CAPITOLO 9

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Quella notte, dopo che ebbero finito il turno, Eren e Levi furono i penultimi ad uscire dal locale.

Arrivati al bivio che li avrebbe portati ognuno alla propria abitazione, il castano provò ad invitare il compagno a casa sua.

Eren:" perché non vieni da me stanotte?"
Chiese guardandolo negli occhi.

Levi:" mi piacerebbe tanto ma devo andare a dare una mano a Jean per montare un mobile"
Rispose.

Eren:" va bene, ma perché ha chiesto a te? Poteva chiedere a me e poi scusa... c'è Marco"
Disse ovvio.

Levi:" si, ma Marco è con Sasha a fare delle prove. E poi ha chiesto a me perché sono il più forte ...ovvio"
Rispose con un sorrisetto malizioso.

Eren:" si sei forte....ma passivo"
Rispose per fare arrabbiare il corvino.

Levi:" fottiti moccioso!"
Disse per poi baciarlo.

Levi:" ci vediamo stasera"

Dopo di che corse via, raggiungendo la sua casa, dove all'interno lo aspettava Hanji con un nuovo lavoro.

Eren, intanto, stava raggiungendo la propria dimora. Aprì la porta ed entrò. Si preparò qualcosa di veloce da mangiare per poi andare in sala a rilassarsi due secondi prima di andare a letto.

Squillò il cellulare.

Eren:" pronto"
Disse con molto sonno nella voce.

Armin:" Eren, vieni da me, devo farti vedere una cosa"

Eren:" va bene"
Dopo questo chiuse la chiamata. Sospirò.

Per una dannata volta che non aveva altro da fare e poteva quindi dormire, Armin li doveva fare vedere una cosa. Dannato biondo! Fu questo quello che penso il castano. Si alzò dal divano e raggiunse la casa dell'amico.

Entrò, trovando il biondo di fronte ad un computer.

Armin:" oh Eren, ho trovato delle informazioni"
Disse vago.

Eren:" su cosa?"

Armin:" ah ah, ma come su cosa Eren, su quel mobile...."
Disse con una risatina isterica e indicando con gli occhi la propria fidanzata che stava preparando qualcosa da mangiare.

Eren:" ah sì sì, ricordo. Allora?"

Prima che il biondo potesse parlare, Annie parlò.

Annie:" se avete fame ho preparato qualcosa, io vado a letto"
Disse rivolta principalmente al fidanzato e ignorando bellamente il castano. Salì al piano superiore.

Eren:" ricordami come hai fatto a piacerle?"
Disse ironico.

Armin:" zitto idiota. Stavo dicendo, ho trovato delle informazioni. Guarda, in queste foto della scena del crimine, si può notare non solo che non vi siano tracce di sangue, ma anche che dopo l'omicidio, il luogo è stato rimesso apposto....ordinato. Questo mi fa pensare che Il Re Di Cuori sia una persona che ci tiene molto alla pulizia. Oltre questo dettaglio le scene sono perfette. Ogni possibile prova è stata cancellata, un vero maestro. Se non fosse Il Re Di Cuori penserei che l'assassino sia Kenny lo Squartatore, per la precisione con cui è stato fatto tutto"

Eren:" una persona ossessionata dal pulito eh..."

I due ci pensarono un po' per poi girarsi e ridere.

Eren/Armin:" il Caporale"

Eren:" ahah è impossibile che sia lui"
Disse asciugandosi una lacrima all'angolo dell'occhio.

Il biondo annuì.

Armin:" io ho fame"
Disse poggiando il computer e dirigendosi verso la tavola.

Eren:" ti seguo a ruota"

Intanto, dall'altra parte della città un' ombra nera portava a termine il suo compito. Nel buio della notte si aggirava furtivo, agile e sicuro di sé.

Un taglio netto alla gola, fu quello che portò via la vita di un' altra persona. Via la camicia. Un bisturi e tanta precisione, ecco cosa ci volle per fare in modo di rimuovere il cuore e al suo  posto metterci una semplice carta francese. Dopo di che ripulì tutto.

Ritornò a casa stanchissimo. E si diresse in cucina dove, sotto l'enorme tappeto, si trovava una piccola botola, praticamente invisibile. L'aprì e scese nella cantina, là dove l'odore del sangue era forte. Delle piccole teche, con del liquido conservatore, avevano al loro interno dei cuori umani.

Ebbene sì, c'era un motivo per la quale si chiamava il Re di Cuori oltre al fatto della carta. Levi collezionava cuori. La loro forma lo avevano sempre affascinato, ma mai avrebbe pensato di finire a collezionarli. Quando però l'occasione li si parò davanti, non poté di certo rifiutarla.

Stanco morto, risalì al piano superiore. Era abituato a dormire poco, ma da quando aveva iniziato a fare anche quello, le ore di sonno si erano dimezzate. Ogni tanto però, anche lui aveva bisogno di dormire un pochino.

Hanji era tornata a casa e, dopo essersi fatto una doccia, andò finalmente a letto.

La mattina dopo, l'incessante rumore del campanello lo svegliò. Si alzò, con decisamente un brutto umore. Andò ad aprire la porta e appena vide la castana, le richiuse la porta in faccia. La donna iniziò a parlare da dietro la porta.

Hanji:" Levi eddai, lo so che odi essere disturbato di mattina ma è importante"
Disse piagnucolando come una bambina.

Levi:" per te è tutto importante. Quella volta che venisti alle 7 di mattina, ed io avevo finito a lavoro alle 5.30, che mi obbligasti a cercare Erwin perché ancora non era tornato a casa e te eri preoccupata"
Disse con voce incazzata con ancora la porta chiusa.

Hanji:" ma quello era importante....il mio fidanzato non torna e io mi preoccupo"
Rispose ovvia.

Levi:" era tornato! Stava in bagno a farsi una doccia! Imbecille"
Rispose infuriato.

Hanji:" eddai! È per una disinfestazione di ragni"

A quel punto, il corvino aprì immediatamente la porta. Certo la castana non avrebbe potuto dire ad alta voce "La Vedova Nera" ma aveva fatto in modo che lui potesse capire.

Levi:" parla!"
Ordinò con le braccia incrociate e un tono che non accettava repliche.

La donna annuì per poi poggiare sul tavolo il suo computer e aprirlo. Cliccò su una cartella e dopo qualche secondo apparve un'immagine di una delle scene del crimine del secondo sicario.

Hanji:" guarda. È quasi invisibile ma se osservi attentamente potrai notare un'impronta di uno scarponcino. Probabilmente l'assassino quella sera non si è accorto di essere passato nel fango"
Suppose la ragazza.

Levi:" oppure è molto stanco. Anche a me è ricapitato, prima di diventare Il Re Di Cuori. Se ero stanco avrei potuto lasciare una prova. Una volta divenuto sicario ho affinato le mie tecniche e ora non lo faccio più"
Ragionò ad alta voce.

Hanji:" quindi è sicuramente qualcuno che non è molto attento ai dettagli"
Suppose la donna.

Il corvino annuì.

Sentì poi il campanello suonare.

Levi:" leva tutto"
Disse sotto voce nel mentre che andava alla porta.

L'aprì.

Levi:" Eren... buongiorno"
Disse felicemente sorpreso.

L'amica lo aveva disturbato ma Eren era più che accetto.

Eren:" buongiorno baby"
Glielo sussurrò all'orecchio in modo che sentisse solo lui, e gli lasciò un bacio sul collo.

Il corvino di rimando arrossì.

Eren:" buongiorno Hanji"
Disse sorridendo e facendo finta di niente.

Levi:" le scarpe"
Ricordò notando i suoi scarponcini sporchi di fango.

Eren:" certo certo"








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