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Alle tre del mattino il suo cellulare iniziò a suonare, Stephen la guardò incuriosito.

Lei rise divertita, prese il tablet e si collegò alla videocamera della sua aula. Alcune figure vestite di nero avevano aperto il cassetto e stavano guardando i fogli bianchi. Premette un tasto e sentì che discutevano.

Guardò Stephen. -Credono di essere più furbi di me...- Rise diabolica e si sentì sbattere di una porta e loro cercare di scappare.

-Li hai chiusi dentro?- Stephen la fissò con un sopracciglio alzato.

-Sì, domani mattina usciranno dall'aula e dal corso. Se non riescono a fare un incursione dentro un'aula, come pensi potrebbero sopravvivere in una missione sotto copertura? Se succedesse in missione verrebbero uccisi se beccati. Quindi finiranno in altro corso.-

Stephen rise e le tolse il tablet dalle mani baciandola. -Sei diabolica...-

~~♡~~

Il giorno dopo con calma arrivò alla sua aula, con gli altri dodici studenti.

Davanti alla porta iniziò a parlare. -Ogni missione ha anche momenti di grande pericolo. Se succede un imprevisto potreste trovarvi in situazioni spiacevoli.- Rome aprì la porta e i tre chiusi dentro si voltarono con le teste basse. -Dal direttore, per voi ci saranno altri corsi.- Uscirono tutti con calma senza guardare nessuno. Li aveva azzeccati, ma sarebbero andati a fare corsi intensivi per diventare delle spie, e dei ladri di dati. Sorrise fra sé.

-Siete rimasti in dodici.- Li guardò uno ad uno. -Ad ognuno di voi, ho assegnato un compito, dentro queste buste.- Mostrò loro delle buste bianche con sopra scritti i loro nomi. -Dovrete eseguire la missione entro settantadue ore dalla consegna. Sono missioni vere questa volta non sarà un gioco.- Consegnò loro le buste.

Avevano le carte in regola tutti per poter finire le loro missioni. Gli mancavano una sola cosa e avrebbero dovuto scoprirlo in quel modo.

Quelli che lo avrebbero capito sarebbero usciti vivi da ogni missione.

-Oggi concludiamo presto. Buona fortuna.-

Vide uscire tutti tenendo fra le mani le loro buste. Erano missioni facili e non pericolose, dal copiare i dati di telefoni, al riuscire ad inserire delle microspie in macchina di qualche soggetto. Aveva dato un paio di missioni più complicate, ammise con se stessa, a quelli che voleva passassero quel corso. Sorrise tra sè e andò all'ufficio del suo capo.

-Sei sicura?-

Lei annuì con la testa. -Fino ad ora hai avuto ragione su ognuno di loro. Mandati nei corsi giusti ora stanno facendo uscire tutte le loro potenzialità. Quindi anche questa volta mi rimetto alle tue decisioni.-

-Alcuni finiranno nei guai con la polizia.- Gli disse con un sorrisetto diabolico.

Il suo capo rise. -Per fortuna che non avevo un insegnante come te quando ho iniziato io, o sarei finito a dirigere il traffico.-

-No, credo che la posizione che ricopra sia quello che le spetti, Signore.-

Lui rise divertito.

~~♡~~

Aveva messo nelle missioni anche l'inserimento di alcuni dati nel server della CIA. Era una missione per la loro missione, aveva dato quel compito a chi sapeva sarebbe riuscito a farlo, le ricordava molto se stessa alcuni anni prima. Sapeva che pensavano veloce e che si sarebbero trovati degli amici per formare dei team. Gli stessi con cui in futuro avrebbero lavorato insieme.

In quattro del corso, avrebbero fatto lo stesso, creandosi un team, ora di amici e in futuro di missioni concrete insieme.

Il suo vecchio team, non era stato tanto affiatato, fino all'entrata in scena di Stephen, che in poco tempo aveva risolto una situazione che si protraeva da troppo tempo. Sfinendo lei e non portando a nulla, se non a registrazioni di nomi di criminali e poco altro.

Il fatto che Patrick fosse passato dalla loro parte, era un enorme passo avanti. Ora il team era formato da mezza sua famiglia, nascosti dalla palestra dove facevano volontariato ed era la copertura perfetta. Nemmeno la CIA stessa sarebbe riuscita a scoprirli, con le installazioni dei server di Patrick e i suggerimenti di Athena.

Erano un reparto speciale, ma tutti protetti. Aveva scavalcato la sua stessa agenzia: aveva contattato un ex collega militare, che era entrato nella National Security Agency. Aveva dato il suo consenso alla missione, con pieni poteri per Stephen e lei. Gli aveva raccontato tutto alla fine.

Quindi ora le indagini erano a vari punti di svolta, Berlin che entrava e usciva da quegli uffici come consulente poteva così parlare con le persone indagate. Che al di fuori venivano seguite dai suoi invisibili. Nessuno pensa che dei ex militari senza un arto possano fare un lavoro simile.

Sorrise mentre andava alla palestra, alla sua casa, quella la sentiva come casa propria. Si sentiva bene, anche con l'armonia che si era creata con il team.

Rome **Serie Pink Lady**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora