LUCI! CAMERA! AMORE!

CAPITOLO 4

Ogni volta che Kaci tornava dal suo impegno per il programma di terapia teatrale, era combattuta tra soddisfazione e dolore. Se le cose fossero andate diversamente, a quell'epoca suo figlio avrebbe frequentato la scuola materna.

Tuttavia, Dean aveva preteso che lei finisse le riprese del film prima che la gravidanza diventasse palese. Non si era mostrato felice quando gli aveva detto di essere incinta. Era addirittura arrivato al punto di suggerirle di abortire per non interrompere le riprese del suo film.

Kaci ricordava quegli eventi come se fossero accaduti il giorno prima. Era stato allora che non aveva più potuto negare che la sua relazione con Dean stava disintegrandosi.

In piedi nell'atrio del cottage, sentì che le chiavi le sfuggivano dalle dita e cadevano sul pavimento. Abbassò lo sguardo sulle mani tremanti e, vedendo l'anello di fidanzamento, trasse un respiro profondo e chiuse gli occhi. Cibo... Aveva bisogno di cibo. Ecco la causa del tremito. Non aveva mangiato più niente da quella mattina.

Il suono della voce di Adam era soffocato dalla porta chiusa della sua camera. Sollevata che non la vedesse in quello stato, raccolse le chiavi e andò in cucina. Una zuppa, decise, prendendo un barattolo da uno scaffale. E burro di noccioline con sandwich al miele.

Avrebbe dovuto tostare il pane perché era surgelato. Sforzandosi di pensare a qualsiasi cosa tranne al bambino che aveva perso anni prima, riscaldò la zuppa e preparò due sandwich, nel caso anche Adam fosse affamato.

Ma, inevitabilmente, la sua mente tornò a quel giorno sul set quando era caduta. La stanza privata al pronto soccorso... l'intervento chirurgico... Dean che insisteva perché nulla trapelasse della perdita del bambino. Poi, il risveglio e la sensazione di vuoto che aveva provato.

"Mmm... Che buon odore," disse Adam alle sue spalle.

La sua voce la fece sobbalzare, e le sue dita toccarono la pentola calda. Avvertì un dolore lancinante e balzò indietro.

"Oh, no," Adam imprecò sottovoce. "Dannazione! Perdonami, non intendevo spaventarti. Vieni... Devi mettere la mano sotto l'acqua del rubinetto," le suggerì, trascinandola verso il lavandino.

Combattuta tra il dolore e il sollievo che le dava il contatto con il suo torace, Kaci scrollò la testa.

"Non è colpa tua. Stavo pensando a troppe cose tutte insieme. È solo un piccolo incidente."

"Ti succede spesso? Di bruciarti quando cucini?"

"Di solito brucio il cibo, non me stessa."

"Perché ti distrai..."

"Sì. Ci sono cose più importanti del cibo a cui pensare."

"Ecco perché il tuo freezer è pieno di pasti surgelati."

"D'accordo, ora hai scoperto il mio segreto. Be', uno dei tanti," aggiunse Kaci, accennando a ritirare la mano che teneva sotto il getto d'acqua. "Sarà meglio che..."

"No... Tienila immersa ancora per qualche minuto. Mi occupo io della zuppa."

Guardando al di sopra della spalla, lei lo osservò mentre toglieva la pentola dal fornello e versava la zuppa nelle due ciotole che lei aveva messo sul banco. Era una scena irreale.

Non avrebbe mai immaginato di vedere uno dei potenti Lambert intento a servire zuppa nella sua cucina. Voltandosi, Adam la sorprese ad osservarlo.

"Perché mi stai fissando?"

Lei scosse la testa.

"La presenza di Adam Lambert nella mia cucina non era in programma né per questa settimana né per qualunque altra."