CAPITOLO 1

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"Sono Adam Lambert. C'è stata un'emergenza in cui è coinvolta tua sorella, Leona."

Kaci Sheridan si sentì mancare il cuore mentre guardava l'uomo alto e bello, dai vigili occhi azzurri, in piedi sul suo portico. Era così in preda al panico che non badò nemmeno ai latrati di Lucky, il suo labrador.

"Sta bene? È..."

Ammutolì, incapace di esprimere le peggiori ipotesi.

"È viva," disse lui con un debole sorriso sulle labbra.

Indicò la porta.

"Posso entrare?" aggiunse lui.

"Oh... Sì, certo," rispose Kaci e, scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, si fece da parte, tirandosi dietro Lucky.

Pur sopraffatta dall'ansia per Leona, una parte di lei notò l'altezza e le spalle ampie dell'uomo quando le passò accanto. Profumava di cuoio, con una traccia di una fragranza virile e pungente.

Un'occhiata verso l'esterno le rivelò anche il SUV con cui aveva raggiunto il suo ranch. Perché un membro di una delle più potenti famiglie di Hollywood si recasse di persona a farle visita nel Montana, doveva essere successo qualcosa di terribile. Kaci si sentì stringere lo stomaco per la paura.

"Ti prego, continua... È in ospedale?"

"No, l'abbiamo ricoverata in una clinica per la riabilitazione," spiegò Adam, con le mani sui fianchi. "È stata arrestata per guida in stato di ebbrezza. Stava percorrendo contromano una strada a senso unico. La polizia ha calcolato che aveva superato il limite di velocità di almeno quaranta chilometri. Ha rischiato uno scontro frontale con un'altra vettura."

"Oh, Santo Cielo!" esclamò Kaci, sentendosi gelare il sangue.

Le girava la testa e le si piegarono le ginocchia. Le forti braccia di Adam la sostennero, attirandola contro il suo torace muscoloso. Ne cercò lo sguardo.

"Hai bisogno di sederti?"

Lei annuì.

"Um... Sì... Credo di sì..." sussurrò, lasciandosi guidare verso il divano nella zona soggiorno.

"Dov'è la cucina? Vado a prenderti un po' d'acqua."

"In fondo al corridoio," rispose Kaci, con la testa fra le mani e criticandosi amaramente.

Se fosse riuscita a costringere Leona a darle retta! L'aveva supplicata più di una volta di rinunciare ad uno stile di vita così frenetico, ma sua sorella l'aveva ignorata. Più giovane di lei, Leona era decisa a farsi un nome, in un modo o nell'altro. Negli ultimi tempi aveva attirato l'attenzione su di sé più per la sua assidua presenza a feste e ricevimenti che non per le sue doti di attrice. Adam tornò con un bicchiere d'acqua e scosse la testa quando lei accennò ad alzarsi.

"Stai lì, ti prego. Sei ancora pallida."

Kaci bevve un sorso d'acqua e trasse un respiro incerto.

"Dovrei andare da lei... Devo aiutarla, anche se mi dirà di nuovo di no."

"Non puoi. A nessuno è permesso di vederla durante la fase di disintossicazione."

"Neanche ad un parente stretto... una sorella?"

"A nessuno. Era una condizione perché fosse ammessa in quel centro di riabilitazione. Vantano un'ottima percentuale di successi."

Incapace di restare seduta, Kaci si alzò.

"Ti giuro che ho tentato di farla smettere... Sono riuscita a convincerla a venire al ranch per qualche giorno. Speravo che l'aria, la tranquillità e il semplice fatto di essere lontana da quel mondo dedito solo a divertirsi, l'avrebbero aiutata. Ma i suoi amici continuavano a chiamarla e ad inviarle messaggi. È diventata nervosa e ha anticipato la partenza. Le ho fatto promettere che sarebbe stata più prudente..."

LUCI! CAMERA! AMORE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora