CAPITOLO 10

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Hanji:" Eren, che coincidenza incontrarci qui"
Ammiccò la donna.

Eren:" è già"
Rispose ridacchiando.

Hanji:" va bene tanto io stavo per andarmene. Ci vediamo sta sera. Fate i bravi"
Disse per poi uscire.

I due neo-fidanzati rimasero da soli.

Eren:" vestiti"
Disse serio.

Levi:" cosa?"
Chiese abbassando lo sguardo e notando che era solo in boxer.

Annuì e poi salì al piano di sopra, seguito dal castano.

Levi:" che ore sono?"

Eren:" 11.45"

Levi:" vuoi rimanere a pranzo? Se vuoi cucino qualcosa"
Disse una volta finito di vestirsi.

Eren:" no....verrai tu da me"
Disse felice come una pasqua.

Levi:" ah davvero? Perché non mi pare sia arrivato nessun invito ufficiale"
Rispose facendo il finto tonto.

Il castano sorrise, per poi prenderli un polso e tirarlo di scatto verso di sé, posando poi una mano sul solco del suo fondo schiena.

Eren:" ti serve davvero un invito ufficiale, baby?"
Chiese con voce bassa e roca al suo orecchio. Dopo di che si baciarono.

A quel punto Levi andò in tilt

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A quel punto Levi andò in tilt. La voce del fidanzato, così bassa e sensuale lo aveva mandato fuori di testa. Il minore portò le mani sotto alle sue cosce e dopo di che lo sollevò.

Salì le scale della casa e raggiunse il piano superiore, entrando in camera

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Salì le scale della casa e raggiunse il piano superiore, entrando in camera. Le maglie, erano state abbandonate in sala.

Buttò Levi sul letto e dopo di che li gattonò sopra per poi riniziare il bacio. Nel mentre stava aprendo la zip dei loro pantaloni e pian piano li stava togliendo. Rimasero poi solo in boxer.

Si alzò in piedi e il corvino scese dal letto per poi mettersi in ginocchio e calare lentamente il tessuto che teneva ancora coperta la crescente erezione.

Li tolse definitivamente e dopo di che iniziò a passare le mani su tutta la lunghezza del castano. Lo portò poi vicino alla bocca e iniziò a lasciare dei baci sulla punta del membro, fino a quando non lo inglobò completamente. Una mano era situata la dove non arrivava con la bocca, l'altra invece stringeva il fianco del compagno, che nel mentre, aveva afferrato i capelli del corvino e portava la testa all'indietro ansimando.

Dire che per Levi fosse una visione divina, era un eufemismo. Compiva con la lingua dei movimenti circolari che portavano Eren a vedere le stelle.

Eren:" Levi mh...sto per venire"
Disse dopo che fu passato un po' di tempo dall'inizio di quella fantastica tortura.

Il corvino, con quella informazione, aumentò maggiormente il ritmo e poco dopo, il minore, si riversò nella sua bocca.

Si alzò poi in piedi ed il castano gli tolse l'intimo, lasciando dei baci sulle gambe. Appena anche lui tornò in posizione eretta, baciò il compagno e lo prese nuovamente in collo, facendogli poi appoggiare la schiena al muro freddo, a contrasto con la loro pelle bollente.

Allineò il suo membro alla sua entrata e dopo di che entrò, nel mentre che continuava a baciare il maggiore.

Iniziò a muoversi lentamente, per poi aumentare sempre di più la velocità. Ogni volta che il castano entrava dentro di lui, gli sembrava di raggiungere il paradiso. Ansimava a bocca aperta e aveva appoggiato la testa al muro. Appena il compagno toccò la prostata, un gemito roco uscì dalla sua gola. Si sbilanciò in avanti stringendo le spalle del minore. Lo stava graffiando ad ogni affondò che lui faceva.

Sentiva gonfiare sempre di più il membro di Eren dentro di lui. Lo vedeva sudato e con i capelli in disordine. Era bellissimo. Le goccioline di sudore scendevano lungo le tempie per scivolare al collo e scendere fino al torace. I muscoli delle braccia flettevano ad ogni movimento che faceva, e la sua espressione era lussuria pura.

Il castano abbassò poi la testa e andò a succhiare i capezzoli del ballerino che, in risposta iniziò a gemere.

La stanza era riempita dai loro suoni pieni di desiderio e lussuria. In quel momento entrambi sperarono che quel momento non finisse mai.

Ad Eren piaceva molto poter tenere tra le proprie braccia il compagno. Lo sentiva al sicuro, era certo...che fosse al sicuro, con lui e solo con lui. Poteva assicurarsi che stesse bene e fosse felice ed altro non desiderava. Molti lo avrebbero considerato egoista, ma a lui andava benissimo...se avesse dovuto essere un egoista per proteggere la persona che amava, allora lo sarebbe stato.

Iniziò ad ansimare sempre più velocemente e poco dopo sentì un gemito più acuto degli altri.

Levi:" Er-en ah...sto per..."

Eren:" anche io"

E dopo qualche altra stoccata vennero entrambi.

Si rimisero a letto e stanchi si posizionarono uno tra le braccia dell'altro.

Levi:" ti amo"
Disse sottovoce.

Il castano alzò il busto stupito.

Eren:" ti prego ripetilo"

Supplicò Eren.

Levi:" ti amo"
Ripeté sorridendo.

Eren:" anch'io ti amo...tanto"
Rispose sorridendo e accucciandosi sopra il corvino e baciandolo.

In effetti era vero. Non si erano ancora mai detti quelle due paroline magiche. Ma mentre le dicevano sentivano un calore crescere dentro di loro. Lo stomaco aveva fatto 100 giravolte appena lo aveva detto anche il compagno.

La mattinata così volò e la sera si incamminarono poi insieme al Paradise.

Le settimane passavano, eccome se passavano, ed oltre a quei due indizi che avevano trovato sui due sicari, sembrava non ci fosse altro.

Levi:" è impossibile Hanji, che non ci siano altre prove. Hai notato?....nelle ultime settimane gli omicidi della Vedova Nera, si sono tutto d'un tratto arrestati. Non può essere una coincidenza, c'è qualcosa di grosso dietro"

Hanji:" lo so Levi ma credimi, sulle scene non ci sono altri indizi se non l'impronta di quello scarponcino"

Levi:" bontà divina! Comunque io ora devo andare da Eren"
Disse per uscire dalla porta e non permettendo alla castana di poter fare domande e un interrogatorio di 2 ore.

Raggiunse la casa di Eren, che aveva scoperto non essere molto distante dall'abitazione Smith. Arrivò di fronte la porta e non fece in tempo a bussare che la porta si aprì, un ombra nera si abbatté su di lui scaraventandolo all'indietro per terra, si ritrovò con qualcuno sopra.

Eren:" buon mesiversario baby"
Disse ridendo steso sopra di lui.

Levi:" se fai così per tre mesi non oso immaginare oltre. Buon mesiversario Moccioso"
Rispose baciandolo.

Levi:" ora però ti devi alzare....qua per terra è sudicio, e non avrò problemi ad ucciderti all'istante"

Il castano a quel punto si tolse e dopo aver tolto la polvere e la terra dai vestiti,  entrarono finalmente in casa.

Levi:" niente male"
Disse riferendosi alla cucina, completamente tirata a lucido.

Non ci voleva poi molto a rendere felice Levi. Eren rientrò in casa con un mazzo di rose blu in mano.

Rubini RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora