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" e questo fa schifo, fattelo dire... "
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Le emozioni

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Le emozioni.
Le emozioni sono una caratteristica fondamentale della vita.
Ridimensionano ogni tua giornata, facendole assumere le sembianze di ciò che il tuo subconscio prova.

Sono assurde, le emozioni, perché si impongono nella tua vita senza un tuo controllo, senza una tua richiesta e tantomeno senza un senso.
C'era chi era più bravo a controllare, chi riusciva a dominarle tramite delle virtù. Le emozioni erano un dannato temporale che porta il fiume a strabordare.
Possono essere negative, positive, una via di mezzo. Erano troppe da controllare.

Harry lo sapeva meglio di tutti. Lo comprendeva mentre si mordeva nervosamente il labbro, guardando lo schermo del telefono senza nessun messaggio da ormai troppi giorni.
Lo comprendeva mentre si metteva sul divano e sentiva la mancanza del leggero peso di Louis accanto a lui.
Le assimilava mentre iniziava a sospettare di essere semplicemente stato usato.
Mentre chiamava, sentendo solo un telefono squillare a vuoto.
Mentre scriveva, senza ricevere mai una risposta, un visualizzato.

Si alzò dal letto, con il cuore in subbuglio e la testa assente, cercando di accantonare il pensiero di Louis, nonostante risultasse troppo difficile farlo.
Dopo ciò che avevano condiviso su quel divano, il maggiore era scomparso nel nulla, lasciandosi dietro un Harry fin troppo confuso e deluso.
Non sarebbe nemmeno stato capace di spiegare a cosa fosse dovuto quel senso di delusione: se da Louis o da se stesso.
La prima cosa che fa però, è controllare se durante la notte avesse ricevuto un messaggio da parte di Louis, ma anche sta volta tra tutte le notifiche, non ce n'era nemmeno una sua.
Arreso al pensiero ormai, lasciò il telefono sul comodino e andò a fare colazione. Il suo piano era, per ora, accontentarsi di quei pochi minuti di silenzio durante la colazione senza il peso di pensieri negativi.

Si proibì di arrovellarsi con tutti quei pensieri e chiamò Liam.

<<Ei Lì, come va?>> chiese quando finalmente rispose.
<<Tutto bene, avevi bisogno di qualcosa?>>
<<Volevo chiederti se alla fine la festa fosse sempre alle 21?>>

Oggi era il compleanno di Liam. 29 agosto.
Liam aveva organizzato una festa, tutt'altro che privata, in un saletta per i suoi 24 anni. Era tutta una cosa improvvisati, infatti aveva avvisato semplicemente due giorni fa, dichiarando che dovessero esserci tutti per forza, indipendentemente dai loro impegni.

<<Si, certo, alla fine vieni?>>
E dopo la risposta affermativa del riccio, quel breve scambio di battute termino in fretta ed Harry tornò nel silenzio asfissiante di casa sua.
Harry di recente era pieno di impegni, legati all'uscita del nuovo album: interviste, programmazioni del tour, incontri con i fan che faceva quasi fatica a sopportare il silenzio che lo circondava nel momento in cui si chiudeva in casa.
Per molti cantanti era l'opposto, diventava asfissiante circondarsi costantemente di persone urlanti che li acclamavano, ma Harry viveva per quello.

We were too young  || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora