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Fino all'ascensore mi sto poggiando a lei.
Aveva ragione, con questi tacchi e l'alcol cammino male. Ho rischiato di cadere un paio di volte, ma nonostante il consiglio di Wanda di togliermeli, non l'ho ascoltata e ho riso.

La guardo.
È bella in ogni prospettiva.

Stiamo aspettando che l'ascensore si apra e lei sembra persa nei suoi pensieri.
Soppracigglia leggermente corrucciate, labbra serrate. L'avrò fatta incazzare ?

La sua mano è su un mio fianco.
La sua presa è decisa, so che non mi farà cadere, ma delicata per non farmi del male.

Il suo corpo è caldo al contatto e sento che sprofonderei felicemente tra le sue braccia.

"Smettila di fissarmi" sorride lievemente.

Arrossisco.
A cosa sto pensando ? La conosco solo da stamattina.

"Ops"

Finalmente l'ascensore si apre e aspettiamo che arrivi al nostro piano.

Mi poggio al poggiamano e mi guardo allo specchio.

Ho i capelli leggermente in disordine, e il rossetto andato un po' via. Probabilmente per tutte le volte che mi sono morsa le labbra. Le mie guance sono rosee e i miei occhi sono sul grigio.

Poso lo sguardo su Wanda. Mi sta dando la schiena, ma noto che ha il pugno serrato.
Cos'ha ? Che abbia esagerato davvero così tanto a "provocarla" ?

Le porte si aprono e lei ritorna ad aiutarmi.
Mi rilasso di nuovo al suo tocco.

"Grazie" dico una volta arrivate davanti alla mia porta.
Ma prima che possa aprirla, mi ferma.

"Hai bisogno di aiuto con il vestito ? O con altro ?" Mi fissa intensamente leggermente preoccupata "non vorrei mai che ti facessi del male da sola o che dormissi così"

Smettila di guardarmi così, mi sento piccola.

"No" rispondo, ma a quanto pare la mia risposta non la convince.

"Ti aiuto" sorride.

Dopodiché entriamo in stanza.

"Non ho bisogno del tuo aiuto, ma va bene... puoi aiutarmi già ora così poi vai a dormire anche tu" biascico ancora brilla.
Ma lei non ha bevuto ? Sembra di no.

Provo prima io da sola a togliere il vestito e i tacchi, ma in effetti non ci riesco.
Che imbarazzo.

Sbuffo frustrata.

La sento ridere leggermente e si avvicina.
Le do la schiena e mi tengo i capelli da una parte. Spero che faccia il più in fretta possibile così potrà andarsene e non avere più me tra le scatole.

Mi sposta una ciocca dimenticata sulla schiena e un brivido mi percorre.
Ha le dita fredde e non mi aspettavo un tocco così delicato.

"Scusa ho le dita fredde" afferma.

Non le rispondo e aspetto che arrivi alla cerniera.
Purtroppo però continua a toccare la schiena scoperta.

Chiudo gli occhi. Mi piace quando mi tocca.

Sta tracciando qualcosa con le dita e dopo mi rendo conto che il suo interesse sono le ali tatuate.

Mi sono dimenticata. Ora spero solo che non faccia domande come gli altri.

Mi mordo il labbro.
Sbrigati Wanda.

Finalmente arriva a sfilarmi il vestito, il giusto per poter continuare da sola, ma non ha finito.

Mi si avvicina ancora di più e sento il suo respiro sul mio collo.
La sua mano si sposta davanti e traccia un percorso da sopra il seno al collo, che contorna stringendo leggermente, alzandomi il mento e facendomi poggiare la testa sulla sua spalla.

"Scusa se ti ho ignorata e sappi che mi hai davvero sorpresa" sussurra all'orecchio.

Sospiro.

Dopodiché però si allontana e va alla porta.

"Comunque eri davvero bella con questo vestito stasera" e se ne va.

Io, invece, rimango ancora imbambolata a fissare la porta.

The Black AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora