O7-Bisogno di te

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나정
🐰bisogno di te🐶

ATTENZIONE: presenza di contenuti 18+.

Sana bussò il campanello e Nayeon si alzò dal tavolo per aprire, ritrovandosi davanti la ragazza che tanto odiava.

-Ciao Nayeon.- la salutò velocemente Sana per poi correre di sopra.

Nayeon si chiuse la porta dietro e lanciò delle occhiatacce alla giapponese. Chissà cos'aveva di tanto urgente da fare con Jeongyeon. Ah... Quando sarebbe arrivata Tzuyu...

Sana arrivò davanti alla porta di Jeongyeon e bussò. La bionda si alzò ed aprì, lasciando entrare la fidanzata, quindi chiuse a chiave la porta. Jeongyeon si diresse verso Sana, prendendola per i fianchi e posando le sue labbra su quelle della giapponese, la quale ricambiò immediatamente mettendole le braccia attorno al collo. Dopo aver approfondito il bacio, facendolo diventare, per Sana,-dato che per Jeongyeon già lo era- lussurioso, Jeongyeon staccò le sue labbra da quelle della ragazza, la spinse sul suo letto con aggressività e si mise su di lei. Sana non stava aspettando altro: lei e Jeongyeon non avevano un rapporto di quel tipo da oltre tre mesi- l'ultima volta che lo ebbero, circa tre mesi prima, Jeongyeon era scappata di casa in seguito ad una lite col padre. Jeongyeon tolse velocemente la maglia di Sana, gettandola sul pavimento e poi fece lo stesso con le sue scarpe. Sana si sbarazzò del reggiseno, mentre Jeongyeon era occupata a rimuoverle i jeans e poi le mutandine. Quando Sana fu privata dei suoi vestiti, Jeongyeon guardò il suo seno scoperto con lussuria e cominciò a massaggiarglielo con le sue mani, stringendolo tanto forte quanto bastava per sfogare la rabbia che aveva repressa dentro di sé. Sana sapeva benissimo che Nayeon era in casa ma non riusciva a non gemere. D'altronde, a Jeongyeon neanche importava se Nayeon le avesse sentite. Dopo aver sfogato la sua rabbia con la forza delle mani, scese con lo sguardo sull'intimità della sua fidanzata e le strinse la coscia con la mano.

-J...Jeong.-

-Dimmi cosa vuoi, put**nella.- disse Jeongyeon piena di lussuria.

Certamente Jeongyeon non intendeva offendere Sana e la giapponese lo sapeva benissimo. Quello era semplicemente il nomignolo che usava a letto, in particolare quando di ritrovava ad essere violenta come quella mattina.

-La tua put**nella vuole che tu la sc*pi.- disse Sana col respiro affannato.

Sul volto di Jeongyeon apparve un ghigno e spostò le sue dita nell'intimità di Sana.

-Sappi che non sarò gentile.- disse Jeongyeon mentre Sana stava già urlando, più per il dolore che per il piacere.

Jeongyeon spinse sempre più in profondità e andò sempre più velocemente. Per quanto era arrabbiata per la questione di Nayeon, avrebbe anche potuto fare seriamente del male a Sana.

Nel frattempo, al piano di sotto Nayeon stava sentendo tutto e non poteva credere Jeongyeon stesse facendo ses*o con qualcuno sotto il suo stesso tetto.

Sana rilasciò il suo liquido sulle dita di Jeongyeon, la quale si alzò e si andò a sciacquare in bagno, mentre Sana riprendeva fiato, trovandosi ancora sfinita sul letto a pancia in su. Quando Jeongyeon uscì dal bagno, trovò Sana con addosso la biancheria intima e che stava raccogliendo da terra la maglia. Sana girò la testa verso Jeongyeon e le sorrise.

-A cosa devo questo trattamento?- le domandò soddisfatta Sana.

-Niente in particolare. Avevo bisogno di te.- disse Jeongyeon cercando di mandare avanti la sua relazione e cercando di imporsi di amare Sana, perché Sana meritava di essere amata, essendo l'unica, oltre a Jihyo, a non averla mai abbandonata.

-Erano mesi che non lo facevamo. Grazie, Jeong!- esclamò felice Sana mentre indossava i jeans.

Jeongyeon la osservò rivestirsi, anche se in realtà non la stava guardando, era solo persa tra i suoi pensieri. Quando Sana ebbe finito di vestirsi, si alzò dal letto con un salto e andò verso Jeongyeon, lasciandole un bacio a stampo sulle labbra.

-Ti amo, Jeong.- disse ancora presa dall'emozione Sana.

Jeongyeon si limitò a sorriderle. Sana sapeva benissimo che Jeongyeon non era il tipo di persona che mostrava sentimenti e, nonostante volesse, ovviamente, ricevere affetto, non lo faceva mai notare a Jeongyeon, perché sapeva che aveva avuto una vita complicata, quindi aveva tutti i diritti di essere fredda.

Jeongyeon accompagnò Sana giù e, arrivata alla porta, la salutò con la mano.

-Salutami Nayeon.- disse Sana.

Jeongyeon chiuse la porta e, quando si girò, Nayeon uscì dalla cucina, fingendo di passare di lì per caso.

-Ti saluta Sana.- disse Jeongyeon.

Nayeon, però, la ignorò e continuò a camminare fino alla porta di fronte alla cucina, nonché camera da letto sua e del signor Yoo.

-Sempre molto educata...

Nayeon strinse i pugni e si impose di non reagire. Yoo Jeongyeon non meritava la sua ira.

-Parla di educazione quella con la fidanzata che urla come se la stessero torturando.

Nayeon si girò e guardò Jeongyeon con un ghigno. Pensava di aver vinto con quella frase ma aveva dimenticato che a Jeongyeon piaceva rispondere a tono.

-Ah sì? Eppure eri tu che nell'aula di matematica urlavi tre anni fa. E perché non ti hanno espulsa? Ah già... Perché ti eri fatta anche il prof. di inglese.

-Questo non è mai accaduto! Se non mi hanno espulsa è perché mio padre ha parlato col preside.

-Che era suo amico, no? Ecco perché avevi sempre i voti più alti. Parlando di tuo padre... Come l'ha presa questa questione? Intendo del fidanzamento con mio padre? Gliel'hai detto?

-Ovvio che gliel'ho detto. Sono una donna adulta, faccio ciò che voglio.

-E che ne pensa lui?

-Finché è di buona famiglia, andrà benissimo.

-Non gli hai detto la sua età, vero?

Nayeon roteò gli occhi. -No, d'accordo? Come pensi che la prenderebbe? Preferirebbe una figlia lesbica ad una con un cinquantenne. D'altronde mia sorella Yuna ha già fatto coming out e da un anno mio padre ha imparato ad accettarla e gli piace la sua ragazza.

-E cosa farai quando tuo padre vorrà conoscere il tuo ragazzo?

-Troverò un modo, ma questi non sono affari che ti riguardano. Ora sparisci.

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