Capitolo 11

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Chelsea's Pov

Oggi devo vedermi con Harry.

Io non voglio, ma sono sicura mi trascinerebbe con la forza al luogo in cui ci dobbiamo vedere.

Due ore.

Mancano due ore e io sono ancora in condizioni pessime dopo la scuola.

Prima cosa, devo scegliere cosa mettermi.

Dopo una buona ventina di minuti in cerca di cose decenti, tiro fuori dall'armadio una semplice T-Shirt bianca stampata e una gonna a vita alta nera.

Okay.

Un'ora e mezza.

Vado in bagno e apro l'acqua della doccia.

È perfetta: non è nè ustionante, nè congelante.

Mi rilasso un pò troppo tempo e quando riprendo coscienza, mancano cinquanta minuti.

Velocemente mi asciugo i capelli e metto a riscaldare la piastra.

Mi infilo i collant color carne, la gonna e la T-Shirt.

Okay.

Mezz'ora.

"Chelsea!"-grida mia madre dal piano di sotto.

"Che vuoi!"-le rispondo irritata.

"Scendi!"

Alzo gli occhi al cielo e la raggiungo in salotto.

"Che vuoi."-incrocio le braccia al petto.

"Perchè sei vestita cosí?"-alza un sopracciglio.

E che le dico adesso?

"Ehm.. Uh...Devo vedermi con Alexia a casa sua. Poi usciamo."-mento.

"Ehm. Okay. Io ho una cena di lavoro. Miraccomando, sai l'orario del coprifuoco."

"Ancora con questo fatto?"

Mia madre ha istituito un orario che devo rispettare per tornare a casa.

Devo ritornare verso le undici.

È vantaggioso, in un certo senso.

Dovrò stare con Harry, meno di quanto si aspetti.

Mi ignora e salgo velocemente le scale.

Venticinque minuti.

Devo farmi i capelli, oddio.

Mi precipito in bagno e mi arriccio le punte, per dare un pò di volume alla mia chioma.

Dieci minuti.

Mi trucco velocemente e mi infilo il cappotto.

Sono fuori casa, appoggiata al cancello d'ingresso.

Harry dovrebbe arrivare... Ora.

Come non detto, un'auto nera lucida parcheggia difronte alla mia villa.

Harry esce dall'auto e mi viene in contro ghignando.

È vestito con dei semplici jeans aderenti neri e una maglia bianca.

Si avvicina un pò troppo e mi sussura all'orecchio.

"Non pensi sia troppo corta questa gonna, mh?"-dice, alzandomela lentamente.

Mi allontano di scatto, con le guance che vanno a fuoco.

"Se queste sono le tue intenzioni, io posso tornare dentro. Questa è casa mia."-indico dietro di me.

"Oggi ti porto solo in giro, piccola."-dice sensualmente.

In che guaio mi sono andata a cacciare?

Harry mi offre la sua mano e io gliela prendo, anche se ho una paura assurda, che potrebbe sgretolarmi.

Mi conduce nell'auto e mi fa entrare.

Mi sento inondata dal suo profumo, quasi tossisco per quanto ce n'è.

Si siede anche lui e mette in moto il veicolo.

Sto tremando, ho il suo sguardo rivolto a me, e non dovrebbe.. Sta guidando.

Mi volto per vedere se mi sta guardando veramente, ed effettivamente è cosí, ma nell'attimo in cui mi giro verso di lui, sposta lo sguardo altrove.

"Sai, invece di guardare me.. Dovresti guardare la strada."-dico incrociando le braccia.

Lo sento ridere silenziosamente.

"Sai, mi è difficile.. Dato che ti sei messa questa gonna che mette in mostra... Le tue gambe."-sorride.

Seconda volta che parla della mia gonna.

Al suo commento, tiro l'orlo della gonna, cercando di coprire quanto piú possibile la mia pelle scoperta.

Sento avvampare le guance, di colpo tutto il mio corpo bolle come magma.

E questo effetto che ha avuto su di me non lo ha mai avuto nessuno con me.

È come se le sue parole non tanto pure, penetrassero nella mia pelle, accendendo un falò nei posti in cui si introducono.

E tutto ciò non mi piace, per niente.

"Siamo arrivati."-sento Harry che esce dall'auto e si dirige dalla mia parte, aprendo lo sportello.

"Ohw... Dove siamo?"-chiedo sottovoce.

"In un posto che ti rimarrá impresso."-risponde serio.

Ecco l'undicesimo capitolo!

Maria,sei contenta? HAHAHAH❤✔

Continuerò presto...

ciaociao

xx

Dirty Mouth||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora