24-Lezioni di psicologia

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나정
🐰lezioni di psicologia🐶

Erano ormai due giorni che casa Yoo era priva della presenza di Nayeon e le dinamiche sembavano essere sempre uguali all'apparenza. Peccato che il signor Yoo uscisse molto più spesso per distrarsi ed evitare di pensare alla aragzza per cui aveva iniziato a provare qualcosa.

-C'è qualcuno in casa?- domandò Rosé staccandosi un attimo da Jeongyeon per fare la domanda.

-No, siamo sole.- rispose la bionda per poi riprendere il bacio necessitante che si stavano scambiando.

Ma facciamo un passo indietro. Quella mattina Rosé si era presentata a casa di Jeongyeon perché molto preoccupata. La bionda si alzò dal letto con poca voglia quando sentì il campanello suonare. Quando aprì si ritrovò davanti la ragazza dai capelli rosa.

-Il portiere mi ha fatta entrare. Perché non rispondi alle mie chiamate e ai miei messaggi?

-Non è per te. Entra.-

Si andarono a sedere sul divano per parlare comodamente.

-Jihyo mi ha detto di Nayeon. È per lei?

-No. È solo che mio padre era davvero innamorato ed ho paura che possa ricadere nelle sue tendenze del passato. Non mi piaceva la relazione che aveva con Nayeon ma almeno non si drogava e non portava a casa una ragazza diversa ogni giorno.

Rosé le si avvicinò e le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Qualsiasi cosa ti preoccupi, io ho la soluzione adatta.

-Ah sì? Puoi far resuscitare mia madre?

L'australiana abbassò lo sguardo. -Posso... Farti dimenticare tutto per qualche minuto.

-E come? Alcol?

Rosé sorrise e prese tra le mani il viso di Jeongyeon, fiondandosi sulle labbra, baciandola con disperazione, finalmente facendo qualcosa che aveva sognato per anni. La bionda subito ricambiò, quasi l'avesse sognato anche lei. L'australiana ne approfittò per sedersi su di lei ed approfondire il bacio inserendo anche la sua lingua. Era anche meglio di come lo aveva immaginato e stava anche facendo una buona azione, aiutando la ragazza che le piaceva a distrarsi dal dolore che la vita le aveva riservato.

-Andiamo in camera mia.- sussurrò Jeongyeon.

Subito si alzarono, continuando a baciarsi sulle scale, arrivando fino alla camera dove ogni sogno proibito si sarebbe realizzato. Prima Nayeon, poi Sana, ecco l'ennesimo divertissment pascaliano per Jeongyeon.

>_<

-Nayeon, proprio non vuoi dirci perché ti sei lasciata con Jeongyeon? Sembrava tanto una brava ragazza.

-Mamma, è una ragazza.

-Coraggio, questa storia l'abbiamo già superata con Yuna. Tu stessa l'hai difesa per anni. Allora? Cos'è successo?

-Non mi va di parlarne. Ora vado.

Irene proprio non capiva. Un sospetto lo aveva, a dire la verità. Spiò dalla finestra e scosse il capo quando vide l'uomo che era sicura c'entrasse con la rottura di Nayeon e Jeongyeon. Ma Irene non sarebbe rimasta con le mani in mano.

>_<

-Allora, pensi ancora a lei?- domandò Rosé accarezzando la schiena nuda di Jeongyeon.

La bionda guardava il muro davanti a sé, come in cerca di risposte. -No.

-So che stai mentendo, quindi se hai bisogno di altra sexterapia, chiamami. O magari... Vuoi parlarne, così ti aiuto a dimenticarla. Cosa ti piaceva di lei? Non era quella che ti trattava male? O forse era proprio questo che ti attraeva? O l'idea del proibito?

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