CAPITOLO 6

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Erano più o meno le 4.30 quando il locale fu quasi del tutto vuoto, solo le camere superiori erano ancora occupate. Controllando nel sotto bar, Eren si accorse di dover raggiungere il magazzino per rifornire gli alcolici per la sera dopo.

Salì le scale e percorse tutto il corridoio. Si fermò improvvisamente quando un rumore sordo arrivò alle proprie orecchie. Inizialmente pensò di aver solo immaginato di aver sentito quel rumore, ma il trambusto che seguì quell'attimo di silenzio, lo fece destare dal suo obbiettivo.

Affiancò ogni porta, cercando di capire da quale provenissero quegli strani rumori.

Non appena trovò la porta la sfondò con un calcio. Ciò che li si parò davanti lo fece letteralmente uscire di cervello.

Levi era sdraiato nel letto, completamente nudo nel mentre che si teneva una guancia e il suo labbro sanguinava. L'altro uomo invece era un attimo caduto a terra a causa di un calcio nello stomaco del corvino.

Si rialzò per poi rifiondarsi verso il ballerino senza degnare Eren nemmeno di uno sguardo. L'uomo aveva caricato un pugno che però non arrivò mai al diretto interessato. Il castano lo aveva preso per i capelli e sbattuto al muro per poi iniziare a riempirlo di pugni. Al primo colpo gli ruppe il naso, per poi continuare a massacrare l'uomo.

Fecero il loro ingresso nella stanza Jaen, con addosso solamente un paio di boxer, probabilmente aveva sentito da una delle camere adiacenti, ed Erwin, salito grazie al fatto che il suo ufficio si trovasse proprio nella stanza sottostante.

Appena notarono cosa stesse succedendo, presero Eren per le braccia e lo allontanarono di peso.

Jean:" Eren calmati così lo ammazzi!"
Disse cercando di tranquillizzare l'amico con pochi risultati.

Eren:" meglio...cosa altro si merita questa feccia? Ha picchiato Levi! Tu riazzardati, anche solo a riavvicinarti al mio ragazzo e la prossima volta potrai considerarti morto!"
Disse urlando dietro all'uomo.

X:" io lo amo e lo sposerò un giorno! Tuo ragazzo?! Tuo ragazzo?! Allora sei stato tu a fargli quello. Sei proprio una puttanella da quattro soldi"
Disse rivolgendosi al corvino ancora sul letto e con la mano sulla guancia.

Improvvisamente l'uomo cadde svenuto a terra preceduto da un rumore di vetri rotti. Marco, gli aveva appena spaccato una bottiglia in testa.

Marco:" a nanna ora!"
Disse rivolto a colui steso per terra.

Marco:" non permetto che ci manchiate di rispetto in questa maniera. Siamo arrivati a questo punto tutti per lo stesso motivo. Saremmo rimasti volentieri anche solo ballerini, è a causa di persone come voi che noi siamo obbligati a vendere il nostro corpo. Stronzi"
Disse per poi affiancare Jean, che gli rivolse un sorriso fiero di quello che aveva appena detto.

Anche il moro era solamente in boxer, probabilmente anche lui aveva sentito da una delle camere.

Finalmente Erwin e Jean lasciarono il castano che si fiondò sul fidanzato.

Eren:" ehi Levi, fammi vedere"
Disse piano spostando la mano al corvino che adesso era incazzato come non mai.

Levi tolse la mano per poi rivelare, sopra la sua pelle candida, la forma rossissima di una mano. Accompagnata da il labbro spaccato. Il minore poggiò poi una coperta sopra le spalle del compagno per poi prendergli i vestiti poggiati ai lati del letto.

Eren:" ti vesti e poi andiamo di sotto che ti medico, ok?"

Il corvino annuì e iniziò a vestirsi, per poi seguire il castano al piano inferiore, che prese un kit medico. Diede del ghiaccio da mettere sulla guancia arrossata e poi iniziò a disinfettare il labbro.

Eren:" mi spieghi cosa è successo?"
Disse piano, talmente tanto che temette che neanche il suo interlocutore potesse aver sentito.

Levi:" come ogni sera era venuto e aveva iniziato a dire che mi amava, che un giorno sarei stato solo suo e che mi avrebbe sposato. Mi ha passato una mano sul collo e il fondo tinta e correttore che Hanji mi aveva messo se ne sono andati, rivelando il succhiotto. Si è arrabbiato tantissimo dandomi della troia e poi mi ha tirato quello schiaffo fortissimo, seguito da un pugno sulla bocca. Mi sono rigirato e gli ho tirato un calcio nello stomaco facendolo cadere a terra. Il resto lo sai"
Disse al compagno.

Eren:" mi dispiace Levi è colpa mia. Non avrei dovuto fartelo. È solo che sono sempre stato così geloso. Avrei voluto urlare a tutti che sei mio e che solo io potevo toccarti, ma non ho mai avuto, e ancora non ho, il diritto per poterlo fare. Perché non puoi semplicemente ballare?"
Chiese il ragazzo nel mentre che finiva di disinfettare il labbro del corvino.

Levi:" inizialmente, quando ho cominciato a lavorare qui, facevo solo quello, ed anche Jean, Marco, Annie e Sasha. Ballavamo solamente. Ci piaceva ballare, ci dava un energia che nient'altro ci sapeva dare. Poi una notte, mentre tornavo a casa dal lavoro, fui preso di peso e trascinato in un vicolo. Venni violentato da uno dei clienti del locale. Quella fu solo la prima volta, ne seguirono altre due prima che decidessi che se non potevo evitarlo, allora mi sarei fatto pagare. La stessa cosa vale anche per gli altri ballerini"
Disse rabbuiandosi un po' ricordando quelle notti.

Eren:" allora è questo a cui si riferiva Marco"

Levi:" si, lo sapevano solo Erwin e Hanji al di fuori di noi"

Eren:" allora permettimi di proteggerti"
Disse rallegrandosi improvvisamente.

Levi:" mh?"

Eren:" permettimi di diventare la tua guardia del corpo. Parlerò con Erwin e lui sarà sicuramente d'accordo"

Il corvino sorrise, per poi annuire e baciare il castano. Un bacio che sapeva di sangue e disinfettante ma anche amorevole come non mai. Portò una mano sulla guancia del compagno e chiuse gli occhi, godendosi qui momenti di pace e che tanto adorava.

Subito dopo l'accaduto, Eren andò a parlare con Erwin nel suo ufficio. Bussò e trovò Marco e Jean all'interno dell'ufficio.

Erwin:" oh vieni Eren entra"
Disse per poi sedersi.

Eren:" Erwin io vorrei parlare di quello che è successo stasera e di quello...che è successo in passato"
Disse per poi girare a guardare verso i due ballerini che abbassarono lo sguardo.

Erwin:" si, anche Jean e Marco erano venuti da me per questo"
Disse.

Erwin:" immagino tu voglia proporti come accompagnatore di Levi giusto?"

Eren:" precisamente"
Disse alzando lo sguardo e annuendo.

Erwin:" vedo che hai avuto la stessa idea di Jean nei confronti di Marco. Siete molto coraggiosi ragazzi ma se qualcuno volesse aggredire voi, come farete? Da questa sera i nostri ballerini balleranno e basta e per il momento posso anche accettare ciò che mi state chiedendo, ma non potrà andare avanti per molto. Vi fornirò un coltello da tenere sempre con voi o, per i più audaci, una pistola"

Jean ed Eren annuirono convinti, mentre il moro aveva un espressione un po' spaventata.

Erwin:" bene, direi che per questa sera potete anche andare a casa"

I ragazzi annuirono per poi uscire. Il castano sentì poi una frase che l'ossigenato rivolse all'altro ballerino.

Jean:" ti proteggerò sempre Marco"
Glielo sussurrò.

E fu la stessa cosa che pensò il Barman....

"Ti proteggerò sempre Levi"

Rubini RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora