-Cosa è l'amore?- Rome guardò i suoi seduti vicino a lei sul divano. Aveva detto loro alcune cose che poteva e ora era arrivata al punto.
Sua madre le sorrise. -Vedi, tesoro, per ognuno è diverso. Per me furono gli occhi di tuo padre, che mi guardava come se fossi l'unica persona sulla terra. O la prima volta che ho messo gli occhi su di voi. L'amore cambia da persona a persona. Per Barcellona e Jordan è altro, siamo persone diverse, con modi di amare diversi.-
Rome guardò suo padre, che le sorrise dolcemente. -Amare è facile tesoro. Il difficile è superare le difficoltà insieme. Io e la mamma abbiamo superato molte cose, molti avrebbero mollato prima.- Poi le sussurrò piano. -Tua nonna era una vipera.-
Sua madre iniziò a ridere. -J.J. dai, poi mia madre si è calmata.-
Rome guardò i suoi che si guardavano con amore anche se avevano avuto contro, parenti e amici per il loro matrimonio lampo.
-Tesoro, un tempo nessuno di noi credeva nell'amore, ma poi basta incontrare la persona giusta e guardaci ora.- Sua madre l'abbracciò. -Tu hai sempre detto che non avresti voluto marito e figli, perché eri spaventata dal troppo amore e ora sei qui... sei innamorata di qualcuno...-
Lei annuì con la testa. -Ma non ne sono sicura, non so se è amore...-
-Non c'è un modo di saperlo con esattezza.- Suo padre le mise un braccio sulle spalle. -Ami e dai ciò che puoi, come puoi, all'altra persona. Non è amare di meno, è sempre amare.-
Il telefono le squillò in quel momento. Rispose titubante ad un numero sconosciuto.
-Linea sicura?- Chiese una voce dall'altro capo.
-Sì.- Rispose lei, il telefono che aveva in mano non era in dotazione dalla CIA, era un regalo della N.S.A.
-Abbiamo quarantotto ore di tempo per organizzare tutto, il team è pronto?-
-Sì.-
-Rome...-
-Sì?-
-Fa attenzione, quello non scherza.-
-Lo so.- Dallo stesso telefono mandò un messaggio.
Salutò i suoi e andò alla palestra.
Chiamò tutti giù.
-Abbiamo una finestra di quarantotto ore, nelle quali saremo raggiunti anche da alcuni agenti della N.S.A..-
Stephen, accanto a lei, iniziò a dare ad ognuno di loro delle indicazioni.
Oltre ai quattro moschettieri si erano aggiunti altri tre di cui il ragazzo sulla sedia a rotelle. Che era più sveglio di alcuni che avevano partecipato al suo corso.
-Le armi sono su, usate tutti i giubbotti antiproiettile. Tutti!-
-Si mammina..- Rise Dan, risero anche gli altri smorzando un po' i toni e il nervosismo che si era creato. Continuarono a delineare il piano.
-Verranno qui e quindi vanno chiuse e sigillate alcune porte, la palestra va chiusa e anche i piani superiori, quelli che ci abitano esterni all'operazione verranno mandati per qualche giorno in case sicure.-
Aveva mandato un messaggio ai quattro allievi di tenersi alla larga da ogni missione in quei giorni e di stare a casa con il resto dei loro team.
~~♡~~
Arrivarono dieci agenti della N.S.A. portando armi e giubbotti anti-proiettili. Stephen spiegò loro il piano
Guardarono l'ora.
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Rome **Serie Pink Lady**
ChickLitSeguito di "regole d'amore" anche se qui non si parla di Barcellona, ma del resto della sua famiglia, Rome in particolare. Una vita sempre in missione, prima come militare, poi per la CIA. Al rientro dall'ultima missione sotto copertura il trauma...