CAPITOLO 15

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POV: Jimin.

Torno a casa asciugandomi le lacrime che a jungkook non avevo mostrato e mi dirigo subito in bagno.

Mi lascio ad un pianto disperato, pensando a mia sorella e alla sua voce, la sua risata, il suo affetto, il suo amore per le ragazze.
Mi calmo e prendo i miei farmaci. Mi guardo allo specchio e forzo un sorriso per farmi vedere sorridente.

Esco dal bagno e mi sdraio sul letto con telefono in mano. Mi arriva un messaggio, apro la chat e noto che è jungkook. Mi chiede se questo sia il numero giusto e non posso fare a meno di ridere.

Gli rispondo che è il numero giusto poi stacco il cellulare e guardo il soffitto.
Rimango a riflettere per un po quando poi mi accorgo che è passata già mezz'ora e vedo un messaggio da jungkook.

Apro subito la chat e noto che per fortuna l'ha appena mandato. Mi chiede se voflio farmi un giro con lui al centro commerciale.
Spalanco gli occhi sorpreso ma decido di accettare. Decidiamo l'ora e il posto di ritrovo poi spengo il cellulare ed entro in bagno per lavarmi e vestirmi.

Non devo mostrarmi come uno che se la tira, ma nemmeno uno che l'ha preso come un appuntamento. Decido di mettermi un jeans e una felpa a righe viola. Prendo I vestiti e vado in bagno per farmi una doccia.

Dopo aver finito esco e mi vesto, tolgo le occhiaie col correttore, metto del gloss, sistemo i capelli e vado davanti allo specchio.

(Coi capelli grigi)

Mi metto un'ultima volta a posto poi esco di casa per andare al punto di ritrovo con Jungkook. Ci metterò una ventina di minuti, così se kook deve finire di prepararsi può farlo con calma. Giungo a destinazione e mi siedo su una panchina, mi metto le cuffie e ascolto della musica mentre attendo l'arrivo di jungkook.

POV: Jungkook.

Finisco di prepaparmi, esco di casa e mi dirigo al punto di ritrovo. Non appena arrivo noto jimin attendermi seduto ad una panchina. Ha le cuffie e gli occhi chiusi. Batte la mano a ritmo sulla sua coscia. Allungo una mano per chiamarlo, ma ecco che inizia a cantare. Ha una voce angelica, ricorda le cascate limpide che si trasformano in ruscelli.

Finisce di cantare, così gli tocco la spalla e lui si gira verso di me. Non appena mi vede sorride.
Wow.
Ha un bellissimo sorriso. AAAH MA BASTAA CHE CAZZO MI PRENDEE!!!
《ehy kook, eccoti》mi saluta. 《Si scusami. Hai aspettato tanto?》 Gli chiedo preoccupato, senza capire il mio comportamento.

《No cinque minuti circa, tranquillo. Dai andiamo》 si alza e mette via le cuffie. Lo seguo, mettendomi accanto a lui. 《Jimin ecco..hai una splendida voce》 dico imbarazzato. Spalanca gli occhi poi però mi sorride e mi ringrazia. 《ho sempre amato il canto e il ballo. Il mio sogno è creare una band che diventi famosa e che possa far sentire la sua musica a tutto il mondo. Vorrei mostrare la mia passione a milioni di persone.》 Mi dice guardando avanti.

Giurerei di aver visto I suoi occhi illuminarsi. 《Sai anche io amo cantare e ballare. Ma il bullo è popolare della scuola mica poteva dirlo..l'ho sempre tenuto nascosto.》 Sospiro.

《Non hai bisogno di nasconderti con me kook. Sii te stesso》 mi rassicura e continua a camminare. Io sorrido e lo ringrazio, mettendomi a camminare per raggiungerlo.
Arriviamo al centro commerciale e ci guardiamo.《Pronto?》dice serio. 《Pronto》 rispondo con la sua stessa espressione. Tiriamo fuori in sincronia i portafogli. 《Diamo il via allo shopping》. Corriamo verso il primo negozio, e da lì una sfilza di tanti altri.

Verso sera torniamo a casa con le braccia cariche di borse e borsette.
《Uhm..jimin voglio chiederti una cosa》 gli chiedo imbarazzato, spezzando il silenzio che si era creato. 《 dimmi kook》 mi sorride. 《 verresti a casa mia? Possiamo mangiare qualcosa, giocare ai videogiochi, e se vuoi puoi fermarti la notte》 mi gratto la testa.

《 non ti voglio disturbare kook, sei sicuro che posso?》 Mi chiede guardando in basso.
Gli metto una mano sulla spalla per rassicurarlo. 《Non te lo chiederei se tu disturbassi. Non credi?》 Sorrido. Lui ricambia il sorriso e accetta l'offerta.

Torniamo nelle rispettive case, mentre lo aspetto sul divano. Ho lasciato la porta aperta così da farlo entrare.
Entra con una una borsa in mano, che posa vicino al divano poi si siede. 《Cosa c'è nella borsa?》 Domando curioso. 《 il pigiama, lo spazzolino, e le mie medicine. E anche dei videogiochi che avevo a casa》 mi guarda.

《Per il pigiama potevo dartene anche uno dei miei, almeno non stavi a sporcare il tuo》 lo guardo a mia volta. Lui ridacchia, poi mi risponde 《 tranquillo, l'ho portato per evenienza.》 Rido anche io pensando alla frase che ha appena detto.

Mi alzo e gli vado a prendere una mia maglie e dei pantaloncini per stare in casa. 《 Ti staranno un po grandi forse, ma almeno sarai anche più comodo》 glieli porgo. Li prende e va a cambiarsi, io nel frattempo vado in cucina a preparare qualcosa da mangiare.

《Kook, dire che mi staranno un po grandi non rende l'idea》 mi volto e lo osservo. Inutile dire che mi è scesa la bava. 《Tutto ok kook?》 Mi domanda preoccupato. 《Si si scusami.》 Scuoto la testa per riprendermi. 《Hai i pantaloncini?》 Spero di sì o non saprò controllare il mio amico.

《No, questa maglia mi fa da vestito》 ammette imbarazzato. In effetti, gli arriva a metà coscia, lasciando scoperta una spalla. Quanto puoi essere sexy jimin?

Mi avvicino lentamente a lui, guardandolo. Jimin indietreggia leggermente non sapendo cosa io voglia fare, e sinceramente non lo so nemmeno io. Il mio corpo si muove da solo, non esegue i miei comandi.

Indietreggia ancora ma finisce con le spalle al muro. Posiziono le mie mani accanto la sua testa e lo guardo ancora.
Lui mi osserva, non noto spavento o sorpresa nella sua espressione. Mi avvicino lentamente fino a far sfiorare le nostre labbra.




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