15

61 6 0
                                    

-Cosa è l'amore?- Rome guardò i suoi seduti vicino a lei sul divano. Aveva detto loro alcune cose che poteva e ora era arrivata al punto.

Sua madre le sorrise. -Vedi, tesoro, per ognuno è diverso. Per me furono gli occhi di tuo padre, che mi guardava come se fossi l'unica persona sulla terra. O la prima volta che ho messo gli occhi su di voi. L'amore cambia da persona a persona. Per Barcellona e Jordan è altro, siamo persone diverse, con modi di amare diversi.-

Rome guardò suo padre, che le sorrise dolcemente. -Amare è facile tesoro. Il difficile è superare le difficoltà insieme. Io e la mamma abbiamo superato molte cose, molti avrebbero mollato prima.- Poi le sussurrò piano. -Tua nonna era una vipera.-

Sua madre iniziò a ridere. -J.J. dai, poi mia madre si è calmata.-

Rome guardò i suoi che si guardavano con amore anche se avevano avuto contro, parenti e amici per il loro matrimonio lampo.

-Tesoro, un tempo nessuno di noi credeva nell'amore, ma poi basta incontrare la persona giusta e guardaci ora.- Sua madre l'abbracciò. -Tu hai sempre detto che non avresti voluto marito e figli, perché eri spaventata dal troppo amore e ora sei qui... sei innamorata di qualcuno...-

Lei annuì con la testa. -Ma non ne sono sicura, non so se è amore...-

-Non c'è un modo di saperlo con esattezza.- Suo padre le mise un braccio sulle spalle. -Ami e dai ciò che puoi, come puoi, all'altra persona. Non è amare di meno, è sempre amare.-

Il telefono le squillò in quel momento. Rispose titubante ad un numero sconosciuto.

-Linea sicura?- Chiese una voce dall'altro capo.

-Sì.- Rispose lei, il telefono che aveva in mano non era in dotazione dalla CIA, era un regalo della N.S.A.

-Abbiamo quarantotto ore di tempo per organizzare tutto, il team è pronto?-

-Sì.-

-Rome...-

-Sì?-

-Fa attenzione, quello non scherza.-

-Lo so.- Dallo stesso telefono mandò un messaggio.

Salutò i suoi e andò alla palestra.

Chiamò tutti giù.

-Abbiamo una finestra di quarantotto ore, nelle quali saremo raggiunti anche da alcuni agenti della N.S.A..-

Stephen, accanto a lei, iniziò a dare ad ognuno di loro delle indicazioni.

Oltre ai quattro moschettieri si erano aggiunti altri tre di cui il ragazzo sulla sedia a rotelle. Che era più sveglio di alcuni che avevano partecipato al suo corso.

-Le armi sono su, usate tutti i giubbotti antiproiettile. Tutti!-

-Si mammina..- Rise Dan, risero anche gli altri smorzando un po' i toni e il nervosismo che si era creato. Continuarono a delineare il piano.

-Verranno qui e quindi vanno chiuse e sigillate alcune porte, la palestra va chiusa e anche i piani superiori, quelli che ci abitano esterni all'operazione verranno mandati per qualche giorno in case sicure.-

Aveva mandato un messaggio ai quattro allievi di tenersi alla larga da ogni missione in quei giorni e di stare a casa con il resto dei loro team.

~~♡~~

Arrivarono dieci agenti della N.S.A. portando armi e giubbotti anti-proiettili. Stephen spiegò loro il piano

Guardarono l'ora.

Rome **Serie Pink Lady**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora