«Josh» urlo disperata mentre non smette di vomitare.
Mackenzie guarda spaventata dalla porta e continua a chiedere cosa può fare.
«Josh, dimmi immediatamente cosa hai preso!» quello non era alcool non lo era e basta.
«Kelly, chiamo l'ospedale?»
«Meglio di no, lo arrestano se sanno cosa ha ingerito...»
Josh alza la testa dal gabinetto e mi fissa negli occhi; non riesco a decifrare ciò che stà pensando...è inquietante.
Ad un certo punto si alza ed apre l'acqua della doccia, getto freddo.
«Così ti ammali idiota! Non siamo in California!»
«Cazzo Kelly basta! Sta un po' zitta cristo!» rimango senza parole a fissarlo mentre si spoglia completamente ed entra in doccia davanti a me e a Mackenzie che per educazione si gira.
Io no, vaffanculo l'educazione.
Apro la porta della doccia e metto il getto caldo.
Josh spalanca improvvisamente gli occhi e senza dire un parola mi solleva e mi sbatte contro il vetro, Ahia.
Si avvicina pericolosamente a me
«Prova a rompere ancora i coglioni e vedi cosa ti succede» lo guardo negli occhi e ciò che provo è terrore.
Mi molla improvvisamente e il suo viso si fa spaventato
«Kelly io non volevo...»
Corro fuori dal bagno e mi dirigo in cucina dove c'è la mia amica.
«Mackenzie, non serve che tu stai qui, davvero e se sei spaventata vattene» le spalanca gli occhi come se avessi detto la più grave delle bestemmie.
«Kelly, sei l'unica amica che ho, ci conosciamo da poco ma non ti mollo in balia di un cocainomane, te lo scordi cazzo» gli faccio un leggero sorriso ma poi mi rifaccio seria
«Come fai a dire che è cocaina?» abbassa la testa
«Pensavo lo avessi intuito...beh riconosco perfettamente gli effetti, mio fratello si faceva e reagiva così, per questo mio padre lo ha cacciato di casa, vomitava e picchiava tutti»
Picchiava? Josh sarebbe capace di mettermi le mani addosso? Da come ha reagito prima direi di si...
Josh sbuca in cucina tutto bagnato e senza guardarmi apre il frigo e beve a canna il poco latte rimasto.
Senza aggiungere altro esce dalla stanza e si dirige nuovamente in bagno, sarà dolce ma è davvero impazzito.
Io e Mackenzie senza farci vedere ci avviciniamo alle valige non disfatte di Josh che deve essersi andato a prendere in albergo, sono vicino all'ingresso. Apro la cerniera, giro e rigiro i vestiti e alla fine eccoli là; dei piccoli sacchetti con all'interno polvere bianca.
Mi metto le mani in faccia e tra i capelli.
Mackenzie mi guarda sconcertata.
Brooke aveva ragione: Sono fottuta.Prendo i sacchettini, un bel respiro e mi dirigo in bagno dove c'è Josh immobile che guarda lo specchio. Appena entro si gira di scatto, poi vede i sacchetti e salta in avanti e me li strappa di mano.
«Cosa fai Josh! Spiegamelo cazzo!» urlo tra le lacrime «Cocaina? Stai scherzando? tu ti fai di cocaina e vieni a vivere qui, con me, come se non fosse nulla?»
Il suo sguardo non vacilla come se non gliene fregasse niente, e forse è così.
«Di qualcosa! Porca puttana!» sono sconvolta e più che sicura che i vicini ci stiamo ascoltando.
«Non avvicinarti più alla mia roba» sussurra «Non pensare che non ti tocchi solo perché sei una donna»
«Cosa?» mi manca il fiato «Va fuori da casa mia» praticamente sussurro.
Senza dire niente esce velocemente dal bagno, si veste e chiude la valigia. Sta per uscire di casa quando si ferma ed urla:
«Pensi davvero che grazie a te la droga che mi ha accompagnato per questi ultimi anni non serva più? Ahahah mi fai schifo cazzo» nel momento in cui apre la porta la signora Moore sta bussando arrabbiata.
«Ah ecco Kelly, capisco che non voglia lavorare ma se permette preferirei non avere un bordello affianco a casa mia. Se sentirò ancora urla chiamerò la polizia» mi guarda severa e Josh le va addosso con la valigia mentre esce dall'appartamento «Che maleducazione! Kelly non mi faccia chiamare solo perché la eccita l'idea dell'universitaria lasciata allo sbando» detto ciò si gira e con i suoi odiosi tacchetti ritorna a casa sua lasciandomi sconvolta.
«Vuoi che faccia qualcosa? Davvero possiamo andare da me, ci sono i miei ma basta che non gli diamo retta. Kelly non voglio pensarti qui tutta la notte da sola, è pericoloso e se decidesse di tornare?» chiede Mackenzie.
Scuoto la testa «Non so domani c'è l'Università.»
«Si pure io ricordi? Dai per favore lascia che ti aiuti» annuisco
«Okay lasciami raccattare alcune cose»
«Non serve scherzi! Ho un armadio enorme di cose che non ho mai messo, andiamo» prendo su la borsa con il quaderno degli appunti, il carica batteria del cellulare, lo spazzolino e chiudo la casa.
Camminiamo in silenzio fino ad un palazzo di quattro piani con le finestre tutte bianche.
Mackenzie tira fuori le chiavi ed apre la porta svelando un enorme salone arredato con oggetti raffinati e costosi.
«Allora questo è il soggiorno, non sto mai qui a dire il vero non ci sta nessuno» ci dirigiamo verso un ascensore e Mackenzie clicca il secondo piano «Qui c'è un'alto salone, la cucina e la sala da pranzo...» va verso il salone.
Su una poltrona bianca è elegantemente seduta una donna che avrà circa cinquantacinque anni; ha i capelli biondi corti fino alle spalle, un paio di diamanti alle orecchie e una collana di perle. Appena ci sente alza la testa dal suo libro e si solleva gli occhiali «Tesoro! Che bello vederti! Vedo che oggi hai portato a casa un'amica» ci viene incontro sorridendo, ha indosso un bellissimo vestito di seta color pesca e mi tende la mano perfettamente curata «Molto piacere, Elizabeth» ricambio il saluto «Piacere mio, Kelly Anderson»
Guarda sua figlia «Potevi avvisarmi del vostro arrivo avrei detto a Olivia di preparare il tè»
«Mamma non serve, vado in camera. Va bene se Kelly dorme qui stanotte?»
«Si, nessun problema»
Mackenzie mi trascina letteralmente fino all'ascensore e schiaccia quarto piano.
Si apre una stanza gigantesca con due letti di una piazza e mezza rivestiti di cotone bianco, c'è inoltre una specchiera con tutto il necessario per i truccarsi, una televisione con due divani sempre bianchi, la cabina armadio è aperta ed affianco c'è il bagno.
«Wow...complimenti per la casa» dico cercando di non sembrare troppo sconvolta
«Fa come se fossi a casa tua d'accordo? Sta sera potremmo uscire che ne pensi?»
«Ehm si» dico continuando a perlustrare la stanza
«Okay beh fatti tu la doccia per prima. In bagno c'è un mobile e dentro ci sono asciugamani puliti. E dentro al box doccia ci sono degli shampoo...se non vanno bene per i tuoi capelli sotto il lavello ce ne sono una valanga, prendi ciò che vuoi» dice mentre si toglie le scarpe.
«Ok grazie mille Mackenzie, non dovevi» sorride
«Vai a lavarti stupida»
Appena entro in bagno distinguo il profumo delle menta. Naturalmente è anche qui tutto rigorosamente bianco.
Apro l'armadio e prendo un asciugamano di lino ed accendo la doccia.
Mi lavo i capelli e per la prima volta quel giorno sono rilassata.
«Ehi, se vuoi andare io ho finito» dico alla mia amica
«Si certo. Ecco metti questo» mi passa un vestito nero aderente con le spalline laterali.
«Che bello» dico osservando il costoso vestito con ancora l'etichetta attaccata.
«Le scarpe sceglile tu sono sempre là dentro, ho notato che abbiamo lo stesso numero! Se non è un segno!»
Dopo venti minuti sono vestita e truccata mentre mi faccio raccogliere i capelli biondi in una coda alta.
«Perfetta» lei ha indosso un vestito rosso corto e un paio di Gucci ai piedi.
Mi lancia una porchette ed insieme ci dirigiamo al primo piano di casa sua.
«Okay una ragazza della nostra classe ha detto che a solo trenta minuti da qui stanno dando una festa.»
«Si ma ci serve un'auto.»
«Si prendiamo la mia» dice senza troppe cerimonie e scendiamo nel garage sotto terra.
Si dirige verso una Mercedes color perla.
«Alla tua famiglia piace il bianco» dico scherzando.
«Ahaha mia madre ne è fissata dice che rappresenta il pulito, ma questa macchina è la mia bambina»<<mine story>>
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Per sempre, scusa II
RomanceDopo quella sera Kelly e Josh non si sono più visti. Lei è corsa fuori di casa è salita nella macchina di Evan e ha guidato, guidato, guidato fino allo sfinimento. Ha mandato un paio di messaggi a Brooke dicendole dov'era e facendole capire che avev...