La cena al lago

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"Come mai sei pimpante? Tu non sei mai pimpante" 

"Dovresti esserlo anche te dato che è stata l'ultima notte che hai passato qui. Vai da Lewis  no? Lo hanno reso ufficiale anche i social" 

"I social, che cagata, non c'è mai un pò di privacy" I due erano passati in F2, Charles era all'afla romeo, mentre Lewis alla Mclaren. Virginia prese del caffè, Noemi cercava di non sorridere ma era impossibile, aveva pure cercato di sviare il discorso, ma erano solo le 7.45 del mattino, e sorridere a quell'ora era da maniaci se non per motivi sensati, Virginia continuava a guardarla lei dunque si convinse 

"Io te lo dico, ma tu non te la prendere okay? Te l'ho tenuto nascosto per..." Noemi si avvicinò, prese la tazza e si versò anche lei del caffè "Mi frequento con Charles" Lo disse veloce, molto veloce, quasi come avesse paura della reazione dell'amica. Virginia invece sorrise, doveva sorridere, ma qualcosa d'entro di lei si ruppe, forse tutto, non solo qualcosa, sentiva i pezzi sgretolarsi, i pezzi del suo cuore, non riusciva ad immaginare lui con nessun'altra se non con lei, pensò che forse era questo quello che provò lui quando lei si mise con il suo migliore amico, questo la fece riflettere sui suoi sentimenti per Lewis, ma effettivamente lui non poteva aspettarla per sempre anche se, da come si comportava le sembrava così, eppure eccolo, se ne stava andando via da lei, assieme alla sua compagna di stanza che non era minimamente paragonabile a lei, ma a quel pensiero si sentì una vera stronza egoista, 

"Quando?" Disse sempre sorridendo e bevendo un altro sorso di caffè, voleva far finta di essere interessata, ma in realtà le si spezzava ancora di più il cuore

"L'alto mese ai box, mentre tu litigavi con Lewis, noi ci siamo scambiati i numeri. È stato così..." Virginia smise di sorridere, pensò di aver flrtrato con lui tutto il tempo, invece non era affatto così, Noemi si interruppe, vide la faccia dell'amica e non continuò, vide che si sforzava ad ascoltrla, e non voleva continuare a farla fingere di essere felice per lei. Virginia sbarrò poi gli occhi, continuava a pensare, non era possibile, quei pochi attimi che avevano vissuto, per tutto quel tempo, per lui non erano stati nulla, mentre per lei erano stati... non aveva più chance...

"Presumo allora che venga anche tu sta sera allora" Disse per sviare il discorso

"Se non è un problema... Charles mi ha detto..." Non la fece finire di parlare, iniziò diretta lei 

"Non lo è, tranquilla mi fa solo piacere, non dovrò stare da sola con Ross almeno. Ma per essere curiosi, vi vedete da un intero mese? State insieme?" Avrebbe voluto fare altre domande ma capì che erano indiscrete

"Si, flirtavamo anche prima, stiamo assieme da tre settimane infattI! Sono felice che tu l'abbia presa bene..." Pensò di aver sbagliato sull'emozioni di Virginia, magari le sue espressioni erano perchè era mattina presto o perchè era una notizia che non si aspettava. A Virginia invece, sentendo le sue parole, andò di traverso il caffè

"Molto, sono felice per voi, se vi sposate voglio essere la testimone eh!" Disse tossendo,

"Certamente! Me lo hai fatto conoscere tu" posò poi la tazza e corse in camera sua, chiuse a chiave la porta,

"Gliel'ho fatto conoscere io, cazzo! Sei una cretina!" prese il vaso e lo ruppe di proposito lanciandolo contro il muro, mise infine le cuffiette, ed uscì senza nemmeno guardarla. Doveva affrontare un test in giornata e poi c'era la cena dei piloti di F2 dove avrebbe visto il suo ex con una che gli aveva fatto conoscere lei, mandò un messaggio a Rossella 'SOS, vieni presto alla cena ti devo parlare'. Le disse che doveva lavorare, ma che si sarebbe liberata. Virginia andò a fare l'esame, non lo superò, per quanto era distratta rispose a tutte le domande con aggettivi che riguardavano le macchine. Lewis era fuori da scuola con un mazzo di fiori, lei uscì dall'aula, gli andò in contro correndo ed abbracciandolo, rimasero abbracciati per un bel pò, Virginia ,si mise a pensare a quello che era successo poche ore prima, aveva avuto molto autocontrollo, ma non ce la faceva più, si mise a piangere sorridendo, Pierre sentì le lacrime sulla spalla e le chiese se fosse tutto okay.

INNAMORATA DI UN PILOTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora