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Eravamo lì abbracciati da un po' di tempo. Né lui né io ci volevamo staccare da quel caldo abbraccio, di cui entrambi avevamo bisogno. Pian piano, iniziai a piangere, perché quello che era successo era anche troppo per me. Ero devastato dalla stanchezza delle notti insonni, passate a pensare al mio futuro. A quanto pare, la mia programmazione mentale fatta sotto le stelle era inutile, ché Alex ritirò la denuncia.
Camminammo mano nella mano fino a casa di Ettore e Anna, dove le nostre strade si divisero. Lui andò verso casa nostra, mentre io bussai alla porta di casa dei due. Ad aprirmi non fu Anna come pensavo, ma fu Ettore. Vederlo mi spiazzò un po', ma alla fine entrai.
Urlai il mio solido "ciao" allungato, e con un sorrisetto un po' malinconico strinsi la mano ad Ettore. Lui mi sorrise un po', ed io mi sentii bene. Mi offrì una bibita gassata, poi andò da Anna per avvertirla della mia presenza. Anna arrivò insieme ad Ettore, e con fare un po' stressato mi fece cenno di andare nella sua stanza.
An:"Avresti voglia di spiegarmi nel minimo dettaglio cosa è successo esattamente?".
G:"Veramente non saprei nemmeno come spiegartelo... Ciò che è successo per me è come se non fosse mai accaduto. Mi sentivo come se quello che stava accadendo fosse solo la mia immaginazione, non so se mi sono spiegato..."
An:"Si ho capito. Posso farti un'altra domanda?". Accettai, e mi chiese se avevo subito qualche trauma da piccolo. All'inizio non risposi, data la mia estrema riservatezza sulla mia vita passata, poi però, mi accorsi che lei era davvero disposta ad aiutarmi.
G:"ehm... Da piccolo ho subito abusi da parte mio padre...". Iniziai a sudare freddo: avevo paura della sua reazione. Mi prese dolcemente le mani, e mi alzò il viso verso di lei, dolcemente. La guardai negli occhi, e senza volerlo iniziai a piangere. Mi abbracciò ed iniziammo a parlare del mio passato:
G:"Ho sofferto molto a causa della scelta di venire a fare video con Lyon, poiché mio padre non era d'accordo... Quando lui morì, però, mi sentii in colpa per tutto, anche se fù la persona che in quel periodo odiai di più..."
Il discordo andò avanti per le lunghe, e pian piano mi aprii con Anna, e sentivo che tutto il dolore che avevo provato fino a quel giorno si stesse pian piano affievolendo.
G:" Nemmeno Alex sa cosa ho passato quando ero piccolo, magari è per questo che mi ha preso in giro... Forse dovrei dirgli che lo amo ancora...."
Anna mi guardò, e con fare un po' malinconico, mi disse che Alex era fidanzato. Sentii il mio cuore rompersi, e come niente, iniziai a piangere. 
G:" Alex... è fidanzato...?"

Quando tornai a casa stavo ancora male, e la prima cosa che feci dopo aver oltrepassata la porta, è stata dirigermi verso camera mia, con i fazzoletti, il computer, la coperta e le cuffie. Mi isolai di nuovo da tutto, come feci la prima volta che Alex mi spezzò il cuore. Solo che questa volta era diverso: non potevo più recuperarlo, ed ero distrutto sia fisicamente che mentalmente. Non ne potevo più, ed una sera decisi che la mia vita, con o senza Alex, sarebbe stata in ogni caso una sofferenza, così provai a togliermela.
L'aria gelida di quella nevosa notte di gennaio mi metteva i brividi, e pian piano, mi dirigevo verso il ponte, con la coperta ancora indosso, e con le lacrime che mi scendevano dalle goti.
Mi fermai a metà del ponte, e cercai il coraggio di compiere quell'atto estremo. Vidi però qualcuno che stava correndo verso di me. Strabuzzai gli occhi e notai che quella persona era Cico. Mi affrettai a salire sul parapetto del ponte, ma lui mi raggiunse, e prendendomi dal polso, mi butto sulla strada innevata.
C:" CHE CAZZO STAI FACENDO...!?". Mi urlò contro, e le sue lacrime continuavano a cadermi sulla faccia. Non capivo nulla, mi sembrava come se tutto quello che stava succedendo non fosse reale. Cico mi abbracciò, e ricambiai volentieri. Il suo calore mi inondava il corpo, e mi resi conto solo dopo di quello che stava effettivamente succedendo. Mi staccai imbarazzato da Cico, e lui notò il mio rossore in faccia, ma non mi disse nulla (accennò solo un ghigno un po' perverso, ma nulla di che). Dopo quel giorno mi resi conto che continuare a soffrire per Alex era inutile, e cercai di andare avanti, cercando di dimenticarmi della nostra relazione.



HALLO GUYS
Vi sono mancato? No? BENE, PERCHE' TANTO ORA SPARIRO' DI NUOVO PER UN TEMPO INFINITO MUAHAHAHAHAHAHA. No scherzo, dato che ho un po' di idee in serbo per questo libro (ora che ho scritto la roba di Giorgino e Cico poi...MHHHHHHHH IDEEE. Ad alcuni potranno piacere, ad altri no, ma sti cazzi qwq.
Sparisco di nuovo

ADIEU <3

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