LUGLIO 1995, VILLA RIDDLE
-ALICE SBRIGATI! GLI OSPITI SARANNO QUI A BREVE!- urlò mia madre verso le sei di sera, mentre sospiravo.
Quella sera avrei dovuto partecipare alla famosa cerimonia che aveva organizzato mio padre mesi prima.
-si madre, ora mi preparo- sbuffai al pensiero di esser circondata da tutta gente che mi stava antipatica.
Mi alzai dal letto della mia camera, dirigendomi verso la sedia su cui era poggiato l'abito che avrei dovuto indossare.
Lo afferrai dal corpetto tirandolo su.
Era bellissimo, bianco panna con dei ricami tutt'intorno.
Deglutii continuando ad esaminarlo. Era bellissimo, si, ma di certo non faceva per me.
Purtroppo non ero una di quelle ragazze regali. Uno spirito libero mi avrebbe rappresentata molto meglio.
Rimisi l'abito al suo posto e mi tolsi le vesti da notte di dosso, con cui ero rimasta per tutto il giorno.
Feci un bagno molto velocemente e poi, dopo aver messo l'intimo, infilai la sottogonna che avrebbe dato più ampiezza al vestito.
Dopo ciò, chiamai un'elfa domestica che mi avrebbe aiutata ad infilare il vestito.
Stando attenta a non strappare nulla, infilai la testa e, pian piano le braccia.
Mi feci sistemare il vestito ai lati della sottogonna e poi mi feci stringere il corsetto.
Il corsetto.
L'indumento che più odiavo, è davvero odioso, peccato che sono costretta ad indossarlo.
Mi venne stretto il più possibile, allacciato con un fiocco.
Arricchii il tutto con qualche gioiello, e lasciai che i capelli mi ricadessero sulle spalle, lunghi e lisci, assomigliavano quasi ad una cascata di cioccolato al latte.
Mi guardai allo specchio dopo aver indossato un paio di tacchi dello stesso colore del vestito, per poi tirare un sospiro.
Subito dopo mi recai il più velocemente possibile al piano inferiore dove già si erano radunati i primi ospiti.
Scesa l'ultima rampa di scale, trovai davanti a me più gente del previsto.
Si trovavano tutti in piedi, apparte poche eccezioni già sedute ai tavoli.
Guardandomi in torno, adocchiai i miei genitori parlare con una coppia decisamente anziana.
Li affiancai salutandoli.
-oh questa è mia figlia- sorrise mia madre ponendomi davanti ai due sconosciuti.
-buonasera signorina, io sono- pronunciò un nome di grandi dimensioni, avrebbe potuto occupare tre righe se fosse stato scritto.
Presentò anche quella che era sua moglie, con un nome altrettanto lungo.
Annuii confusa, poi i due se ne andarono lasciando me coi miei genitori.
-oh guarda, sono arrivati i Malfoy- mia madre annunciò a mio padre.
Quasi rabbrividii.
Non avevo passato un gran periodo con Draco. Lui aveva deciso di partecipare al Torneo Tremaghi nonostante io non volessi.
Ne era uscito vivo, si, ma aveva rischiato di lasciarci le penne più e più volte.
Avevamo praticamente litigato, non parlavamo molto come prima, ma in teoria eravamo ancora amici.
Ci avvicinammo tutti e tre alla famiglia, che aveva appena varcato la soglia della sala in cui si svolgevano i festeggiamenti.
Appena ci riconobbero, i Malfoy ci vennero incontro, e non potei far a meno di guardare Draco. Indossava uno smoking nero, con un papillon sul colletto della camicia.
Le sue vesti contrastavano col suo corpo.
Un viso come sempre pallido, angelico, comprendente i suoi occhi chiari, il tutto incorniciato dai capelli platinati, leggermente sistemati, stavolta, con un po di gelatina per attribuire una forma più regolare.
Il ghigno che come al solito portava stampato in faccia non confermava pienamente l'aria galante che il resto del corpo aveva assunto.
Non ottenni un contatto visivo con lui, sembrava volesse ignorarmi, ma ebbi questo presentimento solo fin quando, durante i balli, mi chiese se gli avessi concesso di danzare assieme.SPAZIO AUTRICE
Heyy so che non pubblico molto ma avendo cominciato la scuola ho molto da fare, e poi purtroppo quando avevo ripreso a scrivere mio nonno è morto, perciò ho preso una pausa. Nonostante ciò, cercherò di aggiornare il più possibile sia qui che nell'altra storia.
GRAZIE MILLE SE AVETE LETTO TUTTO!❤️2021 | Amore Platonico
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|Good Luck Lissie| Draco Malfoy|
Fiksi Penggemar-il tuo colore preferito? Ne hai uno?- domanda. -adoro il verde, mi ricorda così tante cose... La mia casa qui ad Hogwarts, la natura, il tuo invece? -anche il mio è il verde. E sai perché? -no, perché? -perché mi ricorda i tuoi occhi.