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<<Cosa avrei dovuto fare? Rimanere nel buio per sempre>>
~~Harry si svegliò come al solito nella parte sinistra del letto. Un letto non suo, ma che conosceva molto bene. Appena aprì gli occhi venne colpito da tutti i ricordi che possedeva, come se tutto ciò che ha condiviso in quelle quattro mura gli stesse passando davanti agli occhi, esattamente come succedeva nei film.
La camera però non era più la stessa: la parete vicino alla porta, dove prima erano presenti tutte le foto della band, dei paesaggi scattate da Harry e di loro due, era completamente vuota. Sui comodini non erano più presenti le cornici con le loro foto e i libri del riccio, ma due semplici lampade e qualche ciuccio. Harry si sentì un estraneo e un intruso, nonostante avesse aiutato lui nell'arredamento della camera.
Cercò di ricordare quanto più possibile della sera prima, ma più si sforzava, più aumentava il mal di testa. Sbuffò infastidito e, ignorando i vari postumi della sbornia, si alzò, raggiungendo la cucina.Si appoggiò allo stipite della porta, notando Louis intento a preparare la colazione. Harry si guardò intorno, notando come il piano cottura assomigliasse tanto ad un campo minato. <<Vedo che certe cose non sono cambiate, sei ancora un completo disastro.>>
Louis si girò spaventato dalla voce che proveniva alle sue spalle, non era più abituato a condividere la casa con qualcuno. Spostò lo sguardo sul riccio, notando i suoi occhi ancora lucidi dal sonno e i segni del cuscino sulla faccia, mentre i suoi capelli erano tutti scompigliati, rendendolo quasi più bello.
<<Ho scritto per caso chef in fronte?>> la voce gli uscì più fredda del normale. Non era arrabbiato con Harry, o forse si, la cosa che lo faceva arrabbiare di più era la sua completa incapacità nel cucinare.<<Va bene, forse è meglio che vado via.>> bisbigliò, abbassando lo sguardo.
L'indifferenza ha molto potere. Capita, che quando sei tu a possederla, la gente sia attratta da te. Certe volte ti permette di superare i problemi che ti si presentano davanti in modo diverso, più semplice. L'indifferenza verso qualcuno di importante invece, rovinerebbe solo il rapporto. Louis lo sa meglio di tutti, ma ha già mostrato troppa indifferenza nei confronti di Harry, non vuole farlo anche ora. <<Se vuoi puoi rimanere ancora un po'. Almeno fin quando non ti riprendi un po' dal dopo sbornia che hai.>>
<<Va bene, ma preparo io quei pancake, tu li stai completamente bruciando.>> Louis ridacchiò, prima di farsi pervadere a pieno da quella momentanea serenità che si stava creando nella stanza. I due iniziarono ad alternare i loro movimenti: Harry preparava i pancake, Louis preparava la tavola per la colazione e si persero in quella che anni prima era la loro routine. Si sedettero entrambi, iniziando a mangiucchiare distrattamente il contenuto del piatto, scambiandosi qualche parola ogni tanto.
<<Hai ascoltato tutto l'album?>>
<<Cosa?>> chiese distratto Louis, non aspettandosi una domanda del genere. Avrebbe potuto mentire, dire che aveva ascoltato solo Two ghosts per sbaglio e poi aveva accantonato il tutto, ma non era così. Louis aveva letto tutti i testi delle canzoni e la voce soave di Harry aveva caratterizzato molti momenti dei suoi giorni precedenti. << Sì. Sì l'ho ascoltato tutto.>> decise di dire, perché anche se avesse mentito, Harry l'avrebbe capito.
Il più piccolo non sapeva come sentirsi a riguardo. Le guance si colorarono di un leggero rossore, mentre riportò il suo sguardo sul piatto ormai vuoto. <<Scusa. Forse avrei dovuto parlartene prima. Effettivamente era un po' impossibile visto che non parlavamo da tanto, ma potevo scriverti un messaggio o una mail. Mi dispiace se non->> gesticolava in modo distratto e preoccupato. Lo faceva sempre quando era agitato, sfogava così l'agitazione.
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We were too young || L.S.
FanfictionLouis Tomlinson ha sempre amato la sua carriera. Fin da piccolo sognava di diventare qualcuno, di cantare o giocare a calcio, ma non si sarebbe mai aspettato che il suo sogno sarebbe diventato realtà. Cosa succede però quando il tuo sogno diventa un...