나정
🐰notizia🐶-Jeongyeon, non fare così. Papà merita di essere felice.- disse Seungyeon, sua sorella maggiore, provando a far ragionare la bionda, la quale se ne stava sul suo letto ad osservare il panorama fuori alla finestra.
La città di Seul era piuttosto fredda in quella sera di ottobre e una forte pioggia si era abbattuta sulle case dei cittadini sud coreani di quella grande città. Una tipica giornata per non fare nulla e rilassarsi, almeno questo era quello che aveva pensato Jeongyeon quando era tornata a casa, bagnata fradicia per via del fenomeno atmosferico. Quando uscì dal bagno, dopo essersi fatta una lunga e calda doccia, ed aver indossato dei vestiti comodi e caldi, sua sorella, Seoyeon, decise di disturbarla, non consentendole di vedere il drama che tanto desiderava vedere.
-Papà deve parlarci.- disse Soyeon sull'orlo della porta della camera della più piccola delle tre sorelle.
Jeongyeon andò verso la sorella ed insieme scesero verso il salone, dove il padre e la loro sorella maggiore, Seungyeon, le stavano aspettando comodamente seduti sul divano. Il signor Yoo, padre delle ragazze, aveva un grosso sorriso stampato sulla faccia e Seungyeon stava insistendo affinché ottenesse qualche informazione prima delle altre due sorelle, essendo la più grande delle figlie. Quando Soyeon e Jeongyeon si sedettero accanto a Seungyeon, di fronte a loro padre, il signor Yoo si schiarì la voce con un colpo di tosse.
-Ragazze, devo darvi una notizia, per me fantastica, spero sia lo stesso per voi.- disse il signor Yoo piuttosto emozionato.
Le tre sorelle si lanciarono delle occhiate curiose tra loro cercando di studiare l'una lo sguardo dell'altra, ma nessuna di loro aveva una minima idea di cosa volesse dir loro il padre. Rivolsero nuovamente lo sguardo verso l'uomo e aspettarono che parlasse.
-Sapete quanto importante sia stata vostra madre nella mia vita. L'ho amata con tutto me stesso. Purtroppo, lei non è qui tra noi. Quando scoprii che non ce l'avrebbe fatta, sentii il mondo cadermi addosso. All'improvviso, però, è entrata una donna nella mia vita. Non era in programma, ma con lei mi sento bene. La mia compagna e io stiamo insieme da cinque mesi e tra una settimana si trasferirà qui.
Jeongyeon, dopo aver ascoltato attentamente tutto il discorso del padre, si alzò e corse in camera, senza ascoltare i richiami di sua sorella Soyeon.
-Vado io.- disse Seungyeon alzandosi e salendo le scale che portavano alle camere da letto delle tre sorelle. Seungyeon arrivò davanti alla seconda porta del corridoio ed entrò senza neanche bussare, sedendosi sul letto accanto a sua sorella.
-Jeongyeon, non fare così. Papà merita di essere felice.
Jeongyeon non la stava ascoltando, era troppo presa dal guardare il panorama, forse perché le gocce di pioggia che cadevano sui palazzi erano più interessanti delle parole inutili di sua sorella, forse perché quelle gocce simboleggiavano le lacrime di Jeongyeon che tanto aveva trattenuto. Non si può dire che la sua fosse una vita semplice. Sua madre era morta per colpa sua, o almeno glielo avevano sempre rinfacciato tutti i suoi parenti, all'infuori delle sue sorelle. La verità era che la signora Yoo era stata avvertita che, se avesse dato alla luce sua figlia, le sue speranze di vita sarebbero state basse. La signora Yoo aveva deciso di affrontare il parto ma purtroppo, poche ore dopo aver dato alla luce Jeongyeon, era morta. «È stata una mia decisione, non prendetevela con la mia piccola Jeongyeon. Se qualcuno dovesse scagliarsi contro di lei, vivrei nel tormento in Paradiso.» fu una delle tante cose che la signora Yoo disse tenendo stretta la mano del marito e tenendo, con l'altro braccio, la sua piccola appena nata. Cosa dire più della vita di Yoo Jeongyeon? Cresciuta senza madre e sotto le accuse di averla uccisa, aveva vissuto un'infanzia tormentata e piena di dubbi. Era stata davvero lei ad uccidere sua madre? Come era possibile? Non era neanche consapevole di quel che stava facendo. Per anni non ebbe mai amici. Aveva capito che le persone, all'infuori della sua famiglia, che consisteva in padre e due sorelle, erano cattive e andavano evitate. Quando crebbe, pian piano aveva cominciato ad avere degli amici, tra cui la sua amica storica, Park Jihyo, che non l'aveva mai abbandonata. Suo padre, poi, quando la ragazza aveva dieci anni, cominciò ad uscire con delle ragazze. Per le tre figlie era qualcosa di normale, ma poi scoprirono che il padre aveva in media una ragazza nuova a settimana. C'era qualcosa che non andava e le tre gli parlarono dicendogli che erano d'accordo con l'idea che trovasse una compagna, a patto che fosse fissa. Il signor Yoo aveva continuato a frequenatre locali con spogliarelliste e poi, da qualche mese a questa parte, aveva smesso di portare ragazze a casa. Le tre si insospettirono. Jeongyeon non sapeva che pensare della notizia: finalmente una compagna stabile, ma perché farla trasferire subito? Non avrebbe dovuto assicurarsi che la compagna le avrebbe trattate bene? Si fidava già tanto? Da quanto la conosceva? Stava con lei anche quando andava ancora ai club? Continuava a frequentare quei posti? Ad ogni modo, finalmente avrebbe avuto la figura materna tanto attesa e che tanto necessitava, anche se ormai era grande, ma qualche consiglio femminile da parte di una donna matura avrebbe fatto sempre bene.
-Ho solo paura di avere un'estranea in casa. Non la conosciamo, Seungyeon.
-Lo so... Però papà non metterebbe mai una donna qualsiasi in casa. Credo.- Il dubbio era salito anche a lei ripensando a quando si presentò a casa con una donna di trent'anni quando Jeongyeon ne aveva tredici, si era chiuso in camera e da allora aveva preso il vizio. Il signor Yoo era semplicemente impazzito da un giorno all'altro. "Crisi di mezz'età" lo giustificava sua madre e "Il trauma di aver perso tua madre l'ha peggiorata" affermava loro zio, quello che più si era preso cura di loro.
-Ormai non possiamo neanche più fidarci di papà.
-Non dire così... Certo... Non è stata la mossa migliore portare in casa donne sconosciute, soprattutto quando eri piccola, ma di lui come padre possiamo sempre fidarci.
-Non lo so... Ricordi quando perse la testa per quella prostituta? E se dovesse fare lo stesso? Se dovesse iniziare a preferire la compagna a noi?
Seungyeon lo ricordava benissimo: loro padre aveva dato tutti i suoi soldi a quella signora, la quale era sparita, e lì era impazzito ancora di più.
ce la faccio a dare a jeongyeon una vita normale per una volta?
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SMILF|2YEON|IT
FanfictionA sconvolgere la vita di Jeongyeon arriverà la sua matrigna. milf= mother i'd like to f*ck smilf= step-mother i'd like to f*ck