Capitolo 13

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Cazzo.

No no no. Non adesso.

Mi alzo di scatto dalla panchina e faccio segno a Chelsea di fare silenzio e di non farsi vedere.

Lei annuisce, non capendo la situazione.

Scendo velocemente le scale e mi piazzo vicino al vecchio lampione malandato.

Non vedo nessuno, e c'è silenzio... Troppo per me.

Sento afferrarmi per il collo e inizio a dimenarmi, scalciando come un matto.

Alla fine capisco chi mi ha attaccato: il fratello di una delle mie vittime: Luke.

Sua sorella si chiama Jessica. È una delle ragazze che mi ha fatto causa e ha contribuito a farmi sbattere in prigione. Ricordo quando l'ho conosciuta... Era cosí innocente e mi incuriosiva.

Realizzo di avere un ragazzo furioso d'avanti a me, assumo il controllo buttandolo a terra e salgo su di lui, bloccandogli i polsi.

"Styles, ti ho cercato per nove mesi, cazzo. Ti ammazzo."-sbraita.

"Non oggi, amico."-gli sferro un pugno sulla mascella.

Lui sorride sghembo e guarda un punto oltre la mia spalla.

"Harry!"-sento urlare Chelsea.

"Che co-"-dico voltandomi, e ricevo un calcio in pieno viso.

"Harry!"- urla di nuovo.

Quello che era sotto di me si alza massaggiandosi il posto colpito dal mio pugno.

Vedo tutto offuscato, mi gira la testa e a momenti penso di poter svenire.

Ma mi sforzo di vedere cosa sta succedendo a Chelsea, che è immobilizzata con le mani sulla bocca.

È traumatizzata, si vede anche da qui, con la vista che adesso non è un granchè.

"Ma cosa abbiamo qui..."-uno dei due sorride e si avvicina al posto in cui la ragazza è rimasta.

No, lasciala...

Non ho la forza di parlare, sono debole.. La mia vista è completamente oscurata e la mia testa urta violentemente contro il terreno.

Chelsea's Pov

Harry ha perso i sensi e un ragazzo poco piú grande di me si sta avvicinando piano piano alla mia postazione.

Sapevo che questa è stata una stupidissima idea, non dovevo uscire con quel ragazzo.

Non è una brava persona, avrei preferito scappare in un altro continente, piuttosto che finire in questo guaio.

Cosa faccio adesso? Cosa mi fará questa persona che ormai è vicinissima a me?

Indietreggio un pò troppo e finisco con il inciampare in uno scalino.

Giusto, le scale!

Rimango un altro secondo ferma, poi di scatto percorro come un fulmine la scalinata, per ritrovarmi con i piedi sul terriccio e correre, correre come non avevo mai fatto prima, lasciandomi alle spalle i miei attuali problemi.

Sono arrivata all'auto di Harry, senza sapere cosa fare. Io non so guidare.

Sento un peso al cuore, un fastidio che mi fa stare male.

Qualcosa che ti mangia il cuore, un senso di colpa.

Penso sia per Harry.

L'ho lasciato nelle mani di quei due delinquenti, permettendo loro di usufruire della sua incoscienza per fargli del male.

Non posso lasciarlo solo.

Anche se mi fa paura, non mi ha fatto ancora niente di male, ma dopo tutto questo, devo allontanarmi da lui.

Sono giá a metá strada, tra poco raggiungerò Harry.

Sto correndo di nuovo, per ritornare in pericolo.

Riconosco la familiare luce del lampione e delle ombre che si muovono nel buio.

Rallento il passo e mi nascondo dalla parte in cui sono scesa qualche minuto fa.

Harry giace a terra privo di sensi, con il sangue che gli cola dappertutto.

Ho paura.

C'è silenzio, il mio cuore che batte velocissimo procura l'unico sordo rumore.

"Ha imparato la lezione, questo bastardo."-dice uno.

"Guardalo come è indifeso... Povero."-scherza l'altro.

I due tipi tirano l'ultimo calcio alla spalla di Harry- alla scena copro subito gli occhi- e se ne vanno per la loro strada.

Aspetta che si allontanino un pò, per correre dal ragazzo incosciente a pochi metri da me.

I suoi occhi sono chiusi, le sue labbra gonfie sono semi-aperte, ricoperte dal sangue, la sua T-Shirt è punteggiata di un rosso acceso, creando uno scenario orribile.

Mi accovaccio a terra e gli perlustro i tagli che ha sulle guance e sulla fronte.

Perchè mi sono cacciata in questo guaio?

Sono difronte ad uno sconosciuto che non smette di sanguinare, in un posto sperduto nel nulla.

Perchè io? Non so che fare. Mi sento inutile. Sento gli occhi inumidirsi e cerco di calmarmi. Devo fare qualcosa.

"Harry, mi senti?"-chiedo dolcemente.

Lui risponde biascicando parole senza senso.

È vivo.

"Chiamo aiuto."-prendo il cellulare nella tasca del giubbotto e digito il numero dell'ambulanza.


Eeecco a il nuovo capitooloo.

Votate, pls.❤

Dirty Mouth||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora