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era stato speciale

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L'essere umano, di per sé, è stupido. E non lo dico io, ma è un semplice dato di fatto.

Ci impuntiamo a fare il confronto con le vite degli altri che ci sembrano tutte perfette. Non ci interroghiamo su quello che la persona può provare, passare o avere.

Ci limitiamo a vedere una vita da lontano, affermando a priori che la loro è eccezionale. Ci sembrano tutte vite ordinate e impilate, organizzate secondo ciò che davvero un uomo dovrebbe avere.

Purtroppo, però, c'è molto di più.

Siamo una società basata sul successo. Se hai successo, sei felice. Se hai soldi, sei felice.

Nessuno pensa a quello che davvero il successo porta con se. Ci limitiamo a guardare un involucro brillante da lontano, non notando che è un involucro vuoto che brilla solo perché deve. Non perché davvero sta bene.

E Louis, sdraiato sul letto vicino ad Harry, e con il telefono in mano vorrebbe far capire a tutti quelli che lo invidiano che non c'è niente da volere nella sua vita.

Non vuole assolutamente dire che la sua vita sia una completa merda, riconosce anche lui i vantaggi e le bellezze che possiede, solo ogni tanto vorrebbe una vita normale. Vorrebbe svegliarsi la mattina accanto al suo ragazzo e pensare a fare l'amore con lui, a coccolarlo e condividere insieme dei momenti tranquilli, non ad un messaggio che avrebbe sicuramente rovinato la loro calma.

Non a qualcosa che li avrebbe allontanati.

Prese un respiro profondo, prima di posare lo sguardo sul ragazzo accanto a lui ancora addormentato.

Era semplicemente bellissimo. La bocca rossa leggermente aperta, i lineamenti rilassati e le braccia strette intorno al corpo del più grande.

Cercò di districarsi dal suo corpo senza svegliarlo e, quando ci riuscì, andò dritto al bagno chiudendosi la porta alle spalle e lasciandosi scivolare verso il pavimento.

"Cosa c'entra Harry? Eravamo d'accordo nel lasciarlo in pace."

Digitò velocemente in risposta, con le mani che leggermente gli tremavano.

Specifichiamo che Louis non aveva paura di Simon, semplicemente odiava ciò che lui portava con se.

Era un fottuto terremoto: arrivava all'improvviso, distruggendo ciò che trovava nella sua strada e poco tempo dopo, ritornava indietro con la scossa di assestamento, continuando a creare danni.

We were too young  || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora