5- Tranquillità?

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Erano passati tre giorni dall'incontro con Malfoy nella stanza delle necessità ed Hermione non era più stata chiamata dal biondino.

La grifona, in compagnia di Ginny e alcune sue compagne di casata, stava facendo colazione nella sala grande mentre ripassava gli appunti per la lezione successiva: pozioni.

Essendo la strega più brillante per la sua età, in pozioni se la cavava molto bene ma, purtroppo per lei, durante la lezione non riusciva a prestare attenzione.
Lo sguardo del biondo era su di lei e questo la destabilizzava.

<<Granger tutto bene?>>

A parlare era stato il professor Lumacorno che adesso la fissava impaziente, assieme al resto della classe, di una risposta appena udibile.

<<Si... si professore va tutto bene, sono solo un po' stanca...>>

Con uno sguardo di compassione e un mezzo sorriso, Ginny le poggia la mano sulla spalla iniziando a carezzarla con dolcezza.

Dall'altra parte della stanza, invece, Malfoy distoglie lo sguardo e, con un movimento brusco, urta un calderone che va a sbattere contro qualche boccetta.
Il rumore provocato dal Serpeverde porta a togliere l'attenzione Hermione che, per la prima volta sollevata da un'azione del biondo, inizia a ringraziarlo mentalmente e a rivolgere un'occhiata che suona come un "va tutto bene" alla rossa.

Come se niente fosse successo Lumacorno riprende la sua lezione sulla pozione obtempera, conosciuta anche come la pozione dell'obbedienza.

Obbedire cosa che deve fare lei nei confronti di Malfoy...
Tutto per uno stupido incantesimo uscito dal nul-

Hermione in quel momento si rese conto del potere della pozione e iniziò a chiedersi se quelle due serpi non avessero usato un metodo simile per obbligarli.

Se non avessero realizzato una pozione del genere e messa poi nei drink per obbligare tutti a giocare...

Se così fosse... allora non esiste nessun incantesimo? Ci hanno incastrato ancor prima di iniziare?

Devo indagare.

Con questi pensieri per la testa passano le prime lezioni fino a giungere, finalmente, all'ora di pranzo.

Quel momento della giornata dove finalmente si poteva distrarre col cibo, senza pensare alle lezioni, alle pozioni e a Malfoy che, in quel momento, si trovava al tavolo della sua casata esattamente di fronte a lei.

Di bene in meglio questa giornata...

Per la filosofia "non può andare peggio di cosi", il biondino alza un braccio per farsi notare e, ironia della sorte, le lancia un aereoplanino di carta incantato.

La Grifona prese a maledire tutta la sua discendenza e, mentre osservava il ragazzo alzarsi e abbandonare la sala, prese ad aprire l'aereoplanino per leggere il messaggio contenuto al suo interno.

<<Che ti ha scritto quel furetto?>>

La chioma rossa dell'amica entra nel suo campo visivo, oscurandole il messaggio che viene poi preso e letto con tono furente dalla persona al suo fianco.

<<Vieni tra venti minuti nello stesso posto dell'altra volta. Non fare tardi>>

Il silenzio cala sulla tavolata e una miriade di occhio si puntano sulla riccia: chi la guardava dubbioso, chi curioso e, in numero ridotto stavolta, chi malizioso.

Ma tutti i presenti nella sala le hanno rivolto almeno uno sguardo.

Ma potevi farti i fatti tuoi...

<<Ma chi si crede di essere?? E poi, dove vi dovete incontrare??>>

La rossa era alquanto furiosa e come darle torto.

Lei non sapeva niente del precedente incontro, non sapeva cosa fosse successo e non sapeva che qualcosa fosse già successo.
Lei credeva che il tutto non fosse ancora cominciato e che le ansie dell'amica fossero dovute al fatto che, da un momento all'altro, avrebbe iniziato a fare richieste.

L'essere tenuta all'oscuro da tutto questo la rendeva furiosa.

<<Ginny abbassa la voce...>>
<<IO NON ABBASSO NIENTE! Che vuol dire che "nello stesso posto dell'altra volta"?? QUANDO c'è stata l'altra volta??>>

Era la rabbia a parlare per lei, glie lo si leggeva in faccia.
Con calma la riccia iniziò a spiegarle le situazione, omettendo la parte dove lui la obbligava a spogliarsi.

Con una scusa plausibile e un livello di recitazione da Oscar, le disse che si erano già incontrati giorni prima per parlare dell'obbligo: aveva provato a dissuaderlo per far finire questa pagliacciata.

L'amica si convinse subito e, dopo essersi calmata, le lascia continuare il pranzo augurandole, poi, buona fortuna per il dopo.

Passati 18 minuti da quando ha ricevuto il messaggio, Hermione decise, dopo aver salutato la sua amica, di avviarsi verso la camera delle necessità.

Tra scale e corridoi giunge al posto prestabilito e, dopo aver immaginato il posto e aperto la porta, con in cuore in gola entra nella stanza.

Ma c'era qualcosa di strano.

Si trovava nella stessa camera dell'altra volta, tutto fatto allo stesso modo.

Tranne per due particolari.

Il primo era l'assenza del biondo, il secondo la presenza di un pacchetto sul letto che attendeva solo di essere scartato.

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Eccomi di ritorno dopo tanto tempo.

Vi chiedo INFINATEMENTE scusa per la mia assenza e vi ringrazio per il supporto che avete dato a questa storia fino ad adesso.

Non mi aspettavo tutte queste letture e queste stelline veramente grazie grazie grazie.

Spero che la storia vi stia piacendo e vi chiedo, secondo voi cosa troverà nel pacchetto la nostra Hermione??

Ci vediamo (o leggiamo?) al prossimo capitolo, giuro stavolta non ci metterò tanto😥

Kiss me | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora