il mare dentro noi {old}

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《Il mare fa male.
Sì, principessa. Il mare fa male.
Mi fa del male perché da sempre, per tutta la vita ho dovuto combattere per non annegare.
Disperazione, questo senti quando cala la notte.
Il canto delle sirene diventa l'unica cosa che conta.
Non c'è nient'altro, fa solo tanto male.
Senti le onde che scrosciano violentemente sugli scogli sui quali vorresti buttarti... per non sentire tutto il dolore che provi.
Guardi in basso...e non vedi niente è scuro. È solo una distesa scura. Non sai se sei sulla terra o da qualche altra parte...e quando non c'è la luna, che viene riflessa da quelle onde tendenzialmente calme, allora lì sì che hai paura... lì sì che hai paura di muoverti. Guardi in alto, e se le nuvole non oscurano il tuo cielo, riesci solo a scorgere le stelle...che sembra ti sorridano.
Immaginami così: cammino a passi lenti sulla passerella e guardo in alto. Sorrido e appoggio il metallo freddo sul bordo della nave. "Sono io" dico a me stesso "chi sono io?" Ho paura di andare avanti...ma non riesco a tornare indietro. Rimango lì, a fissare quello spazio impercettibile che scorgi tra la linea d'orizzonte e il cielo, quando è notte fonda...e riesci a vedere solo le stelle. Guardo lì... e il vento diventa talmente pesante che non riesco più a farmelo venire dalla mia.
Non guardo neanche la vela bianca, che in questo momento vorrei fosse nera. Chiudo gli occhi. Il metallo è freddo, lo sento anche se non è sulla mia pelle...ormai dopotutto è parte di me.
Non sento i grilli. Non è una sofferenza. Non mi sono mai piaciuti...ma so che a te piacciono tanto.
Vale la pena di soffrire così tanto? Il respiro dei miei compagni si fa più pesante, è notte fonda, è tardi qui in mare... in questo male che fa male. La nave va avanti lentamente...non so neanche chi la sta mandando avanti in questo momento... è importante che qualcuno lo faccia, però...non credi? Un piede indietro, uno avanti.
Coss vuoi fare, pirata? Prendi la tua decisione. Trovati una ragione diversa.
Forza di volontà, istinto di sopravvivenza... dagli l'appellativo che vuoi.
Mi sono avvicinato al timone e ho alzato la mano destra, mettendola su esso e girando a babordo. Sembravo vedere meglio le stelle in quel momento. Un vento caldo e calmo ora mi scompigliava i miei capelli neri. Ho chiuso gli occhi e ho sorriso, incidendo con il metallo nella sinistra un legno importante.
Il mare fa tanto male.
Ma non fa solo questo.
Guarda la passerella che hai davanti. è lunga? E sotto ad essa cosa c'è?
Ora dimmi, principessa.
Guarda l'orizzonte e metti a confronto il cielo col mare.
Vale ancora la pena di buttarsi giù?》

-K

𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒃𝒍𝒖, 𝒍𝒖𝒄𝒊 𝒈𝒊𝒂𝒍𝒍𝒆.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora