«Kelly mi sei mancata così tanto...cazzo» mi bacia il collo «È il momento di recuperare il tempo perduto» in meno di due secondi mi ritrovo senza maglia sotto di lui sul divano.
«Josh...il dottore...ha detto...dio...niente attività fisica ricordi» lui si ferma subito e mette il broncio.
«Che cazzo» mi rimette la maglia mi bacia la fronte e va in cucina.
Dopo poco lo raggiungo, sta cercando da mangiare
«Kelly ma tu non mangi?» mi dice ridendo
«E tu invece non metti mai una maglietta!» gli lancio la sua rimasta sul divano.
Si guarda i pettorali scolpiti e alza le braccia.
«Non mi sembra ci sia niente da coprire, dolcezza» mi cattura con le sue braccia forti e mi fa girare per poi sussurrarmi nell'orecchio «Anzi goditi il panorama» mi metto a ridere e arrossisco mentre mi fa il solletico e mi solleva mettendomi seduta sul bancone della cucina.
«Se hai fame c'è il sushi di ieri sera!» mi guarda torvo
«Che schifo butta via c'è il pesce, scema»
«Josh...» si gira velocemente «Si»
«Mi racconti come hai passato gli ultimi due anni?»
«Ehm...perché?»
«Ritengo importante sapere come hai vissuto, praticamente non so chi sei»
Aggrotta la fronte «Kelly tu sai chi sono. Non vedo questo bisogno di parlare del passato» inizia ad infastidirmi
«No, io ne sento il bisogno!»
«Cazzo vuoi sentire parlarmi ore su come mi sono sbattuto tutta la scuola per cercare di dimenticarti ma non ci sono riuscito! Che ho bevuto e sono diventato matto a cercare pastiglie da vendere ai minorenni! Che sono stato in prigione quattro fottute volte perché facevo rissa e mandavo in ospedale liceali! E tutto questo per colpa tua! Ecco quello che volevi sentire sei felice ora?»
È rosso in volto e trema da capo a piedi, come me.
Senza dire niente corro su per le scale piangendo e chiudono porta alle mi spalle.
Poco dopo mi raggiunge.
«Kelly apri questa fottuta porta! Ora cazzo o la sfondo!» batte furiosamente sul muro
«Apri sta porta porca...!»
«Vattene» urlo tra le lacrime e i singhiozzi.
«Kelly...hai paura? Hai paura di me?»
Mi tappo le orecchie 'shhh passa tutto, shhh passa tutto' ripeto ad alta voce dentro di me e alla fine mi addormento raggomitolata sulla porta.
Mi sveglio. Fa freddo, cos'è successo?
Apro gli occhi e ricordo tutto, sono per terra. Mi alzo a fatica, guardo la sveglia: sono le sei del mattino, l' università! Cazzo!
Spalanco l'armadio e cerco dei vestiti, prendo le scarpe e apro silenziosamente la porta, lui è lì che dorme, appoggiato al muro. È rigido, per niente rilassato.
Scendo le scale in punta di piedi e vado nel bagno giù dove c'è la doccia.
Apro l'acqua e mi inizio a spogliare.
In pochi secondi sono sotto il getto bollente, chiudo gli occhi e mi siedo godendomi l'acqua.
«Kelly» spalanco gli occhi, è sveglio.
Apre piano la porta e mi guarda con gli occhi rossi; ha pianto.
Distoglie lo sguardo dai miei occhi e passa in rassegna tutto il mio corpo. È la prima volta che mi vede completamente nuda e cerco invano di coprirmi con le braccia.
«Posso entrare?» non gli rispondo mi limito a girarmi verso il muro grigio scuro ed inizio a studiare tutte le sue imperfezioni.
Sento la porta di vetro aprirsi e chiudersi. Poi si siede difronte a me.
La doccia è lunga e c'è spazio per sedersi ed allungare le gambe.
Stiamo lì senza proferire parola, ogni tanto ci guardiamo e distogliamo lo sguardo.
Dopo essermi insaponata il corpo e sciacquata, esco e mi avvolgo nell'accappatoio bianco e passo una mano sullo specchio togliendo la condensazione dovuta al calore.
Poco dopo esce anche lui si avvolge in un asciugamano e mi guarda attraverso lo specchio.
«Sei bellissima» abbasso la testa mordendomi il labbro per non sorridere.
Inizio a vestirmi con i sui occhi indagatori puntati addosso.
«Non sei vergine vero?» mi blocco di scatto e lo fisso.
«C'è non per essere indiscreto, ma volevo solo saperlo, sai ho sempre sperato di essere io la tua prima volta. Ma ormai è quasi impossibile, me ne rendo conto»
Mi mordo il labbro ma sta volta lo guardo.
«L'ho persa due mesi dopo essere venuta qui...»
«Ehiehi frena chi ti ha detto mi interessa sapere chi è lo stronzo che ti ha sverginata»
Sorrido, so che gli interessa.
«Stavo dicendo...Si chiama Mark Lee, era in classe con me, un tipo davvero figo» la faccia di Josh diventa rossa
«Dove vive sto figlio di puttana?» mi metto a ridere
«Il tuo senso protettivo è impressionante, peccato che viva a Milano. Studia da stilista ed è gay, già l'ho scoperto dopo.» rido insieme a lui che dopo poco si avvicina e mi bacia.
«Pace?»
Gli mordo l'orecchio «Pace.»<<mine story>>
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Per sempre, scusa II
RomanceDopo quella sera Kelly e Josh non si sono più visti. Lei è corsa fuori di casa è salita nella macchina di Evan e ha guidato, guidato, guidato fino allo sfinimento. Ha mandato un paio di messaggi a Brooke dicendole dov'era e facendole capire che avev...