Capitolo 7

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Chelsea's Pov

Lo odio, lo odio, lo odio!

Adesso sono fottutamente sola, per colpa sua, cazzo!

Quelle parole non le ho mai dette a nessuno, lui è stato il primo... E probabilmente l'ultimo.

Perchè l'ha fatto? Io non sono abbastanza?

Cammino senza meta, con le mille domande che ballano nella mia testa.

Mi ritrovo difronte ad un parco abbandonato... Lo scruto per bene...

No, dai... Deve essere uno stupido scherzo, un fottuto scherzo per farmi stare peggio, grande.

*flashback*
Avevo il cuore a mille. Nick,il ragazzo che frequentavo, mi portò in un posto abbastanza strano: un parco abbandonato, privo di anima.
"Nick, che ci facciamo qui?"-chiesi.
"Lo saprai presto.. Ora seguimi."- rispose sorridendo.
Avevo le ginocchia tremolanti, le guance arrossate e mi mancava il respiro.
Mi condusse in una di quelle casette per i bambini, il che fu strano... Che dovevamo farci?
Lui mi spinse dentro e mi raggiunse subito dopo.
"È dall'inizio che volevo farlo."-disse portando la sua bocca sulla mia, facendomi accellerare di non so quanto, il battito cardiaco.
Fu il nostro primo bacio.

Rivivo quel giorno come se fosse appena accaduto. Mi manca da morire.

Ma no, io devo andare avanti, con o senza di lui.

Percorro la stradina fatta migliaia di volte, per arrivare alla piccola casetta in plastica. Mi fermo davanti ad essa.

È il peggior modo di andare avanti, qui dentro, sembra che le immagini del nostro primo bacio siano rimaste incastrate lí dentro.

Percepisco l'amore, la curiositá, la velocitá con cui si svolse quel giorno.

I miei pensieri vengono interrotti dalla vibrazione del mio cellulare: è mia madre.

Alzo gli occhi al cielo e rispondo.

"Pronto?"-dico singhiozzando... Sto piangendo? Non me ne ero neanche accorta.

"Come ti perm... Chelsea, perchè piangi?"-chiede preoccupata.

"Mamma... È tutto un fottuto.. Un fottuto casino.."-farfuglio.

"Dai, adesso vieni a casa e ne parliamo... Ricordati che non mi hai risposto alle chiamate per ben 43 volte!"

"Sí, okay mamma.. Ciao."-dico annoiata.

Torno indietro per uscire dal parco, ma d'istinto mi volto verso la piccola casetta e le lancio la prima cosa che mi capita di vedere: un sassolino.

Esso, lanciato con una certa forza non so dove trovata, procura una leggera ammaccatura sul fronte della casetta.

"Fanculo."-sussurro e me ne vado.

[...]

"Come... ti tradiva?"-urla mia madre.

"Sí, Dio.. E gliene ho dette quattro."-dico ridacchiando nervosamente.

"Non me l'aspettavo da lui... seriamente. Questo spiega quanto siano stronzi gli uomini."-pronuncia seria.

Rido e subito l'abbraccio.

Harry's Pov

"Bene Styles, tra meno di 48 ore sará fuori di qui."-dice mio padre, nonchè colui che 'dirige' questa merda.

"Avanti, papá... Non essere cosí formale con tuo figlio."-rispondo scherzando.

"Zitto Harry. L'importante è che tu esca di qui, non sopporto vederti in veste di un carcerato."-bisbiglia.

"A nessun padre piacerebbe."-sottolineo la parola padre.

"Ora vai nella tua cella."-ordina.

Alzo gli occhi al cielo e mi muovo verso quella stanza piccolissima, che a breve avrei lasciato.

Sento provenire dal corridoio B dei rumori e delle parole.

Cerco di captare il mittente, come al solito è Nick.

Busso alla porta della sua cella e gli urlo di starsi fermo e di non rompere le palle.

Lui per risposta lancia sulla porta uno dei pochi oggetti permessi in cella.

"Cazzo, Harry.. Non capisci che sto di merda?"-sento dire.

"Amico, ma stai calmo... Posso entrare?"-chiedo.

Lui non risponde, e il suo silenzio lo prendo come un acconsentimento.

Aperta la porta, lo vedo seduto a gambe incrociate su quella specie di letto malandato, con le mani tra i capelli.

"Chelsea... Lei... Ha scoperto."-borbotta balbettando.

"Fammi indovinare... L'hai tradita."-dico ridendo.

Lui alza di scatto la testa e sgrana gli occhi.

"Come diamine lo sai?"

"Ohw, anche la mia ex ha avuto la sua stessa reazione."-rido ancora pensandoci e abbasso la testa.

"E tu che hai fatto?"-si è incuriosito.

"Niente, ho continuato a scopare."-dico con noncuranza.

"Non sei stato male per lei?"

"Nah.."-rispondo guardandolo.

Lui ride leggermente e si alza dal letto.

Non avevo mai parlato cosí a nessuno, sinceramente dicevo di tutti che erano delle teste di cazzo, ma questo tipo.. Non lo so... Lo considero amico?

Come se fosse stato illuminato, mi guarda e inizia a parlare.

"E se tu le parlassi? Se le dicessi che mi dispiace? No no.. Meglio di no. Styles.. Fai finta di niente."

Non dò peso a quello che ha detto, quindi mi alzo e me ne vado, facendogli un cenno con la testa.

Però pensandoci bene potrei parlarle, ma non per Nick.

Ecco il settimo capitolooo.

Dirty Mouth||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora