Salii per andare in camera mia quando incrociai con lo sguardo Rosa sulla soglia della mia stanza.
"Ciao sorellona". Mi salutò lei allegramente. "Ciao sorellina". Ricambiai io spingendola dentro e chiudendo la porta.
"Ok", iniziai io." Mi devi delle spiegazioni Rosa".
"Anche tu, se per quello". Si fece seria lei.
"Cosa?"
"Esatto, puoi mentire ai nonni,a mamma e papà, ma non a me. Ora mi dici cosa è realmente successo ieri sera?".
"Perchè non puoi credermi e basta?".
"Perchè sei mia sorella e ti conosco, non potrei mai credere ad una bugia."
"Pensa quello che vuoi,ansi vattene".
Feci per aprire la porta e spingerla fuori ma le lei si attaccò saldamente ai bordi dell'uscio e disse:" Da me saprai tutto ciò che vuoi se mi prometti solennemente che mi racconterai tutta la verità".
La mollai,chiusi nuovamente la porta e mi sedetti sul letto.
"Daccoro". Dissi infine:" Sarò sincera con te, ma devi dirmi cosa intendevi dirci a me e Daniel quando in cucina ti sei messa a piangere".
"Nessun problema anche se dubito che mi crederai".
"Oh, si che lo farò". La quardai fissa negli occhi:" Qualunque cosa sia".
"Ok,ok...Diciamo che..." Fece una pausa e si sedette vicino a me." Allora si può dire che io disponga di una dote un po' particolare che si è sviluppata da circa un anno. In pratica io ho delle visioni di cose che stanno per accadere,entro come in uno stato di trans e vedo delle cose".
"che genere di cose?" Le chiesi io.
" Vedo delle azioni future,non sempre chiarissime, dei volti,sento dei rumori.Credo che però tutto questo sia dovuto al fatto che l'avvenire è sempre mutabile,sinceramente faccio fatica a capirlo pure io. E poi mi metto a dire cose strane, come se non controllassi le parole."
Fece una pausa e mi guardò.
"Non mi credi vero?".
"Oh,si che ti credo Rosa". Le presi una mano dolcemente.
"Ti credo eccome,voglio crederti".
"Cosa ti spinge a credermi?" Mi fece lei.
"Oh,è tutto così strano". E lo era sul serio. Tutta questa faccenda non faceva parte di una comune normalità.
" Ma oggi sono in punizione, per sapere ciò che ti nascondo in questo momento dobbiamo aspettare la sera, sgataioliamo fuori di nascosto e ti faccio vedere ok?".
"Daccordo". Fece lei,anche se sembrava poco convinta.
"Adesso". La intimai io."Dimmi cosa hai visto".
" Ho visto te e ho udito un suono nel vento che mi diceva che stavi cambiando,poi ho visto lui, ho visto voi che eravate vicini e...Daniel era strano,come se anche lui non fosse più quello che abbiamo sempre visto. Non so,non era molto chiara come cosa. E poi ho sentito una cosa che mi ha ha fatto piangere,come un dolore psicologico di cui non traggo un origine".
Rimasi un po' perplessa. Se mia sorella era,come diceva una veggente ed io una sirena,ci poteva essere una remota possibilità che i nostri genitori o i nonni facessero parte di queste realtà, così proposi:" Forse dovremmo parlarne con mamma e papà".
"No". Fece lei:"Credi davvero che potrebbero credere ad una cosa simile? E in ogni caso sto elaborando una teoria secondo cui solo alcuni individui della nostra famiglia ereditino un non so che di,possiamo dire soprannaturale, e con ciò dubito fortemente dei nostri genitori. Forse la nonna. Quella donna ha un non so che di....boh".
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Perla nera
FantasyLe onde si infrangono sulla spiaggia deserta al chiaro di luna, mentre mi lascio avvolgere dal mare e dai suoi canti.