Passò del tempo, Virginia era ormai al nono mese di gravidanza, quasi alla scadenza del parto, si era svegliata presto ed aveva deciso di leggere un libro in silenzio per non svegliare Charles. Finì cinque capitoli, poi sentì cadere qualcosa in camera da letto con un imprecazione subito dopo.
"Amore, tutto bene?" disse ridendo
"Si è rotto il vaso, quel dannato vaso, ma sono felice sai, era sempre in mezzo alle scatole, ora non ce più!" Uscì dalla stanza infilandosi i pantaloni della tuta e mettendosi la maglietta al contrario.
"Avresti potuto spostarlo se ti creava così tanti problemi" Disse lei ridendo, lui però non rise, prese semplicemente una tazza, del latte e aggiunse del caffè. "Ti vedo strano, stai bene?" Espirò, si girò e si appoggiò al bancone bevve un sorso e disse
"Piccola, devo dirti una cosa, so che non ti piacerà mah..." Virginia si alzò in piedi, si raccolse i capelli in una coda e rispose
"NO, non puoi farmi anzi FARCI questo!" Charles inghiottì la saliva, aveva paura di quando si legava i capelli
"M-mi sono ripreso, sto bene, ora guido anche, voglio tornare in p-pista"
"Sei un'egoista" Charles le andò in contro e chiese il motivo "Ti stavo per perdere Lec, tu non sai quanto sono stata male. Mi fa piacere che tu stia meglio, ma non posso sopportare un altro incidente" aveva gli occhi lucidi, lui se ne accorse, e lo fece solo stare peggio
"Non accadrà, fidati!" disse accarezzandole la guancia, ma lei, si scansò ed andò in stanza, mise un jeans, una felpa e delle scarpe, voleva uscire
"Tu questo lo avevi programmato?! Cosa ne sai!"
"Dove stai andando, non far sciocchezze!"
"Oh non preoccuparti e, non lo so dove vado, ma so per certo dove andrai tu e non voglio esserci, non ce la faccio!" Sbattè la porta ed uscì, mandò un messaggio a tutte le amiche, disse loro di incontrarsi al PUB, uno nuovo, in italia, le ricordava i momenti vissuti in america, le amiche la raggiunsero la, lei fu l'ultima ad arrivare.
"Tesoro, stai bene?" Chiese Sara
"No" Si sedette ed ordinò un cappuccino
"Perchè ci hai convocate, così dal nulla?" Chiese Marta con il suo solito tatto
"Marta zitta, non ti sai proprio approcciare alle persone" Era Noemi, la stava aiutando e lei gliene era grata anche se ora non pensava a quello.
"Grazie, tenga il resto" Il cameriere si fermò a fissarla, era strano, ma poi parlò
"Grazie a lei, ma posso farle una domanda?" Virginia stranita si girò e lo fissò
"Certo" sorrise
"Lei è la moglie di Leclerc?" Disse lui con il luccichio negli occhi guardandole la pancia
"Oddio si, beh tra poco..." Alzò gli occhi al cielo
"Ma mi dica, come sta, si è ripreso?"
"Alla grande, pensa che vuole tornare a correre, ora se vuoi scusarmi, avrei un cappuccino da bere" Lui chiese scusa e andò via, il titolare lo sgridò, ma al tavolo N^5 non importava, erano tutte fisse e zitte a guardare Virginia bere il suo cappuccino
"Che avete?" Disse lei
"Per questo siamo qui?" Marta incrociò le braccia
"Dunque, non l'hai presa bene" Sara tirò una gomitata a Noemi per ciò che aveva detto
"Ovvio che no sciocca" Noemi alzò gli occhi al cielo
"Devo dirlo a Lewis" A virginia dava fastidio, non si parlavano più, e ora che lui voleva tornare in pista lei voleva intervenire.
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INNAMORATA DI UN PILOTA
FanfictionCharles e Lewis, due ragazzi entrambi disprezzati dalle proprie famiglie per la loro passione per le macchine e per voler fare questa passione un lavoro vero e proprio. Si dovranno trasferire in un altro paese dove conosceranno gente nuova e tra que...