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Svegliatevi e sceglietelo, per quanto questo possa far paura, possa essere strano e spaventoso.
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Il tempo scorreva attorno a loro senza alcun problema. Più la data dell'inizio del tour si avvicinava, più l'agitazione di Harry aumentava. Mancavano esattamente due giorni all'inizio e nonostante fosse tutto pronto, continuava a ricontrollare il programma mille volte. Non era mica la prima volta che tornava su un palco, eppure come sempre si sentiva trepidante dall'ansia e dalla felicità.
Amava con tutto se stesso stare sul palco. Viveva per muoversi su quel piccolo spazio ristretto.
Si ricorda ancora le prime volte in cui si trovava davanti a tutte quelle persone: non sapeva cosa fare, come muoversi e nemmeno cosa dire. Le persone con gli anni aumentarono, e lui diventò sempre più aperto, fino a far diventare quel palco la sua isola che non c'è.
Aveva avuto paura, dopo la rottura della band, che non avrebbe più acquisito quella sicurezza, si sentiva di nuovo impacciato e piccolo.Eppure ogni volta che saliva su quel palco il cervello si spegneva. I suoi pensieri correvano solo a quelle persone davanti a lui, alle parole delle canzoni e alla musica che scorreva in lui.
Gli ultimi giorni Harry li aveva passati in compagnia di Louis, a ricontrollare tutto, a riprovare gli accordi delle canzoni e cercando di non sforzare la voce. <<Ci sarai vero?>> gli chiede sottovoce Harry, mentre il più grande sostava da davanti a lui tutti quei fogli pieni di parole.
<<Si, certo. Solo non posso stare dove stanno i ragazzi, lo sai vero?>>
Certo, certo che lo sapeva. Non avrebbe potuto chiedere al suo management di lasciare Louis vicino ai suoi amici. "Non potete farlo. Se vuole venire deve stare nascosto.", questo gli hanno detto qualche giorno prima quando lo chiese.
<<Lo so Louis, ma ho davvero bisogno che tu ci sia.>>
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E infatti Louis si presentò al concerto.
Si trovava nel camerino, poggiato allo stipite della porta mentre guardava Harry. <<Sei pronto?>> chiese mentre gli acconciavano i capelli.
<<Ci siete voi, ci sei tu. Certo che sono pronto.>> si scambiarono un sorriso dolce, prima di lasciar continuare indisturbate le parrucchiere.Solo quando tutti uscirono finalmente dalla stanza, Harry si girò completamente verso Louis. <<Sai se sono arrivati gli altri e mia mamma?>>
<<Li ho visti prima prendere posto, se vuoi posso chiedere a qualcuno di chiamarteli.>>
<<No, volevo solo essere sicuro che ci foste tutti.>> guardò velocemente l'orologio appeso al muro prima di continuare. <<Devo andare. Augurami buona fortuna.>>
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We were too young || L.S.
FanfictionLouis Tomlinson ha sempre amato la sua carriera. Fin da piccolo sognava di diventare qualcuno, di cantare o giocare a calcio, ma non si sarebbe mai aspettato che il suo sogno sarebbe diventato realtà. Cosa succede però quando il tuo sogno diventa un...