Finalmente, eccoti.

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"Lewis hai vinto la scorsa settimana ma non vantarti troppo okay?"

"Come posso non vantarmi, c'è la stavamo giocando io e Charles quando poi lui perde il controllo e io passo la bandiera a scacchi!"

"È esattamente questo che non devi fare sta sera va bene? Io non c'ero ma da quante volte me l'hai raccontata era come se fossi stata li con te!"

"Se è quello che la mia signorina vuole, lo farò! Non mi vanterò okay? Quando hai la sessione? Tipo alle 14?" Lei lo baciò, annuì e vide che era tardi, così uscì, prese la macchina e si diresse all'università, parcheggiò e dallo specchietto vide Noemi, uscì dalla macchina e avrebbe voluto evitarla, ma lei la sorprese alle spalle.

"Sei davvero tu? Oppure è una visione?" Virginia chiuse gli occhi, poi si girò con il sorriso falso stampato sulle labbra

"Noemi?"

"Da quanto tempo!" Virginia si stupì di quanto Noemi ci tenesse a lei e non vedesse cosa le stesse accadendo intorno, la salutò e trovò una scusa per scappare il più lontano possibile, le arrivò una chiamata poi, da Marta, non la sentiva da parecchio tempo, così le rispose.

"VIRGY!"

"Marta...? Ciao"

"Senti, devo dirti una roba..." Si accorse di una cosa mentre le stava parlando, non si sentivano da parecchio ma era come se non avessero mai perso i rapporti, pensò che questa era amicizia, forse.

"E dunque, per non dilungarmi, volevo dire che questa sera, alla villa, ci sono anche io!"

"Come? Conosci qualcuno?" aprì la bottiglia e bevve

"Si, te! Ross mi ha raccontato delle cose sul tuo conto..." Sputò l'acqua e tossì

"Scusa ma devo andare, a sta sera allora..." Attaccò, non se la sentiva di andare a lezione, mandò un messaggio a Lewis, sarebbe andata direttamente alla festa. Così, andò in macchina, andò in un negozio a vedere se ci fossero abiti per lei, appena la videro quasi volevano cacciarla, Virginia era sempre vestita bene, delicata, ma alle commesse di quel negozio non importava.

"Signorina salve, per vestiti vintage c'è un negozio qui vicino"

"No grazie, cercavo proprio questo negozio"

"Non penso che lei possa..."

"Cosa?" Virginia la squadrò, poi il suo superiore, più informato di lei, la chiamò al bancone e le disse chi fosse, la commessa morì d'entro di se, ma aveva perso l'occasione, qualcuno di più informato era corso in suo aiuto.

"Posso aiutarla?"

"Ciao, em... si, sta sera ho una festa in villa, vorrei qualcosa di chic, che attiri attenzione ma non troppo..." La commessa gliene fece vedere diversi, ma poi, arrivò l'abito perfetto, Virginia lo provò, le stava divinamente, lo tolse ed andò alla cassa, dove a servirla c'era quella commessa.

"Mi scusi per prima"

"Non deve scusarsi, io vorrei solo che aveste un minimo di rispetto per chi vi circonda. Detto ciò, ecco la carta" Pagò ed uscì, posò il vestito in macchina ed andò li vicino dove si fece fare la manicure e i capelli, impiegò tre ore in tutto. Anche li, pagò ed uscì, tornò a casa ma Lewis non c'era già più, così guardò l'ora e vide che era tardi, s'infilò il vestito, un paio di tacchi ed andò, ci sarebbe voluta un'altra ora prima di arrivare, quindi sarebbe arrivata alle 18, mise la musica, ed iniziò a cantare per tutto il tempo. Era arrivata, vedeva in lontananza la villa

 Era arrivata, vedeva in lontananza la villa

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