Ero seduta sugli scogli a guardare il mare con la mia perla in mano. Ero rimasta abbastanza scossa dall'accaduto, non riuscivo a darmene una spiegazione. Era tardo pomeriggio, mi trovavo in una zona deserta della spiaggia, l'unica in cui non passava nessun bagnante. Era un luogo spoglio ma pacifico. Ci venivo tutti gli anni con Juan, era bello passare il tempo con lui, passeggiare nella pineta boscosa...Era come un fratello con cui volevo ricongiungermi ma la cosa mi era stata impedita dalle circostanze. I suoi occhi grigi, i capelli ricciuti e color pece. Amavo spettinarlo di sorpresa, amavo le sue risa, la sua voce.Il telefono squittí (messaggio whatsupp;)). Lo presi dalla tasca. Era Daniel.
-STASERA HO UNA SORPRESA PER TE, VEDIAMOCI AL MOLO NEI PRESSI DEL TUO VILLAGGIO;).
Risposi:
-A CHE ORA?--22.30-
-♡♡♡
-♥♥♥
Daniel mi era parso un bravo ragazzo, non capivo i miei genitori.
Decisi di lanciare nuovamente la perla in mare. Mentre mi alzavo fui colta dalla brezza del vento salato, l'odore del mare mi riempí i polmoni. Mi stava richiamando a se.
"No, non lo fare". Urló Rosa correndomi appresso.
Ero in piedi sull'orlo dello scoglio con la perla in mano, pronta a tuffarmi.
Mi voltai, lei era affannata.
"Maureen ho avuto una visione, ti stavi gettando dagli scogli con la perla nera della conchiglia e il mare ti portava via, per sempre".Quelle parole mi colpirono con forza.
"Potresti avere interpretato male la tua visione".
Il mare non poteva portarmi via come aveva fatto con Juan, doveva esserci un ulteriore interpretazione alla visione della mia sorellina. "Ci lavoro su, concentrandomi, solitamente riesco ad interpretarle con una quasi certezza assoluta".
"Senti". Le feci io:"Devi darmi una mano". Feci un sorrisetto malizioso e lei colse al volo. "Si tratta di Daniel?".
"Si". Dissi io elettrizzata.
"Stasera devi aiutarmi a vederlo di nascosto al molo".
"Oh, che romantico". Fece lei.
"Ma...". Aggiunse."Hai bisogno di qualcosa di carino...è il momento di usare i nostri risparmi". E sorrise, quei sorrisi da malata dello shopping che tanto mi inquietavano. Mi trascinó a bancarelle e negozietti marittimi in cerca del completo ideale. Praticamente scelse lei. Mi innondó di vestiti e ne trovammo uno con delle leggere spalline, lungo fino alle ginocchia di un colore viola opaco con qualche lustrino qua è la e scollatura leggera, elegante. Poi fu la volta delle scarpe nere che furono abbinate alla pochette lucida e luminosa. "Sei perfetta". Disse lei infine, orgogliosa del suo capolavoro.
Tornando verso casa con le borse non la smetteva di parlare di come sarei stata carina per lui. " Non è mica un ballo". Risi io. Mi pareva che Rosa avesse un po' esagerato con tutta quella euforia ma vederla cosí felice mi faceva stare bene. A casa entró, esplodendo luce. "Ciao mamma, ciao papà, ciao nonni". Si sedette a tavola per la cena.
"Siete in ritardo, dove siete state?". Sbuffó il papà.
"A fare qualche spesuccia". Disse Rosa mentre io arrossivo. I nonni e i genitori erano abituati ad andare a dormire presto anche in estate. Io e Rosa ci chiudemmo in camera e mi aiutó a sistemarmi. Che emozione. L'abito era davvero incantevole.Quando mi fui vestita fu la volta del trucco e dei capelli. Misi un rossetto color carne e un tocco di luce semplice agli occhi concludendo con mascara a volontà. I capelli li lasciai liberi e li decorai solo con qualche boccolo improvvisato con la piastra.Misi una collana con conchiglia e fui pronta."Sei bellissima". Aveva commentato Rosa.
Sgataiolai fuori casa furtiva e mi diressi verso il molo. Il mio angelo mi aspettava, con una camicietta bianca ed inresistibile che gli avrei strappato volentieri in quel momento. A tale pensiero mi diedi un po' di contegno. Sorrise vedendomi arrivare e mi porse una mano.Ebbi un brivido al suo contatto. "Come sei bella". Commentó lui. Arrossii mentre rispondevo:"Grazie". Sul molo c'era una barchetta elegante.
"Si accomodi". Fece lui.
"Oh Daniel". Esclamai mentre mi aiutava a salire in barca. Ci allontanammo dalla costa, il mare calmo, il cielo stellato."È stupendo". Commentai.
Lui molló la guida e il motore. La barca si fermó. Mi prese per la vita e mi sussurró ad un orecchio:"Piaciuta la sorpresa?". Io gli sussurrai:"Si". I nostri volti si avvicinarono lentamente e le nostre labbra sincontrarono bisognose le une delle altre. Si avvicinó di piú a me,il suo odore mi fece impazzire. Le mie mani si spostarono sui suoi capelli dorati.
Lo attirai ancora piú a me. Sentivo le sue mani mandarmi brividi alla schiena. Esisteva solo lui e la sua essenza. Mi avvicinai, lo trasportai verso il bordo della barca, verso il mare. E udivo una voce nella mia testa. Era un richiamo. Portalo con te in acqua. E poi ancora.Tu non gli appartieni.Lascialo andare. Iniziai a ignorare tali voci e mi lasciai trasportare da lui. Gli sbottai un bottone. Lui sorrise dolcemente. Mi guardó per un lungo istante. Nel frattempo un aria gelida si alzó e le onde si fecero impetuose. Si abbatterono sull'imbarcazione con violenza e il colpo ci divise. Daniel fu letteralmente catapultato in acqua mentre io gridavo il suo nome e mi slanciavo invano per afferrarlo mentre scompariva tra i flutti.
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Perla nera
FantasyLe onde si infrangono sulla spiaggia deserta al chiaro di luna, mentre mi lascio avvolgere dal mare e dai suoi canti.