EPILOGO

1.5K 124 45
                                    

Tre giorni più tardi, Kaci finì di spazzare i box e si fermò accanto a quello di Eco, prima di uscire alle gelide temperature esterne. Una parte di lei era sollevata di essere tornata a casa, ma neanche la compagnia dei suoi adorati cavalli le impediva di sentire la mancanza lancinante di Adam.

Ciononostante, malgrado la nostalgia che provava alzandosi la mattina e andando a letto la sera, aveva ignorato le sue telefonate. Continuava a ripetersi che lui rappresentava tutto quello che lei voleva lasciarsi alle spalle, la superficialità di Hollywood, il ritmo frenetico, la preoccupazione per le apparenze.

Tuttavia, sapeva che in Adam c'era molto di più. Faceva quello che faceva per la sua famiglia, per preservare ciò che i suoi nonni avevano costruito. La sua famiglia dipendeva da lui perché aveva la straordinaria capacità di risolvere i problemi. Bastava guardare quello che aveva fatto per Leona.

Kaci era in contatto quotidiano con la sorella, che avrebbe lasciato la clinica da un giorno all'altro. Leona era nervosa, ma determinata a non lasciarsi sfuggire la felicità. Kaci era convinta che stavolta ce l'avrebbe fatta, ed era tutto merito di Adam.

La nostalgia l'assalì di nuovo con prepotenza. Lo sforzo per dimenticare Adam assorbiva tutte le sue energie. Inoltre, c'era quel piccolo particolare del calendario, e il fatto che lei era in ritardo. Molto in ritardo.

Si sforzava di ignorare quella possibilità ma, quando guardava Eco, non poteva fare a meno di chiedersi se non si trovasse nelle sue stesse condizioni. La cavalla le si avvicinò e Kaci si rallegrò nel vedere che cominciava a fidarsi di lei.

"Ci stiamo rimettendo, vero, bellezza mia?" le bisbigliò.

Udendo un rumore di passi, lanciò un'occhiata alle spalle e il cuore le si fermò alla vista di Adam.

"Scommetto che eri convinta di esserti sbarazzata di me, squagliandotela in quel modo e non rispondendomi al telefono," l'accusò lui, avanzando a lunghi passi.

Il cuore di Kaci riprese a battere, questa volta in gola.

"Non... Non me la sono squagliata."

Lui inarcò un sopracciglio.

"No?"

"No. Ti ho chiamato diverse volte, ma tu non hai mai risposto."

"Perché ero alle prese con un attore accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie."

"Oh..."

Kaci trasse un respiro profondo per liberarsi del peso che le opprimeva il petto.

"Perché te ne sei andata, piccola?"

Lei si morse il labbro.

"Ho avuto paura, Adam... Quando hai accennato a quel ruolo nel film, mi sono sentita morire dentro. Mi ha ricordato il modo in cui Dean insisteva perché accettassi una parte che l'avrebbe aiutato a far carriera, anche se, in cuor mio, sapevo che tu sei diverso da lui. Ma non riuscivo a sbarazzarmi dei miei dubbi, e avevo un bisogno disperato di sentirmi di nuovo in contatto con la realtà che ho scelto. Dovevo tornare a casa, e la mia casa è qui, Adam."

"C'è spazio per qualcun altro nella tua casa?"

Kaci ebbe l'impressione che il cuore le si bloccasse di nuovo.

"Che cosa intendi dire?"

"Voglio dire, grandissimo amore mio... Hai spazio per me nella tua casa? Nel tuo cuore?"

Lei temette di svenire.

"Sì... ce l'ho," rispose, a testa bassa. "Ho tanto spazio..."

"Perché?" chiese Adam, mettendole una mano sulla guancia. "Perché hai tutto questo spazio per me?"

"Perché... Perché ti amo tantissimo, Adam... Perché non posso immaginare la mia vita senza te," bisbigliò lei senza esitare.

"Accidenti, che bello sentirtelo dire," aggiunse Adam, attirandola a sé e imprigionandola nel suo caldo abbraccio. "Saresti disposta a dividerti tra due residenze, amore?"

"Avrei l'obbligo di girare dei film?"

"Mai... Se non per scelta tua..."

"In questo caso, sì, amore mio," rispose Kaci, chiedendosi se non stesse sognando. "Non riesco a credere che tu sia venuto a cercarmi."

"Non riesco a credere che tu ne abbia dubitato. Tu e io abbiamo trovato qualcosa di speciale. Conosci la mia famiglia... Quando incontriamo l'anima gemella, niente può fermarci."

Kaci chiuse gli occhi, cercando di assimilare quelle novità.

"Non so che cosa dire... Sono così felice..."

"Di' che mi sposerai!" la intimò Adam, strofinando la guancia contro la sua.

Lei spalancò gli occhi.

"Parli sul serio?"

"Non potrei esserlo di più," rispose lui, cadendo in ginocchio. "Kaci Sheridan, ti amo con tutto me stesso. Vuoi sposarmi e diventare mia moglie?"

"Oh, Adam..." mormorò lei con gli occhi colmi di lacrime.

"Dimmi di sì, amore... Sii mia per sempre."

"C'è una cosa che sento di doverti dire prima... Adam, credo che potrei essere incinta."

Adam rimase a bocca aperta e si alzò.

"Incinta? Ne sei sicura?"

"Abbastanza. Sono in ritardo, e ne ho tutti i sintomi, ma non ho ancora fatto un test."

"Non c'è niente al mondo che mi renderebbe più felice che avere un figlio con te. Tranne vivere il resto della mia vita al tuo fianco."

"Oh, Adam, ti amo tanto. Non ho mai saputo che cosa fosse in realtà l'amore prima di incontrarti."

"Tu mi fai sentire come se fossi tornato a casa. È tutta la vita che ti cerco, ma l'ho capito soltanto quando ti ho trovata."

Kaci gli gettò le braccia al collo e accostò il volto al suo.

"Da questo momento inizia la parte migliore della nostra vita."





  FINE

LUCI! CAMERA! AMORE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora