Il biglietto

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Domani. Mio dio è domani.

Quel 'Va bene' spalancato sull'orlo dell'abisso.

Cos'era quello se non un desiderio di morte?

Man mano che il trascorrere dei giorni la portava verso il fine settimana, Hermione doveva capire bene come si sentivano i sorteggiati per il Torneo Tremaghi.

Intorno a lei tutto era caos.

Letteralmente caos. La lite tra Ron ed Harry l'aveva precipitata in una solitudine come mai aveva sperimentato prima.

Non si era mai resa conto di quanto la presenza di Ron la condizionasse, di quanto si fosse abituata a vederlo seduto insieme a lei ed Harry.

Ora Ron ignorava entrambi, come se volesse far pagare ad Harry l'ardire di essere stato nominato Campione nonostante il limite d'età, nonostante le regole.

Hermione si guardava nello specchio del bagno. Aveva appena fatto una lunga doccia e si stava pettinando.

Sola lo sarebbe stata comunque, di fronte a tutto ciò che le stava accadendo.

Sola e con il suo stesso impietoso riflesso.

Una ragazza con un mucchio di capelli castani alquanto gonfi e crespi le rimandò uno sguardo con grandi occhi marroni leggermente sorpresi.

Il suo volto era un ovale abbastanza regolare, che diventava leggermente spigoloso nei pressi del mento. Il naso era piuttosto lungo e, per lo meno, dritto. Guardandosi le labbra, che erano leggermente grandi per il suo volto, Hermione notò per la prima volta come il freddo gliele avesse conciate. Erano tutte screpolate ed in un punto se le sentiva tirare.

Non posso passare la notte fuori, pensò all'improvviso.

Lord Lucius Malfoy lo sapeva, no?

Certo che lo sapeva.

Un brivido la attraversò da capo a piedi, non del tutto sgradevole in realtà.

Prese un po' di una pozione che sapeva vagamente di mandorla e le massaggio fino a che smisero di tirarle. Adesso avevano ripreso un po' di colore. Quando si esaminò di nuovo le labbra, un istante dopo, erano perfette e lisce come fosse estate.

Allora funzionava davvero quella roba.

Lei non aveva mai usato cosmetici prima d'ora. Non aveva detto a Ginny, che le aveva prestato quella pozione rosa, gran parte degli ultimi sviluppi e men che meno che cosa era intenzionata a fare da lì a poco.

Vestendosi, occhieggiò il suo corpo riflesso. Aveva lunghe gambe magre dalle ginocchia spigolose, piccoli seni dai capezzoli un po' scuri, con l'aureola alta.

Che cosa può esserci di attraente in me per un uomo come Lucius Malfoy?

Ma non permise a quel pensiero di mettere radici.

La ragazza si legò i capelli in una stretta treccia dopo avervi applicato qualche goccia di un olio che le aveva prestato sempre Ginny. Si lavò i denti e si infilò sotto le coperte.

La luce era già spenta, le altre due ragazze dormivano.

Cercò di non pensare all'indomani, ma una ridda di domande le riempiva la testa.

Prese sonno a tarda notte e se sognò, non lo ricordava la mattina dopo.

* * *

Il 'Riposo del Viaggiatore' era un piccolo ostello dall'aria dimessa quasi ai confini di Hogmeade.

Vedendo l'insegna di un verde acceso accanto al piccolo ingresso, Hermione si sentì improvvisamente la gola stretta.

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