Di nuovo qui?

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Era il crepuscolo e Louis stava seduto sul divano a sorseggiare la sua tisana alle erbe. Sorrise e si mise comodo accendendo la tivù.

Grugnì quando qualcuno bussó alla porta di casa costringendolo ad alzarsi. Aprì la porta e represse un ringhio nel trovare l'omega.
<<Che cazzo ci fai qui? >>

<<Dovevo restituirti la felpa>> mormoró allungandogli il felpone che Louis gli aveva lasciato pochi giorni fa, a dirla tutta si era completamente dimenticata di avergliela data.

Louis lo guardó storto e mise su un'espressione scettica come a dire "Ma fai sul serio?"

Harry sbuffó e sorpassandolo entró in casa <<Hai ragione. Non sono qui per questo. >>
L'alpha rimase come un deficiente davanti alla porta ed esclamò <<No ma prego accomodati! >> mentre raggiungeva il riccio in salotto.

<<Allora Harry>> erano seduti sul divano come la sera precedente <<che cosa ci fai qui? Ancora. >>

Harry si vergognava di dirgli la verità, ossia che era nuovamente scappato da un appuntamento con un alpha.
<<Passavo di qui e->>
<<Non mentire Harry. Non ti conviene, detesto i bugiardi>>
Il lupo di Harry a quelle parole piagnucoló e si sentì improvvisamente male per aver deluso l'alpha.

<<Un altro appuntamento andato storto>>disse giocando nervosamente con le dita.
Sentì una mano calda posarsi sulla sua guancia e sollevargli il mento <<Non credi che se accettassi la cosa risolveresti metà dei problemi? >> a differenza delle aspettative Harry non ritrasse la mano, sentiva la guancia formicolare proprio nel punto in cui Louis lo stava toccando.

Scosse la testa e l'alpha uscendo dal suo trans ritiró la mano quasi scottato <<No no no. Vedi che nemmeno tu capisci? Insomma anche se trovassi un alpha interessante io non saprei come comportarmi... Non-io non ho mai... >> Harry si mise stravaccato sul divano e prese a fissare il fuoco. Andava bene qualsiasi punto purché non incontrasse lo sguardo azzurro del maggiore.

<<Essere te stesso andrebbe bene suppongo>> rispose Louis con voce lenta ed estremamente calda. Voleva in qualche modo rallentare la loro conversazione, gli era mancato parlare con Harry vicino al fuoco.

<<È stato davvero così disastroso? >>
<<Mi aveva portato al cinema e io lo ho lasciato lì. >>

<<Il film era così terribile? >> sorrise Louis.

<<Era un horror e io li detesto>>
L'alpha sorrise nuovamente <<È solo una scusa Harry, una scusa per allungare le mani e coccolarti. >> il lupo di Louis scalció alle sue stesse parole ma riuscì a tenerlo a bada.

<<Ma lo so Louis non sono stupido! >> rise Harry <<Sono dell'idea però che se un ragazzo vuole abbracciarmi o coccolarmi non deve avere per forza un pretesto come ad esempio uno stupido film... Lo fa e basta. >> concluse l'omega guardandolo  finalmente negli occhi.

A quell'azione il castano sospiró di sollievo. Odiava non poter vedere gli occhi di Harry mentre parlavano, il minore era intrigante e poter guardare quelle due pozze verdi lo aiutava a capirlo.

<<Vai a quell'appartamento Harry>> Louis si alzó lentamente dal divano <<Dagli una possibilità e dalla anche a te stesso. >>
Harry lo guardó e capì che fosse stanco e non solo per il fatto che era parecchio tardi, ma anche perché era già la seconda volta che gli piombava in casa senza preavviso.

Imitó anche lui le azioni di Louis e si diresse verso la porta stringendosi la felpa al petto. L'alpha non lo aveva nemmeno salutato, aveva semplicemente salito le scale per dirigersi in camera e buttarsi sul letto per provare a zittire i suoi pensieri.

L'alpha che non voglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora