5

208 11 0
                                    

Guardia <<molto bene ragazzo. Prendi le tue cose, da domani in poi sei il servo, personale,del re. Noi ti aspettiamo fuori>>

Louis annuì e andò verso la sua stanza. Una nuova vita l'attendeva, e di certo, lui non si lasciava intimorire.

X<<perché?>>

Disse una voce di donna alle sue spalle. Louis si girò, e vide sua madre disperata, quasi sul punto di piangere.

Louis <<perché cosa?>>
Johannah <<perché hai accettato? Tu non sai che lavoro è>>
Louis<<smettila di trattarmi come un bambino. Io so quello che faccio. E so che lavoro è, papà lo faceva prima di me, e mi raccontava sempre aneddoti su ciò che viveva lì, e ti posso assicurare ch'è una bella vita, molto meglio della vita che facciamo ora. E poi... Posso prendere più soldi, così vivrai bene anche tu>>
Johannah <<IO NON HO BISOGNO DI SOLDI. IO HO BISOGNO DI TE>>

Fu allora che Louis capi. Era per il lutto. Suo padre era morto poco tempo fa, e la madre non aveva, ancora, accettato il lutto. Louis, assomigliava a suo padre, forse era questo il motivo principale per cui lo voleva lì. Louis gli sorrise, e gli andò incontro abbracciandola e disse

<<non ti preoccupare mamma. Io ti verrò a trovare spesso. Appena gli impegni me lo permettono. Come faceva papà. Non ti preoccupare, non ti abbandonerò, okay?>>

Johannah, quasi non urlò, possibile che non capisse il punto quale fosse? Lo aveva fatto crescere troppo ingenuo per questo mondo. Louis si staccò e prese quei quattro stracci che aveva e baciò la madre sulla fronte, che era ancora sotto schock,per l'ingenuità di suo figlio. Louis scese le scale di corsa, e una volta fuori vide le guardie davanti a lui

Guardia <<vedo che avete già fatto. Ora possiamo andare?>>

Louis annuì e salutò la madre con un cenno di mano, prima di andarsene. Ed Johannah, pensò per sempre

Il re prepotenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora