Immune. ||The Walking Dead

Prologo

Quanto è passato? Un mese? Un anno? Un secolo? Ormai è da una vita che vivo così. Combatto ogni giorno per vivere.
Oggi ho capito com'è il mondo là fuori. Il più piccolo viene mangiato dal più grosso. I più grossi in questo momento sono qui,in tutto il pianeta,gli erranti. Gli zombie. Per essere più precisa. Gli chiamo così perché mi sembrava stupido chiamarli zombie,perché non siamo in un film. Vaganti o erranti,credo siano i termini più giusti per loro.
Gli sento bussare alle porte,vogliono entrare ma io non glielo permetterò. Non mi tratteranno come hanno trattato la mia famiglia. Io sarò più forte.
Ogni tanto scavalcano la palizzata che circonda il bunker in cui mi ritrovo,però si sentono quando cadono e poi ogni tanto si spezzano le gambe o se cadono di faccia,se la spappolano per terra,quindi l'unica cosa che devo fare è buttarli fuori dalla palizzata in caso contamino il mio orto,poi non voglio che le loro sudicie mani tocchino la mia macchina,si beh ovviamente se un errante scavalca,non tocca la mia auto ma viene da me però mi reca fastidio per tutto quello che ho fatto,rovinarla per un vagante. Come macchina ho una Camaro SS nera opaca e ci tengo davvero tanto,ovviamente non la uso per andare in città,perché attirerei quei mostri da me,però quando voglio sfogarmi so dove andare.
Passo le mie giornate da sola,credo siano passati anni da quando la mia vita era perfetta,una semplice venticinquenne all'Università,pronta per diventare un agente di borsa o addirittura avvocato,ma no deve andare tutto in frantumi per una malattia che ha colpito mezzo pianeta Terra,solo poche persone sono sopravvissute,all'inizio era solo sintomo di violenza,poi di cannibalismo,poi entrambi e adesso si è scoperto che è una specie di veglia dopo la morte,sempre con sintomi di violenza e cannibalismo.
Da quando è successo qui in America,non si sa più niente delle altri parti del mondo. E la malattia si estendeva a macchia d'olio,finché non ha ricoperto tutto.