Cap.7 'A'

258 18 1
                                    

«Amore» appoggio la mano sulla lastra di vetro che mi divide da Daryl «Come stai?»,«Male,ho paura di morire»,«Non te ne andrai. Vuoi che vengo ogni tanto da te?»,«Ci vieni ogni giorno»,«No provo ad entrare»,«No non voglio che ti ammali»,«Fammi un piacere»,«Dimmi»,«Quando sei lì dentro chiuditi dentro la cella ok?»,«Certo,devo andare non fare cazzate lì fuori»,«Tu stai attenta.»,dice prima di andarsene.
Vado verso la mia cella,chiedendo ad Herschel di chiudermi a chiave,prendo il libro che avevo sul comodino iniziando a leggerlo prima di addormentarmi,ho bisogno di riposarmi anche se è ancora pomeriggio.
«Herschel!» grido al vecchio intento ad uccidere degli zombie,anzi persone malate che ormai «Cazzo..» vedo l'anziano salire le scale metalliche,sento un colpo di pistola e poi Maggie che entra. Non posso fare nulla a parte che osservare la scena indifesa. Inizio a tossire vomitando sangue,vengo presa dalle convulsioni buttandomi per terra. Sono rigida ma mi muovo andando a sbattere ovunque sentendo uscire dalla mia bocca il sangue denso che mi blocca le via respiratorie «Papà vieni!» sento gridare dalla ragazza.
Una cosa di plastica,lunga e sottile mi finisce in gola,all'inizio mi faceva vomitare ancora di più ma poi mi rendo conto che mi serve per liberare le vie respiratorie,infatti pochi minuti dopo riesco ancora a respirare anche se con grande fatica.
Mi sdraio sulla branda respirando faticosamente,sembra che ho sul petto un qualcosa che mi blocca i movimenti.
«Dio Scarlett!» sento una voce ovattata dal giramento di testa e la vista annebbiata, ma quando si avvicina a me capisco che si tratta di Daryl «Ehi» mi abbraccia tirandomi su,mi dà un bacio sulla fronte,gli sorrido chiedendogli con grande fatica com'è andata per andare a prendere le medicine «Bene,Bob si sta occupando di Glenn poi verrà da te»,«Sasha?»,«Già sistemata»,provo ad alzarmi «Io sto bene»,«No non stai bene»,«Sì solo un giramento di testa»,«Alzati» provò ad alzarmi con scarsi risultati perché la testa che mi gira mi fa cadere a peso morto sul letto «Visto te l'ho detto»,«Sì ma voglio tornare là fuori»,«Adesso riposati»,«Non te ne andare»,«Rimango qui tranquilla»,chiudo gli occhi abbandonandomi tra le braccia di Orfeo.
Sento una mano che mi accarezza la gamba,apro gli occhi con grande fatica scoprendo che Daryl è seduto sul letto appoggiato al muro con le mie gambe in braccio intento a dormire. Mi metto seduta,il moro si sveglia guardandomi con i suoi occhi blu mare,gli sorrido,mi provo ad alzare,anche se la testa mi gira riesco a rimanere in piedi «Ce la fai?»,«Si si»,arriva Herschel aprendo la cella «Stai bene allora» dice entrando,annuisco e gli sorrido,Daryl mi dà un bacio sulla guancia e se ne va.

«Ehi Rick dov'è Michonne?»,«Non lo so credo sia fuori con qualcuno»,sentiamo esplodere qualcosa,escono fuori ma io invece prendo uno zaino prendendo alcune mie cose,mi metto la sacca in spalla ed esco nel momento in cui vedo il governatore che sfodera la spada tagliando la gola ad Herschel «Herschel!!!» dico attaccandomi alla rete. È iniziata la guerra.

Spari. Proiettili. Colpi. Sangue. Tonfi. Morte. Zombie.

«Daryl!» grido cercandolo ovunque con lo sguardo, è ora di andarsene da qui. «Scarlett andiamo»,«Tyler no devo vedere dov'è Daryl»,,«Andiamo!» dice strattonandomi dal braccio portandomi fuori e prima prende dei fucili e delle munizioni dalle ceste fuori nel cortile,tenevamo le armi lì perché se fosse successo qualcosa avremmo avuto più possibilità di sopravvivere, forse.
Corriamo da un sacco di tempo,forse minuti,forse ore,forse giorni,forse settimane. Oramai comunque siamo troppo lontani dalla prigione.
«Tyler per te,si è salvato qualcuno?»,«Non lo so l'importante che noi siamo ancora qui», abbasso lo sguardo «Cosa?»,«Ho paura che a Daryl sia successo qualcosa»,«Lo ritroveremo.»,«Tu ne potresti fare a meno dato che lo odi.»,«Non odio te però»,«E allora? Io sono qui»,«Si ma, sei triste senza di lui.»,«Basta parlarne ok?»,«Scusa»,«Dove possiamo accamparci?»,«Seguiamo la strada forse troviamo qualche casa,almeno per riposarci è passato un giorno e non abbiamo ancora mangiato e riposato»,«Non ho bisogno di mangiare e né dormire, voglio trovare la mia famiglia.».

Lungo la strada abbiamo trovato un cartello con scritto «Chi arriva sopravvive. Rifugio per tutti. Terminus.» e una mappa che porta alla fine dei binari.
«Potremmo andarci»,rimango zitta proseguendo avanti «Scarlett potresti trovarci Daryl»,«È solo un illusione»,mi prende la mano e mi tira seguendo i binari arrugginiti.
«Lasciami so camminare» dico strattonando la mano dalla sua presa «Si ok comunque non molto lontano da qui,oltre ai boschi, c'è un piccolo paese potremmo andarci?»,«Paese uguale a cimitero»,«Lo so ma potrebbe andarci bene»,«Non ci va mai bene,invece potremmo accamparci qui»,«Potremmo salire su quella torre e domani proseguire.»,«Ok andiamo».
Davanti a noi c'è una specie di torretta di cemento,si può raggiungere attraverso delle scale a pioli,non sembrano molto sicure.
Sale prima Tyler poi lo seguo tremando per paura che si sfasciano.
«Gli erranti possono salire?»,«Mancano i primi tre quattro gradini,quindi non penso»,appoggio lo zaino a terra,prendo da esso la giacca di mio fratello infilandomela,uso come cuscino la sacca,mi ci butto sopra e provo a chiudere gli occhi.
Passa un altro giorno di cammino,avevamo trovato dell'acqua e del cibo da uno zaino di un ragazzo che credo fosse morto dato che era stato abbandonato lì.
Una mattina abbiamo deciso di andare in strada per trovare una macchina e trovare una città per rifornirci.
Troviamo una macchina con delle coperte tutte attorno,sentiamo parlare,una voce rauca ma la conosco,nel lato destro della macchina si vedono delle gambe,andiamo con calma,più ci avviciniamo,più ci rendiamo conto che sono persone.
«Rick?» dico per aver la conferma,Tyler rimane zitto «Rick!» grido alla fine, l'uomo si alza scoprendo che realmente è il mio amico Rick, un altro uomo si alza dietro di lui scoprendo che è Daryl,mi fiondo sullo sceriffo abbracciandolo,sento le lacrime che mi rigano il viso dalla felicità,poi vado dal mio ragazzo,praticamente, gli salto addosso «Amore»,sussurro senza lasciarlo andare «Pensavo non c'è l'avessi fatta»,«Io mi salvo sempre lo sai» dalla macchina scendono anche Carl e Michonne.
Il ragazzo si fionda su di me abbracciandomi,mi abbasso un po' «Ehi piccolo sceriffo» dico abbracciandolo stretto a me,dopo vado dalla ragazza,invece con lei c'è un po' distacco ma le voglio bene oramai fa parte della famiglia ed io lo accetto.
«Dobbiamo ripartire»,«Dove volete andare?» chiedo a Rick «Terminus»,«Chi arriva sopravvive...» dico a bassa voce.
«Eccoci» abbiamo camminato per quasi un'ora e siamo arrivati dalla parte del retro «Scarlett,Tyler le borse» ci dice Rick,gliela butto davanti ai piedi «Andate a controllare i lati poi ci ritroviamo ancora qui ok?»,«Certo»,controlliamo la palizzata in rame,non è molto alta e non hanno nulla sopra,potremmo scavalcare.
Ritorniamo al posto dove abbiamo lasciato Rick «Scavalchiamo»,«Dove hai messo le borse?»,«Le ho nascoste se dovesse succedere qualcosa noi abbiamo tutto qua»,scavalchiamo la rete metallica,senza farci vedere dalle vedette,entriamo in un edificio,Daryl apre una porta scoprendo delle altre persone «Benvenuti a Terminus,siete entrati dal retro? Astuto,comunque il comitato di accoglienza è migliore. Ma posso chiedervi solo una cosa? Ponete le armi a terra» lascio a terra la mia pistola «Hai altro?»,«No» mi chiede,mi controlla su tutto il corpo,dentro gli anfibi ho creato una specie di scomparto di pelle per nascondere il coltello,però ne tengo un altro sempre nella cintura dei pantaloni così per far vedere che ce l'ho e non serve continuare a perseguirmi.
«Ok vi accompagno all'entrata,potete riprendervi le armi »,arriviamo e troviamo una donna che cucinava la carne «Benvenuti a Terminus,siete stati molto per la strada»,Rick si gira intorno non capisco il motivo ma prende come ostaggio il ragazzo che ci ha accompagnati «Dove hai preso questo orologio?» dice puntandoli la pistola alle tempie,quello è l'orologio di Herschel,l'anziano lo diede a Glenn,escono le armi,facciamo la stessa cosa puntandola alle tempie di un ragazzo. Iniziano a spararci addosso conducendoci davanti a un vagone,non volevano ucciderci. Mirano ai piedi.
«Fermi! Lasciate le armi e tu! Vai verso quel vagone e rimani lì davanti» rivolgendosi a Rick «Mio figlio prima»,«Prima tu poi anche lui!»,Rick cammina verso il vagone «Adesso la ragazza» indica me,seguo Rick tremando dalla paura «Adesso l'arciere» Daryl viene dietro di me «La samurai»,arriva anche Michonne «Il ragazzo» Tyler arriva «Capogruppo apri lo sportello»,«Mio figlio!»,«Fai come ti ho detto o tuo figlio morirà ora»,Rick apre lo sportello di ferro «Vai ragazzo»,Carl cammina tremante «Entrate dentro»,in fila indiana entriamo esitando,dopo che siamo tutti,chiudono il portone,dalla penombra escono delle persone «Rick?»,«Glenn» esce l'asiatico dall'oscurità.
Mi siedo in un angolo del vagone,sfilandomi la scarpa destra,Daryl mi guarda stranito,da quel piccolo scompartimento esco il coltello,mi riallaccio le scarpe subito dopo «Non l'hai lasciato?»,mi chiede l'arciere «Non avrei mai lasciato questo coltello».
«Rick cosa faremo?» gli chiede Glenn «Ci libereremo.» si blocca guardando fuori dalla fessura «Hanno fatto incazzare le persone sbagliate.»

Immune. ||The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora