L'IPM

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ciao a tutti mi chiamo Gaia sto raccontando il motivo perché sono su una macchina con scritto ai lati carabinieri. Sono nata e cresciuta nel mondo della droga, delle armi ,della violenza. Ho perso mia mamma appena nata, perché dopo che ero uscita dalla sua pancia ha iniziato a perdere troppo sangue e non ce l' ha fatta, per il mondo dove vivo mio padre è in carcere e se non esce prima dalla fine del anno starà in carcere fino alla sua morte, ho anche un fratello si chiama Davide ha 23 anni e indovinate  è anche lui non proprio in carcere ma più o meno; lui è in liberta vigilata quiendi se ne deve stare dentro casa per ancora 8 mesi e per lui è come se fosse una prigione, poi ci sono io l' ultimo anello della famiglia papà dice che senza di me la nostra Dinastia non andrebbe avanti, a volte lo spero, ho 16 anni e non ho paura di niente almeno tutto quello che ho affrontato fino adesso non mi ha fatto paura.
12 ore prima del arresto..    
ero tutta tranquilla in giro per le stradine di Napoli fino a quando non mi suona il telefono...
GAIA:pronto?         
X: ehi, picceré 
GAIA: papà?  
PAPA': che c'è Ga, non mi vuoi sentire?
GAIA: no, non è quello, solo come fai a chiamarmi? 
PAPA': amici, senti Gaia ho bisogno di un favore?
Da quelle frase che ha detto sapevo già cosa dovevo fare, papà mi aveva chiesto di uccidere un ragazzo e cosi ho fatto ma sta volta mi hanno beccato! ed eccomi qua ora inizia un nuovo capitolo della mia vita.
Dopo aver parlato con la direttrice, quella nuova che cambiava dall' altra bha.. che alla fine mi ha fatto sempre il solito discorso alla fine di tutta la pappardella che mi ha detto il succo della storia è che devo stare qui pero 10 mesi, okey. esco dalla sala per andare in dormitorio e passo dvanti a dei campi dove c' erano dei ragazzi e delle ragazze che giocavano, stavo guardando nel campo dei maschi fino a quando una voce non mi fa tornare alla reltà
NADITZA non ci credo, Gaia Esposito qua dentro, amoooo, che hai combinato ora!!!
GAIA: Hai visto, sono venuta a farti compagnia NADITZA: come si gentile.
GAIA: sempre
NADITZA: allora che mi racconti?
Mentre stavo andando nel dormitorio femminile i ragazzi continuavano a parlare.

POV CIRO
PINO: hai visto Cirú, Esposito!!
CIRO: si le ho ancora le orecchie per sentire
PINO: e che ne pensi?
CIRO: che devo pensare niente penso!
Gli avevo mentito quella ragazza era diversa dalle altre sarà sicuramente una testa calda come il resto della sua famiglia, poi fisicamente era bellissima, capelli lunghi neri, occhi scuri e va in giro con quelli occhiali che la rendono ancora più bella. EDOARDO: Ciro dobbiamo andare, è ora di cena CIRO: si arrivo

POV GAIA
eravamo a mensa e stranamente la direttrice era da un po' di giorni che faceva fare molte cose tutti insieme e menomale, sennò che noia, ero a un tavolo con Silvia, Serena e Nadiza erano appena arrivata una ragazza nuova che ci aveva raggiunto in mensa, la ragazza prende da mangiare e si voleva sedere insieme a Viola e le suo amichette da quattro soldi. VIOLA: che cazzo vuoi? RAGAZZA: volevo solo sedermi in compagnia. VIOLA: bhe qua non c'è posto per te rimango sbalordita da come l' ha presa Viola quella povera ragazza alla fine non ha fatto niente di male alla fine, Viola si arrabbia e butta a terra il vassoio dalle mani della ragazza, non potevo starmene cosi impalata. NADITZA: Gaia che vuoi fare? GAIA: giustizia.

POV CIRO Vedo Gaia alzarsi dal tavolo con un aria arrabbiata stava per iniziare il divertimento. GAIA: che cazzo fai? VIOLA: wow Esposito che vuoi? GAIA: te l' ho fatta io la domanda, lascia stare la ragazza. VIOLA: perché sennò che succede? Gaia è completamente arrabbiata, tanto da saltarle addosso, le due ragazze iniziarono a picchiarsi, non c' erano guardie ma stavano arrivando. CIRO: ok mettiamo fine a questa cosa prima che Viola muoia veramente, Edoardo vieni con me che prendiamo Gaia. ci alziamo e cerchiamo di staccare le ragazze l'una dall' altra, ma dopo un po' di tentativi prendo Gaia in braccio con la forza e la faccio spostare, intanto arrivano le guardie che portano via Viola. GAIA: non avevo bisogno del tuo aiuto. mi dice guardandomi negli occhi CIRO: invece si GAIA: invece NO! COMANDANTE: esposito con me! e cosi se ne andò.

DUE INNAMORATI IN UN CARCERE ~Ciro ricci~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora