Capitolo 14

269 16 0
                                    

A casa tremavo ancora. Juan mi venne incontro. "Quando si parte?". Gli domandai. "Quando vuoi". Sorrise lui. "Prima voglio salutare i nonni, Rosa e papà". Dissi trattenendo le lacrime.
Juan volle abbracciarmi. Glielo permisi perché mi sentivo persa. volevo bene a Juan,come ad un fratello. Quella scelta radicale l'avremmo affrontata insieme."Andrà tutto bene". Mi sussurrò. Annuii poco convinta. Non parlai di ciò che aveva detto Daniel,dell'incontro con lui. Il mio cuore era spezzato a metà,mi sentivo come morta. Arrivò la piccola Rosa con il suo faccino da sirenetta. Ma non era lei la promessa del mare. Lei era una veggente. Il suo compito era un altro. "Maureen posso parlarti un momento?". Mi fece la ragazzina. I suoi occhi non erano più lucidi. Annuii e mi prese per mano. Tornammo sulla spiaggia e ci sedemmo su un muricciolo. Rosa parlò:"Mi mancherai tanto sorellina". La abbracciai forte baciandole la fronte. Per la mia sorellina tutti quegli avvenimenti dovevano essere sconvolgenti. "Starò bene,credo nelle parole che Juan mi ha detto. E' così che deve andare". Le accarezzai i capelli rossi che tanto assomigliavano a quelli della mamma. 

"Se dovessi incrociare la mamma,quando sarai nei fondali,dille che le voglio tanto bene. Dille che mi dispiace di non essere stata la figlia perfetta. Ti prego dillelo". Singhiozzò lei. Mi sentii stringere il cuore per un momento piccolo piccolo. "Rosa,mamma ti vuole bene e se la incontrerò lo farò. Forse un giorno tornerò. Forse un giorno ci riuniremo. Avrai una famiglia,sarai felice e anche io lo sarò". Provai a sorridere nonostante il dramma del momento e le lacrime che mi sgorgavano dagli occhi.

"Sai". Riprese lei. "Ho parlato con la nonna. Lei sapeva tutto perchè è come me. Lei è una veggente Maureen e vuole aiutarmi".

"Che cosa meravigliosa Rosa". Sospirai io dolcemente. La mia sorellina era uno dei tesori più preziosi che avevo e desideravo davvero che fosse felice e stesse bene.

"E se non tornassi più?". Mi fece lei.

"Tornerò,te lo prometto". Le dissi io. "Niente potrà dividerci". Aggiunsi con fermezza. Mi sussurrò tante cose dolci,la mia sorellina. Passeggiammo,ridemmo,scherzammo. Con lei era bello stare. Mio padre non l'avevo ancora visto.Doveva essere sconvolto. Ritrovai il buon umore con Rosa. Quei piccoli momenti magici gli avrei portati nel cuore. Più tardi tornammo verso casa dove Juan parlava con la nonna. Notai solo in quel momento quanto fosse diventato bello,quel moro di cugino che mi ritrovavo. Mi venne da ridacchiare al pensiero dei bei momenti passati assieme a lui. Quando mi vide si alzò :"Posso rubartela?". Disse malizioso facendo l'occhiolino a mia sorella. Lei sorrise candida mentre lui mi prendeva per mano e ci incamminammo lungo il sentiero. "Juan". Sussurrai io. "Non puoi immaginare quanto sia felice che tu sia vivo". Dissi e gli stampai un bacio in fronte. "Sono contento anche io di essere vivo Maureen". Rise di gusto. La sua risata contaggiosa mi colse. "Mangiamo qualcosa". MI propose. Solo allora mi resi conto che avevo una gran fame. Ci fermammo in un bar che freguentavamo da quando eravamo piccoli.Non era cambiato niente da allora. Ci servimmo di una bella brioches con cafellatte con panna montata sopra. Una vera delizia ai miei e ai suoi occhi. "Offro io". Fece lui quando ebbimo finito. "Grazie". Feci io con un sorriso da scroccona,dato che non avevo soldi con me. "Ti va di tornare nel famoso angolo di paradiso?". Mi propose. "Il nostro bosco!". Esclamai al colmo della gioia. Uscimmo felici e ci incamminammo verso la pineta. C'era ancora il solito tronco,dove siedevamo da bambini. "Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?". Rise lui. Quei ricordi mi faccevano sorridere con piacere. "Tu mi avevi lanciato addosso delle pigne per cacciarmi dal tuo territorio". Ricordai io con piacevole,allegra e divertente nostalgia. "E' vero e tu sei scappata urlando come una iena,dalla nonna".

"Che ti ha sgridato".

"Ma poi siamo diventati amici".

"Questo è vero". Risi io. Mi prese una mano tra le sue. Che belle mani che aveva quel mio quasi fratello. Ricordai i giochi che facevamo,gli scherzi ai nonni... "Ti ricordi quando ho messo delle puntine sulla sedia del nonno?". Ricordò lui. "Si". Risi io nuovamente. "Quanto se l'è presa poveretto?". 

"Quanti anni avrò avuto?".

"Mmmm...non ricordo". 

"Che importanza ha?". Esplose lui in una risata fragorosa. In quel momento ci raggiunse mio padre. Non ero abituata a ricevere tutte quelle attenzioni. Portava un piccolo cofanetto grazioso.

"Sapevo che vi avrei trovato qui". Disse l'uomo. Poi si rivolse a me. 

"Maureen questo è per te". Mi porse il cofanetto. Lo presi tra le mani e lo aprii. All'interno c'era una collanina d'oro con un un diamante a forma di cuore,color bianco puro. "Papà,grazie". Dissi e lo abbracciai commossa. "Era della mamma". Mi disse lui,trattenendo le lacrime. "Portalo sempre con te". Mi intimò.

"Lo farò con piacere e con onore". Dissi con fierezza guardando mio padre negli occhi.

"Sei matura Maureen. Stai diventando una donna. Sarai splendida come tua madre. Sarai una donna capace". Dai suoi occhi uscì una lacrima.

..........................................................................................................................................................................

Fu il pranzo più bello della mia vita. Non tanto per il cibo,che era comunque delizioso,ma per il clima famigliare. La nonna mia aveva riempito di consigli,di dolcezze. Il nonno era una persona silenziosa ma i suoi occhi dicevano tutto. Dissi a Juan che ero intenzionata a partire prima del tramontò. Egli acconsentì. 

..........................................................................................................................................................................

Il mare mi chiamava,un emozione incredibile mi pervase constatando che anche egli mi amava e, come aveva detto Juan,mi riteneva preziosa. Ero la sua perla. Ero ansiosa,curiosa,preoccupata,emozionata. I nonni,papà e Rosa si fermarono a qualche metro dal mare a guardare me e Juan pronti a partire. Entrò subito in acqua e mi intimò a seguirlo. Ebbi un momento di esitazione. Nel frattempo le sue gambe divennero una coda. "Forza Maureen,il mare è pieno di persone come noi. Ti presenterò degli amici e ti fai una nuova vita". Poggiai i piedi in acqua mentre lui si allontanava. Il tramonto si scorgeva in lontananza. Il mare mi chiamava. Era la cosa giusta.

"Maureen". Urlò una voce a sguarciagola. Daniel mi venne incontro vilentemente e... Mi abbracciò.

"Daniel". Gli sussurrai io attirandolo a me. Mi accarezzò con una mano il viso.

"Mia dolce Maureen,io ti amo. Non dovevo dirti quelle parole prima. Tu sei l'unica ragazza che mi sia mai entrata davvero nel cuore. Io ti amerò sempre. I veri nemici sono la mia famiglia e i miei zii ma tu con me sarai sempre al sicuro,te lo prometto".  Non dissi niente. Lo baciai. Il bacio più bello e dolce della mia vita. Lo assaporai sulle labbra,mi lasciai assaggiare da lui. Non volevo più staccarmi da Daniel. I nostri corpi a contatto erano come i pezzi di un puzzle. Erano incastrati. Brillavano di luce propria solo se uniti. "Daniel,non ti scorderò mai". Sussurrai alle sue labbra. Amavo le sue mani percorrere il mio corpo e darmi i brividi. 

"Maureen tu sarai sempre e solo l'unica. Ti aspetterò sempre. Ti giuro che ti troverò,che tornerai da me,che io e te un giorno potremmo vivere felici per sempre".

I suoi occhi erano pieni d'amore,vero,puro sincero. "Ti porterò sempre nel mio cuore Daniel e il mare sarà costretto a dirti che quando tornerò sarà per te". 

"Tu non mi appartieni". Ribadì lui tristemente. "Tu sei del mare Maureen".

"E' vero Daniel". Dissi io."Appartengo al mare ma il mio cuore è tuo,solo tuo. Il mio cuore è tuo per sempre perchè ti amo". E allora avvenne la magia più grande di tutte. Una luce misteriosa ci avvolse in turbinio di scintille,il mare tacque,la terra si fermò per un minuto. Un odore dolce,passionale entrò dentro di me e dentro di lui. I nostri cuori si erano scambiati. Adesso appartenavamo l'uno all'altra,per sempre. Quando la terra riprese a girare e il mare ad agitarsi noi eravamo diversi. Eravamo più uniti."Tua sorella aveva ragione". Soorise lui."I nostri destini,ci hanno cambiato per sempre". Disse lui. "Ti troverò". Disse Daniel in ultimo. Prima che mollassi la mia mano dalla sua,che mi teneva con amore,gli rivolsi un sorriso luminoso che lui ricambiò. 

Le onde si infrangono sulla spiaggia deserta al chiaro di luna, mentre mi lascio avvolgere dal mare e dai suoi canti.  


Perla neraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora