(08) LA PIOGGIA PORTA CONSIGLIO ; namjin

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「 dove Namjoon non può andare in bici per colpa della pioggia 」

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dove Namjoon non può andare in bici per colpa della pioggia

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⚠️ flash fic ⚠️
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«Namjoonie, smettila di stare imbronciato, il giro in bici puoi sempre farlo un altro giorno, non dovevi per forza andare oggi» lo rimproverò Seokjin, nonostante il suo volto fosse contornato da un tenero sorriso; Namjoon alcune volte sembrava proprio un bambino.

Un bambino pieno di muscoli, ma pur sempre un bambino.

«Ho aspettato il fine settimana solo per poter provare la bicicletta che mi hai regalato e invece sta piovendo a dirotto» controbatté il ragazzo, mentre si stendeva sulla parte sinistra del letto matrimoniale che condivideva con il suo ragazzo già da qualche anno.

Seokjin sospirò e poggiò la Nintendo Switch sopra il comodino ‒ a lato del letto ‒ e si girò sul fianco per poter guardare meglio Namjoon. Si avvicinò sempre di più, fino a quando il suo volto non fu a pochi centimetri di distanza dall’altro; si sporse quel tanto che bastava per lasciare un leggero bacio a stampo sulle labbra del minore.

L’espressione di quest’ultimo cominciò a cambiare lentamente: il broncio di pochi attimi prima venne sostituito da un piccolo sorriso, contornato da due adorabili fossette. Seokjin non tardò a dare un bacio a entrambe.

In quel momento una folata di vento riuscì ad arrivare all’interno della stanza e il corpo di Namjoon fu pervaso da mille brividi. «Possiamo chiudere la finestra?» chiese allora, mentre uno sbadiglio faceva capolino dalla sua bocca.

Seokjin, invece di rispondere a Namjoon, prese le coperte e coprì entrambi con quelle, si fece più vicino al ragazzo e lo avvolse tra le proprie braccia. «Ti dispiace se la teniamo aperta? Mi piace sentire il rumore della pioggia».

Namjoon annuì e ‒ prima di mettersi più comodo ‒ prese il telecomando, accendendo lo stereo, dal quale partì la loro playlist preferita.

Non era raro per i due ragazzi passare così il pomeriggio: rimanere abbracciati sotto le coperte, accarezzarsi dolcemente e finire per addormentarsi il più vicino possibile, con le gambe incrociate fra di loro.

Quel pomeriggio, in particolare, era più pigro del solito. Namjoon aveva la propria testa appoggiata al petto di Seokjin, il quale lo teneva stretto tra le sue braccia – mentre una mano passava delicatamente fra i suoi capelli. Alcune volte si fermava, ma il mugugno di dissenso che usciva dalle labbra del suo ragazzo lo faceva ridacchiare e ricominciava per l’ennesima volta ‒ e Namjoon adorava sentire sotto di lui il petto di Seokjin venir percosso dalla sua risata. La pioggia che sbatteva incessante sulle mattonelle del balcone conciliava la calma di quel momento.

«Mi dispiace tu non sia riuscito a uscire oggi pomeriggio, lo so che ci tenevi molto» Seokjin interruppe il silenzio creatosi tra i due ragazzi, la sua mano nel frattempo si intrufolò sotto la felpa di Namjoon e cominciò ad accarezzare la sua pelle calda.

«Mh non importa Jinnie, questo è molto meglio».

Namjoon si comportava sempre così, pensò Seokjin: non lo entusiasmavano molto le dimostrazioni di affetto – o il contatto fisico in generale –, ma quando Seokjin cominciava, si scioglieva tra le sue braccia, infastidendosi quando il maggiore smetteva per qualche secondo di riservagli anche la più piccola delle attenzioni.

«Ti va se vengo anche io la prossima volta?»

Il ragazzo alzò la testa per incontrare lo sguardo del maggiore e Seokjin vide come gli occhi di Namjoon si spalancarono, più luminosi che mai. A Seokjin non era mai interessato fare questo tipo di cose, e Namjoon aveva smesso di chiederglielo ormai, come Seokjin aveva smesso di chiedere a Namjoon di giocare insieme a lui ai video games. Le prime volte ci rimanevano male: volevano passare più tempo possibile l’uno con l’altro, ma con il passare dei giorni entrambi capirono come quei momenti l’uno senza l’altro erano essenziali per tutti e due. Tutti hanno bisogno di rifugiarsi in un luogo estraneo anche alle persone più care – per schiarirsi le idee e starsene un po’ per conto proprio. Quindi avevano tacitamente accordato di non forzarsi più a vicenda sui loro hobby non comuni.

Nonostante ciò, sia Seokjin che Namjoon, alcune ‒ rare ‒ volte, chiedevano se potessero prendere parte l'uno alle attività dell'altro, ed entrambi si accoglievano a vicenda nei loro spazi personali.

Ecco perché Namjoon annuì con enfasi. «Certo! Qualche settimana fa ho scoperto un parco non molto lontano da dove lavoro, voglio fartelo vedere. Sono sicuro ti piacerà».

Seokjin sorrise e portò una mano ad accarezzare una guancia di Namjoon; lo avvicinò a sé per catturare con le proprie labbra quell’espressione entusiasta. «Non vedo l’ora Joonie» disse in un sussurro «se domani non piove e fa bel tempo possiamo andare nel pomeriggio, va bene?»

Namjoon strascicò un flebile mentre si avvicinava al volto di Seokjin, scambiandosi l’ennesimo bacio.

Namjoon strascicò un flebile sì mentre si avvicinava al volto di Seokjin, scambiandosi l’ennesimo bacio

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come è nata questa flash fic

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(il titolo non c'entra molto in realtà, qui pioveva e la pioggia ha portato a me consiglio lol)

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(il titolo non c'entra molto in realtà, qui pioveva e la pioggia ha portato a me consiglio lol)

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