione e me la lancia.
«Aspirina. Su andiamo a fare colazione» Ribadisce.

Per sempre, scusa IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora