12-Pranzo

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나정
🐰pranzo🐶

Erano ormai passati giorni e i giorni erano diventati settimane. La routine era praticamente la stessa: Nayeon e Jeongyeon che non si parlavano più di tanto, dato che non avevano molto da dirsi; Sana che ormai non frequentava più casa Yoo da quando lei e Jeongyeon si erano lasciate; Soyeon e Seungyeon che passavano tempo con la loro famiglia la sera; e il signor Yoo che rincasava tardi, fatta eccezione per il sabato e la domenica.

Jeongyeon era seduta sul divano, quando sentì il campanello.

"Dovremmo darle le chiavi di casa." pensò Jeongyeon alzandosi per andare ad aprire e ritrovarsi davanti Tzuyu.

-Parassita, come va?

-Alla fine Sana non è tornata correndo tra le tue braccia.

-No, ma non sta più con te. Nayeon è in casa?

-Dove altro potrebbe stare?

-Bene, allora dille di portare il suo grazioso culo qua.

-Perché non glielo dici tu?

-Uh... Vedo che siete ancora in pessimi termini.

-Siamo mai andate d'accordo?

-Non hai torto. Vado da Nayeon.

La taiwanese andò in camera della sua amica e del suo compagno, mentre Jeongyeon rimase sul divano.

-Tzuyu, menomale che sei qui! Non so che fare.

-Hai bisogno di qualche pasticca per il vecchietto?

-Ma no! Non è questo! Finiscila! Sono i miei... Insistono per conoscere il mio compagno. Yuna ha dato loro l'indirizzo e sono sorpresi dal fatto che sia quello dello chef Kyungsoo.

-Ah... E perché tua sorella avrebbe dato loro l'indirizzo?

-Sai com'è mio padre. Ora che dovrei fare?

-Io un'idea ce l'avrei..

^-^

-Oggi siamo solo noi a pranzo.- disse Nayeon avvicinandosi al divano.

-Tzuyu è già andata via?

-Da un po'. Non ti ha sal... È Tzuyu. Vuoi che... Ti faccia qualcosa di speciale?- domandò sedendosi accanto a lei.

Jeongyeon inarcò un sopracciglio. -Fai quello che vuoi.

-Ascolta, tu vuoi bene a tuo padre, giusto?

-Giusto...

-E sai quanto ci tenga a me.

Jeongyeon sospirò. -Sì.

-Mio padre vuole venire qui. Mia sorella gli ha dato l'indirizzo. Verrà domani. Ho bisogno di un aiuto.

-Tu, Im Nayeon, hai bisogno di un aiuto? Da me? Che vuoi?

-Fingi di essere la mia ragazza.

-Eh!? Ci scopriranno subito, non facciamo che insultarci.

-Si tratta di fingere per un paio d'ore. Vengono a pranzo e poi se ne vanno. Non sai quanto sia importante per me la relazione con tuo padre.

-Certo... Per arrivare a chiedere aiuto a me... Però... Io cosa ottengo in cambio?

-Dovevo aspettarmelo. Cosa vuoi?

-Passare una notte con te.

-Come, scusa!? Vorrai scherzare!

-Questi sono i patti.

-E tuo padre?

-C'ero prima io.

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