11.

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<<Lui sarà completamente libero?>> 

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2012:

Era seduto in una stanza che solitamente usavano per le riunioni. Louis da una parte del tavolo e Simon dall'altra.

<<Ti rendi conto di quello che hai fatto?>> la voce di Simon era fredda e il tono di voce troppo alto.
Louis non aveva certamente paura di lui, ma sapeva che questa conversazione non avrebbe portato a niente di buono.

<<Ti avevo chiesto una dannato cosa cazzo. Smetterla di comportarti in questo modo.>> disse gesticolando nella sua direzione, per amplificare il concetto.

<<Non ho fatto nulla di male.>>
<<Nulla di male?!>> urlò questa volta. <<Ti sei per lo meno reso conto di ciò che stai facendo in questo periodo? Hai creato solo problemi.>>

Effettivamente era così. Aveva promesso a Simon che avrebbe avuto un atteggiamento riservato, ma odiava profondamente questa promessa e tutto ciò che era correlato ad essa. <<Non ho fatto niente di male.>> decise di ripete.

<<Adesso mi hai stufato ragazzino. Prima vi permetto di fare un'intervista da soli a Parigi e l'unica cosa che siete stati in grado di fare è stato parlare di quanto tu lo trattassi bene e creare casini con il vostro atteggiamento intimo.>> Inizia a caminare su e giù per la stanza, fermandosi ogni tanto per guardare fisso negli occhi Louis. <<Oh, ma forse questo non vi bastava. Vogliamo parlare dell'intervista che ho dovuto far tagliare perché dici che "il resto di voi hanno dei ragazzi e non delle ragazze" - disse facendo le virgolette e imitando la voce di Louis- e ci si mette pure il tuo ragazzo alludendo al fatto che lui sia il tuo fottuttissimo ragazzo.>>

<<Appunto, hai appena detto "il mio ragazzo", quindi non vedo cosa ci sia di male se chiarisce di esserlo.>>
Le braccia conserte, il sorrisetto di sfida sul volto e allo stesso tempo il cuore pesante.

<<Non scherzare con me, sono stato chiaro?>> tornò a sedersi davanti a Louis, intimandogli di stare zitto. <<Oggi hai davvero superato il limite. Vi avevo concesso di fare questa dannata intervista senza nessuno di noi attorno, ma tu come al solito devi rovinare tutto. Era così difficile far rispondere Harry e menzionare qualche ragazza e basta? Ti sei dovuto mettere in mezzo facendo capire che ad Harry non piacciono le ragazze.>>

Sul volto di Louis spunta un piccolo sorriso ripensando all'intervista. Ricorda che l'intervistatrice si era riferita direttamente ad Harry chiedendogli quando fosse stata l'ultima volta che aveva baciato una ragazza. Louis odiava quel tipo di domanda, come odiava quando lo chiamavano "donnaiolo", facendolo passare pere la puttana di turno che usava le ragazze, quando era forse il ragazzo più rispettoso nei loro confronti.
Non era riuscito a stare zitto. Sapeva che Harry era in imbarazzo e odiava l'idea che una volta a casa avrebbe rimuginato sull'impressione che avrebbe dato ai fan e se n'era uscito con " quando è stata l'ultima volta che ti è piaciuto?", consapevole che coloro che facevano parte del fandom avrebbero capito.

We were too young  || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora